Nel ricordo di Alfred Hitchock, il celebre regista di Psyco che ha inventato il thriller

Alfred Hitchock film, invenzioni del regista di Psyco

La morte di Alfred Hitchcock, avvenuta il 29 aprile del 1980, caratterizza uno degli atti più importanti e significativi nella storia della cinematografia. Una cinematografia che si è poggiata, che si è rivoluzionata attraverso la figura dello stesso regista britannico e naturalizzato statunitense. Alfred Hitchcock è riuscito a innovare, rivoluzionare e caratterizzare la storia del cinema attraverso le sue grandi e incredibili invenzioni, di cui vogliamo parlarvi nel ricordo del regista di Psyco che ha inventato il thriller.

Filmografia di Alfred Hitchock

Di seguito, è riportata la filmografia di Alfred Hitchock, con particolare attenzione alla distinzione tra periodo britannico e periodo americano.

Film di Alfred Hitchock realizzati nel periodo britannico

Nel riportare la filmografia di Alfred Hitchock, non si può che operare la differenza tra film del periodo britannico e del periodo americano. Di seguito sono presenti i film di Alfred Hitchock realizzati nel periodo britannico:

  • Number 13 (1922) – incompiuto e considerato perduto
  • Il labirinto delle passioni (The Pleasure Garden) (1925)
  • L’aquila della montagna (The Mountain Eagle) (1926) – perduto
  • Il pensionante (The Lodger: A Story of the London Fog) (1927)
  • Vinci per me! (The Ring) (1927)
  • Il declino (Downhill) (1927)
  • La moglie del fattore (The Farmer’s Wife) (1928)
  • Virtù facile (Easy Virtue) (1928)
  • Tabarin di lusso (Champagne) (1928)
  • L’isola del peccato (The Manxman) (1929)
  • Ricatto (Blackmail) (1929)
  • Giunone e il pavone (Juno and the Paycock) (1930)
  • Omicidio! (Murder!) (1930)
  • Parla Elstree (Elstree Calling) (1930) – co-diretto
  • Fiamma d’amore (The Skin Game) (1931)
  • Mary (1931) – versione tedesca di Omicidio! (1930)
  • Ricco e strano (Rich and Strange) (1932)
  • Numero diciassette (Number Seventeen) (1932)
  • Vienna di Strauss (Waltzes from Vienna) (1934)
  • L’uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much) (1934)
  • Il club dei 39 (The 39 Steps) (1935)
  • Amore e mistero (Secret Agent) (1936)
  • Sabotaggio (Sabotage) (1936)
  • Giovane e innocente (Young and Innocent) (1937)
  • La signora scompare (The Lady Vanishes) (1938)
  • La taverna della Giamaica (Jamaica Inn) (1939)

Film di Alfred Hitchock realizzati nel periodo americano

Tuttavia, i film migliori di Alfred Hitchock – e quelli passati maggiormente alla storia – sono quelli realizzati nel periodo americano, di cui fanno parte sia i lungometraggi in bianco e nero, sia quelli a colori. Ecco quali sono tutti i film di Alfred Hitchock in questione:

  • Rebecca – La prima moglie (Rebecca) (1940)
  • Il prigioniero di Amsterdam (Foreign Correspondent) (1940)
  • Il signore e la signora Smith (Mr. & Mrs. Smith) (1941)
  • Il sospetto (Suspicion) (1941)
  • Sabotatori (Saboteur) (1942)
  • L’ombra del dubbio (Shadow of a Doubt) (1943)
  • Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) (1944)
  • Io ti salverò (Spellbound) (1945)
  • Notorious – L’amante perduta (Notorious) (1946)
  • Il caso Paradine (The Paradine Case) (1947)
  • Paura in palcoscenico (Stage Fright) (1950)
  • L’altro uomo (Strangers on a Train) (1951)
  • Io confesso (I Confess) (1953)
  • Il ladro (The Wrong Man) (1956)
  • Psyco (Psycho) (1960)
  • Nodo alla gola (Rope) (1948)
  • Il peccato di Lady Considine (Under Capricorn) (1949)
  • Il delitto perfetto (Dial M for Murder) (1954)
  • La finestra sul cortile (Rear Window) (1954)
  • Caccia al ladro (To Catch a Thief) (1955)
  • La congiura degli innocenti (The Trouble with Harry) (1955)
  • L’uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much) (1956) – remake del film omonimo del 1934
  • La donna che visse due volte (Vertigo) (1958)
  • Intrigo internazionale (North by Northwest) (1959)
  • Gli uccelli (The Birds) (1963)
  • Marnie (1964)
  • Il sipario strappato (Torn Curtain) (1966)
  • Topaz (1969)
  • Frenzy (1972)
  • Complotto di famiglia (Family Plot) (1976)

