Ipotiroidismo: cos’è, quali sono i sintomi e come si cura

L’ipotiroidismo si verifica quando la tiroide produce una quantità insufficiente di ormoni.

I sintomi di questa sindrome sono numerosi e possono variare in base all’età del soggetto e alla gravità della disfunzione ghiandolare, ma in ogni caso non devono essere trascurati.

Se non trattato correttamente, l’ipotiroidismo può causare numerosi problemi, compromettendo l’intero organismo.

Per questo motivo, nel caso in cui si sospettasse di soffrirne, sarebbe necessario rivolgersi subito a un medico, al fine di ottenere una diagnosi e iniziare il prima possibile una terapia idonea. Per non perdere tempo, trova qui la sede Gruppo San Donato più vicina a te e prenota una visita specialistica.

Ipotiroidismo: le cause scatenanti

Le cause alla base della comparsa di ipotiroidismo sono numerose e possono essere suddivise in quattro gruppi.

Il primo gruppo comprende le cause primitive ed è caratteristico del cosiddetto ipotiroidismo primitivo, ossia quello che riguarda la disfunzione tiroidea.

Questa può essere causata da:

  • carenza di iodio, derivante da una dieta errata;
  • malattie autoimmuni, come la tiroide di Hashimoto;
  • tiroidectomia, ossia la rimozione della tiroide.

Il secondo gruppo include le cause secondarie, le quali portano alla comparsa dell’ipotiroidismo secondario. In questo gruppo rientra il malfunzionamento dell’ipofisi, la quale si occupa del corretto funzionamento dell’attività della ghiandola tiroidea.

Il terzo gruppo, relativo alle cause terziarie, riguarda le disfunzioni e i problemi a carico dell’ipotalamo, struttura rientrante nell’asse IpotalamoIpofisiTiroide.

Le cause iatrogene, rientranti nell’ultimo gruppo, comprendono invece l’impiego di farmaci antitiroidei assunti in dosaggi non adeguati, i quali portano a un eccessivo rallentamento della tiroide.

Ipotiroidismo: i sintomi principali

Come accennato in precedenza, i sintomi dell’ipotiroidismo sono molti e variano in base alla gravità della condizione, nonché all’età del paziente. Tra i più comuni rientrano:

  • pelle secca e fredda;
  • pallore diffuso;
  • capelli sottili e tendenti al diradamento;
  • debolezza muscolare;
  • stanchezza cronica e affaticamento;
  • scarsa tolleranza alle basse temperature;
  • problemi di memoria;
  • crampi;
  • gonfiore agli arti, al viso e alle palpebre;
  • ciclo mestruale irregolare, spesso abbondante;
  • depressione;
  • costipazione;
  • raucedine.

A questi possono aggiungersi gli alti livelli di colesterolo rilevabili attraverso analisi del sangue, anemia e aumento di trigliceridi e lipoproteine.

Quando a soffrire di questa disfunzione sono i bambini, possono verificarsi rallentamento nella crescita, nanismo ipofisario, ritardato sviluppo sessuale e problemi cerebrali.

Diagnosi e trattamenti

In caso di sospetto di ipotiroidismo, è fondamentale evitare di ricorrere a soluzioni fai da te e rivolgersi a medici competenti. Ottenere una diagnosi precoce è fondamentale per rallentare il progredire della malattia attraverso una terapia mirata.

La diagnosi viene effettuata attraverso il dosaggio della tiroxina e altri ormoni tiroidei, nonché dei livelli di TSH, l’ormone tireostimolatore tireostimolante o Tireotropina prodotto dall’Ipofisi. A questi vengono aggiunti l’ecografia alla tiroide e il dosaggio degli anticorpi antitiroidei.

Il trattamento varierà in base alle cause e potrà consistere nell’assunzione di ormoni tiroidei, volti a ristabilire l’equilibrio, nonché di farmaci atti a eliminare le cause primarie alla base della malattia.

Nel caso in cui il problema derivasse da tumori che interessano ipofisi o ipotalamo, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.