Anthony Hopkins torna in un nuovo film su Sigmund Freud

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Ha vinto due premi Oscar e, la sua, è una delle carriere più brillanti nella storia della cinematografia moderna. L’ammiratissimo Anthony Hopkins tornerà, presto sul grande schermo con un altro ruolo di assoluto prestigio. Acquistato a Cannes 2022 da WestEnd Films e CAA Media Finance, il nuovo progetto di cui Anthony Hopkins sarà il protagonista lo vedrà vestire i panni dello psicologo Sigmund Freud. Si intitola Freud’s Last Session e sarà diretto da Matthew Brown. La pellicola, basata su una sceneggiatura di Mark St. Germain, si ispira liberamente all’omonima commedia. Si preannuncia un film di grande successo, grazie alle premesse spettacolari e alla presenza di un interprete del calibro di Hopkins nei panni del personaggio principale. Una pellicola di stampo esistenzialista che esplorerà i meandri della psiche umana in una chiave tagliente e, decisamente, dettagliata, focalizzandosi su uno dei dilemmi che, più di tutti, attanaglia l’individuo.

Il nuovo film con Anthony Hopkins: trama

Il nuovo film con Anthony Hopkins si concentrerà sulle fasi finali della vita dello psicologo. Ambientato alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Freud’s Last Session vede l’attore invitare nel suo studio domestico l’iconico scrittore C.S. Lewis, autore de Le Cronache di Narnia. I due discuteranno animatamente in merito all’esistenza di Dio. Il lungometraggio darà ampio spazio al racconto della peculiare relazione dello psicanalista con la figlia lesbica Anna e la poco ortodossa storia d’amore tra il sopracitato autore e la madre del suo migliore amico. Freud’s Last Session si presenta ricco di intrecci tra passato, presente e fantasia. Un viaggio dinamico, insomma, nato e sviluppatosi tra le mura dello studio di una delle figure storiche più significative.

Esprimendosi riguardo al film, il regista Matthew Brown ha dichiarato quanto segue: “Al di là della mia personale curiosità intellettuale e della mia inclinazione nei confronti di questo genere di argomenti, trovo ci sia un profondo riconoscimento di quanto sia incredibilmente attuale e importante questo film. La nostra epoca risulta così ideologicamente polarizzata. Viviamo in un periodo in cui ognuno è bloccato nelle proprie tribù, lontano da un vero e proprio dialogo. La mia intenzione è quella di fare un film destinato a tutto il pubblico. Voglio che, la mia, sia una pellicola emozionante, che stimoli la creatività. Questo film deve porre le grandi domande, mentre indaga su cosa c’è al cuore della condizione umana: amore, fede e mortalità”.

Ulteriori dettagli sulla pellicola

Non è ancora dato sapere quando la pellicola vedrà la luce, ma le riprese dovrebbero iniziare al tramonto del 2022. Altra incognita è a chi sarà affidato il ruolo di Lewis all’interno dell’opera. Freud’s Last Session non verte su un incontro avvenuto nella realtà. Si ispira, invece, come già precedentemente accennato al sggio di Armand Nicholi: The Question of God: C.S. Lewis and Sigmund Freud Debate God, Love, Sex and the Meaning of Life che, tra le altre cose, ha dato vita alla piece teatrale sopracitata da cui anche il film di Matthew Brown attinge. Come sappiamo, Freud morì nel 1939, a poche settimane dall’inizio della Guerra. Al tempo, Lewis aveva 41 anni e lo psicanalista 83.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.