Tra l’uscita di The Lonely Villa nel 1909 e oggi, sono stati fatti molti tentativi cinematografici per affrontare questa paura generalizzata dell ‘”altro”. Audrey Hepburn è stata nominata all’Oscar per il ruolo di una donna cieca che combatte tre uomini che cercano di rubare in casa sua a New York nel film Wait Until Dark del 1967.

Storicamente, i film sulle invasioni domestiche hanno messo al centro donne giovani, graziose e bianche. Ma negli ultimi 10 anni, c’è stato un cambiamento. Ora il protagonista che cerca di riacquistare sicurezza nel caos è una donna nera che protegge i suoi figli o suo marito dall’ira di – nella maggior parte dei casi – un uomo bianco.

Da Us a The intruder, la nuova frontiera del thriller

Uscito da poco tempo nelle sale The intruder segue le vicende di Scott e Annie Russell, una coppia afro-americana benestante che acquista una casa da Charlie Peck (Dennis Quaid), un uomo bianco vedovo. Charlie è possessivo e prepotente; anche dopo aver venduto la casa, appare alla porta di casa dei Russell senza preavviso e senza freni. The Intruder ribalta la paura culturale dell’intrusione mettendo la coppia afro-americana all’interno della casa. Analizza e porta alle estreme conseguenze un razzismo nei confronti delle persone nere, che vengono vessate anche quando hanno lavorato sodo per ottenere belle case e belle macchine.

Ma probabilmente il film più significativo e pertinente al discorso è Us di Jordan Peele. In questo film la famiglia Wilson dovrà affrontare dei “cloni” che rappresentano le versioni più oscure e pericolose di noi stessi. I film di Peele mettono le vite delle persone nere in primo piano per affrontare questioni culturali, razziali ed economiche. Lupita Nyong’o porta il suo ruolo di mamma orso al livello successivo. Ella non solo interpreta una mamma che combatte per salvare la sua famiglia, ma anche una donna che tenta di dare loro una vita migliore.

Uno sguardo al futuro

Mentre il clima politico continua a surriscaldarsi, possiamo solo chiederci se il tema dell’invasione domestica continuerà a crescere come nel secolo scorso. Mettere le donne afroamericane nel ruolo principale dei thriller unisce un pubblico più ampio. Fornisce anche momenti stimolanti che fanno si che il pubblico mediti su cosa significhi socialmente quando le donne dal diverso colore della pelle sono presentate in situazioni diverse ma in scenari simili. C’è molto spazio nella sfera di Hollywood per i volti di diversi background culturali e razziali. L’ascesa della donna nera come volto del genere thriller sarebbe sicuramente molto stimolante per l’ambiente hollywoodiano.