Bella Thorne e la sua condanna alla Disney: “Racconta di vite inesistenti, lancia messaggi sbagliati”

Bella Thorne e la sua condanna alla Disney: "Racconta di vite inesistenti, lancia messaggi sbagliati"

La Disney è stata per numerose occasioni, nel corso della storia, al centro di grosse polemiche; queste stesse hanno riguardato notevoli aspetti, e nella maggior parte dei casi non si è potuto fare a meno di raccontare quale fosse la narrazione della multinazionale statunitense. Stereotipi, vite perfette e rappresentazioni romanzate sono – molto spesso – un marchio di fabbrica dell’azienda, e Bella Thorne non ha mancato di sottolinearlo. L’attrice statunitense, divenuta celebre proprio grazie alla Disney, ha parlato infatti di quanto negativi siano alcuni contesti in quel mondo. A partire dal concetto di bellezza stereotipato, fino a considerare un ideale sterile di vita felice, l’attrice ha avuto molto da ridire sulla Disney. Per quanto le sue parole possano essere sembrate fuori contesto per molti suoi fan, in realtà hanno un fondo di verità che necessita di essere considerato. A tal proposito, dunque, vale la pena citare quali siano state le dichiarazioni dell’attrice. 

Le dichiarazioni di Bella Thorne sulla Disney e le sue accuse

Prendendo subito in considerazione le dichiarazioni che sono state rilasciate da Bella Thorne, vale la pena contestualizzare le stesse. Certamente quello dell’attrice non è un modo per rinnegare il suo passato o le sue esperienze professionali; allo stesso tempo, però, la sua prospettiva è riguardante un tema molto più ampio, che interessa la libertà della singola persona e il suo modo di viverla.

Questo discorso si lega a doppio filo a quella svolta che Bella Thorne ha avuto nella sua carriera: ha infatti destato scalpore il suo ingresso in OnlyFans, che l’ha portata a guadagnare un milione di dollari in 24 ore. Per chi non lo sapesse, la piattaforma permette di accedere a contenuti spinti che sono esclusivi di chi paga un determinato abbonamento sulla stessa; ovviamente, le polemiche hanno riguardato sia il lato professionale, sia quello umano dell’attrice e modella. Tuttavia, la statunitense non si è detta certamente sconvolta di un responso simile, avendo scelto una libertà che certamente non rinnega. 

A proposito di questo concetto, ha parlato di quanto vincolante sia il modo di interpretare la bellezza e la felicità nei prodotti Disney. In una specifica intervista realizzata per Fox News, l’attrice ha dichiarato quanto segue: “Ci sono sicuramente molte pressioni in Disney per essere così perfette. E penso che questo sia ciò che è sbagliato nella Disney in un certo senso, perché fanno sembrare i loro figli perfetti. Quell’immagine è molto difficile da mantenere. Inoltre, non sono mai stata me stessa. Mi piace sempre fare quello che nessun altro sta facendo. I bambini che crescono non hanno bisogno di vedere persone perfette. I bambini hanno bisogno di vedere cosa è reale. Hanno bisogno di vedere la diversità, hanno bisogno di vedere cosa è intrigante”.

Disney è davvero così tanto limitante?

Le dichiarazioni di Bella Thorne aprono sicuramente una parentesi particolarmente importante a proposito del modo di interpretare il prodotti Disney. Al di là delle considerazioni di gradimento che possono essere offerte a proposito, non si può non guardare ad alcuni e prodotti animati per contestualizzare al meglio quanto Bella Thorne ha spiegato. Certo è che si tratta di una tipologia di narrazione che non vuole essere – almeno nei suoi prodotti di punta, destinati ad un mercato molto ampio – impegnata, ma di facile intrusione all’interno dell’apprezzamento di chi la ascolta e osserva.

Le caratteristiche dei film Disney

I prodotti Disney più celebri rispettano questa stessa tendenza: un amore felice, un lieto fine e complicazioni inesistenti, romanzate e mai troppo difficili. Certamente ciò non risponde ad una realtà dei fatti, a cui la Disney non aspira. Certo è che questi stessi prodotti dovrebbero avere anche una qualche funzione pedagogica, essendo destinati ad un pubblico che osserva certi elementi per la prima volta o che si rapporta a sentimenti e temi in modo totalmente inedito. Per questo motivo, bisognerebbe sempre scindere tra un intento puramente narrativo e uno che riguarda la più complessa finalità dell’insegnamento. Il vero interrogativo da porsi in tal senso è: chi guarda un film o un prodotti animato Disney vuole davvero ricavarne un insegnamento di vita?

Qualora la risposta sia positiva, si potranno comprendere tutte le lacune di un sistema che manca di crudo realismo, ma che allo stesso tempo non può fare altrimenti; nel caso contrario, si comprenderebbero molte più dinamiche, così come si fa per qualsiasi film, anime o serie tv. Infine, è importante sottolineare che la stessa Disney si sia impegnata nel creare prodotti che non necessariamente rispettassero l’idea di vita o bellezza felice; basti pensare a prodotti come Pocahontas o Mulan, che presentano tutt’altro che condizioni idilliache. E ancora, Il Re Leone non è certamente felice nella maggior parte delle sue componenti, e anche una storia d’amore come quella di Lilli e il vagabondo va osservata con sguardo differente. Certo è che le parole di Bella Thorne non riguardavano questi prodotti ma; tuttavia, se già in questi si può osservare una frattura con quella tradizione di cui sopra, allora si può discutere in modo più ampio di questi temi.

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.