Le invenzioni di Alfred Hitchock, la suspense e gli effetti speciali creati

Nel parlare di Alfred Hitchcock e del suo grande successo, non si può prendere in considerazione tutta quella serie di innovazioni, invenzioni e nuove tecniche cinematografiche che sono state create dal regista britannico e naturalizzato statunitense. Sono tantissimi gli elementi che meriterebbero di essere citati, anche attraverso una correlazione con i singoli film, ma cerchiamo di soffermarci in generale su quelle che sono le invenzioni fondamentali introdotte nel mondo del cinema da Alfred Hitchcock, regista di Psycho, La finestra sul cortile e Uccelli, ma non solo. Il regista può essere considerato convenzionalmente come l’inventore del genere del thriller, attraverso una struttura narrativa che porta all’indagine simil-poliziesca, volta allo svelamento della personalità di un assassino, talvolta già palese sullo schermo. Non solo, attraverso la tecnica della suspense, per la prima volta introdotta significativamente nella storia del cinema, Alfred Hitchcock riesce a superare quella condivisione sensoriale che avviene tra spettatore e protagonista del film, attraverso un dislivello emotivo e cognitivo che porta, talvolta, come si può perfettamente osservare all’interno delle scene di Uccelli, lo spettatore ad avere più elementi rispetto al protagonista, immerso in una narrazione di cui non conosce i segreti che, dunque, portano il protagonista ad essere oggetto di un grande timore crescente.

La stessa angoscia si dimostra anche al contrario, quando lo spettatore ha, ad esempio attraverso la finestra sul cortile, pochi elementi per guardare oltre quella finestra che è l’unica osservabile da parte del protagonista, costretto a vivere sulla sedia a rotelle per un incidente. Tra i simboli, le invenzioni degli effetti visivi speciali, le metafore e le altre invenzioni che Alfred Hitchcock introdotto nella storia del cinema, innanzitutto trova spazio l’Effetto Vertigo, chiamato così a causa dell’omonimo film, che si basa su la combinazione di una carrellata in avanti uno zoom all’indietro, in modo da caratterizzare delle vertigini nello spettatore. E ancora, si deve ad Alfred Hitchcock l’utilizzo dell’effetto del riflesso di una persona o di un’immagine sulla lente degli occhiali, quello che porta ad inquadrare le suole delle scarpe riprese dal basso, a significare un tormento segreto, oltre che l’utilizzo di lampadine e altri oggetti illuminanti presenti all’interno degli oggetti, come il bicchiere di latte presente nei Il sospetto.

Tuttavia, come abbiamo avuto modo di anticipare, l’elemento fondamentale che si osserva nella cinematografia di Hitchcock è quello della suspense, che si distingue dalla sorpresa caratteristica del genere horror per la dinamica sensoriale in cui è immerso il protagonista e per la condivisione della stessa con lo spettatore. Lo stesso Hitchcock ne ha parlato in un’intervista, dichiarando quanto segue: “La differenza tra suspense e sorpresa è molto semplice e ne parlo spesso (…) Noi stiamo parlando, c’è forse una bomba sotto questo tavolo e la nostra conversazione è molto normale, non accade niente di speciale e tutt’a un tratto: boom, l’esplosione. Il pubblico è sorpreso, ma prima che lo diventi gli è stata mostrata una scena del tutto normale, priva d’interesse. Ora veniamo alla suspense. La bomba è sotto il tavolo e il pubblico lo sa, probabilmente perché ha visto l’anarchico mentre la stava posando. Il pubblico sa che la bomba esploderà all’una e sa che è l’una meno un quarto – c’è un orologio nella stanza – : la stessa conversazione insignificante diventa tutt’a un tratto molto interessante perché il pubblico partecipa alla scena. Gli verrebbe da dire ai personaggi sullo schermo: ‘Non dovreste parlare di cose banali, c’è una bomba sotto il tavolo che sta per esplodere da un momento all’altro’. Nel primo caso abbiamo offerto al pubblico quindici secondi di sorpresa al momento dell’esplosione. Nel secondo gli offriamo quindici minuti di suspense”.

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.