Come finisce Dark? Tutti gli interrogativi e la spiegazione del finale della serie

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Dark rappresenta, senza alcun dubbio, uno degli esempi più centrati di come realizzare una serie televisiva di grande livello. Il successo della serie tedesca non è assolutamente casuale, dal momento che la tematica dei viaggi del tempo è affrontata attraverso un certo tipo di originalità che si manifesta nei singoli personaggi, nella trama complessa e intricata della serie e in numerosi colpi di scena che alimentano la visione di questo prodotto stesso. Se dopo aver osservato tre stagioni tutti i punti sembrano convergere verso un’unica spiegazione, l’ultima puntata della serie televisiva tedesca si occupa di sovvertire ancora una volta tutti gli ordini, lasciando diversi dubbi, interrogativi e interpretazioni. Ecco, allora, qual è una plausibile spiegazione del finale di serie e, soprattutto, quali sono le risposte a tutti gli interrogativi che riguardano il complesso finale di serie di Dark.

Come finisce Dark? L’ultima puntata della serie televisiva

Al fine di comprendere come finisce Dark, bisogna analizzare, anche se solo sinteticamente, la trama dell’ultima puntata della serie televisiva tedesca. Si tratta dell’ottava puntata della terza stagione di Dark, all’interno della quale Adam, dopo aver ucciso Martha e suo figlio, crede di aver finalmente risolto l’enigma temporale, e di poter scomparire dall’universo. Stranito, il protagonista dell’ultima puntata non riesce a capire perché sia ancora vivo, ed è in quel momento che viene raggiunto da Claudia, ormai anziana, che credeva morta. La donna spiega ad Adam che il paradosso temporale è derivante non soltanto dall’intreccio dei due mondi che convergono verso l’unico figlio avuto da Jonas e Martha, ma è garantito dalla presenza di un Mondo di Origine, il terzo mondo che è stato proprio della presenza dell’orologiaio Thannaus, il quale, grazie all’azione di una prima macchina del tempo, ha creato gli altri due per errore.

Al fine di risolvere l’enigma temporale, dunque, Adam dovrà convincere Jonas, nel 2020, a salvaguardare l’esistenza dell’unico Mondo di Origine, eliminando gli altri due; in altre parole, dunque, Jonas dovrà impedire, grazie all’aiuto di Martha, a Thannaus di utilizzare per la prima volta la macchina del tempo. L’orologiaio aveva scelto di servirsi di questo strumento per impedire, nel passato, la morte di suo figlio, della sua nuora e di suo nipote. Per questo motivo, a seguito di una serie di peripezie che riguardano tutti gli altri personaggi della serie televisiva tedesca, Jonas e Martha riusciranno a soddisfare il loro obiettivo, sparendo a poco a poco e mostrando i segni della scomparsa dei due mondi nati da quello di Origine. La puntata termina con una cena tra quattro dei protagonisti della serie, visibilmente diversi dal punto di vista fisico ed estetico, che discutono di eventi assolutamente lontani nel tempo e nello spazio da quelli che si è avuto modo di osservare nella serie.

Chi è l’uomo dal labbro tagliato che compare nella terza stagione di Dark?

Un primo interrogativo che riguarda la terza stagione di Dark è parzialmente svelato al termine della terza stagione stessa, e riguarda l’identità dell’uomo con il labbro tagliato. Lo stesso, fin dall’inizio si presenta attraverso tre immagini differenti, ovvero quella del bambino, dell’adulto e dell’anziano. È chiaro fin da subito che si tratti della stessa persona, che proviene da tre epoche differenti, ma fino alla fine non risulta essere chiara l’identità di questo soggetto che uccide e cattura per conto di Eva. Al termine della terza stagione il personaggio si svela essere il figlio della stessa Martha, che ha avuto con Jonas. L’anello di congiunzione tra i due mondi, che viene discusso all’interno delle tre stagioni, risulta essere proprio l’uomo con il labbro tagliato e senza nome, a sua volta marito di Agnes, e di conseguenza padre di Tronte. Si comprende, dunque, come l’uomo in questione sia l’origine dei due mondi, dando inizio al tutto l’albero genealogico di Winden che viene considerato all’interno delle tre stagioni.

Perché la maggior parte dei personaggi di Dark non sono presenti nel mondo di Origine?

Un altro interrogativo piuttosto discusso riguarda l’assenza della maggior parte dei personaggi di Dark nell’ultima scena dell’ultima puntata della serie televisiva stessa. La cena nel Mondo di Origine vede la presenza di alcuni personaggi completamente diversi rispetto a quanto si è avuto modo di vedere nelle tre stagioni di Dark, e segnata dalla presenza di Katharina, Hannah, Regina, Bernadette, Peter e Woller. Si nota, innanzitutto, che Regina non è malata di cancro, così come nelle stagioni di Dark che hanno parlato dei due mondi derivanti da quello di Origine. In secondo luogo, Peter si trova tranquillamente con Bernadette, senza dover nascondere la sua relazione alla moglie Charlotte, che non figura all’interno dell’ultima scena; Woller, invece, sembra essere il compagno di Hannah.

L’assenza della maggior parte dei personaggi di Dark è data dalla scomparsa dei due mondi derivanti da quello di Origine, Dunque anche dell’assenza totale di ogni possibile viaggio nel tempo che ha portato alla nascita e allo sviluppo dei singoli personaggi. Martha e Jonas, innanzitutto, non sono parte di questi due mondi in quanto sono stati i protagonisti delle eliminazioni degli stessi, oltre che dei rami genealogici di cui sono figli. Ulrich, padre di Marta e marito di Katharina, non esiste perché figlio di Tronte, a sua volta figlio di Agnes e dell’uomo con il labbro tagliato, figlio di Martha e Jonas. Non esistendo l’uomo stesso, non esiste di conseguenza neanche la relazione con Agnes, dunque Tronte, infine Ulrich.

Consequenzialmente, non esistono neanche Magnus e Mikkel, figli di Ulrich e Katharina, e Mikkel, che non potrà viaggiare nel tempo perché non esiste, non potrà essere Michael, ovvero il padre di Jonas. Chiarite queste due linee genealogiche che non esistono, diversa è la realtà che porta alla scienza di Charlotte. La donna è figlia di un paradosso temporale, dettato dalla relazione tra Noah ed Elizabeth, che risulta a sua volta essere figlia e madre di Charlotte; di conseguenza, Elizabeth, che non esiste, e Noah, a sua volta figlio di Bartosz (che non esiste anch’egli, perchè figlio di Regina e Aleksandar), non può esistere, dunque non potrà dar vita alla linea genealogica che comprende Charlotte, Elizabeth e Franziska. Contestualizzabile è anche l’assenza di Aleksandar, capo della centrale nucleare di Winden e marito di Regina. L’uomo, che ha cambiato nome e si è integrato all’interno della società di Winden dopo aver ucciso un suo coetaneo, non figura all’interno dell’ultima scena di Dark in quanto ha avuto modo di conoscere Regina solo a seguito di uno scherzo che la stessa aveva subito da parte di Ulrich e Katharina, che l’avevano legata nel bosco. Non esistendo Ulrich, non esiste conseguenzialmente neanche quel momento specifico che ha portato i due a conoscersi, e verosimilmente Aleksandar non si integrerà mai all’interno della società tedesca.

Perché Hannah chiama suo figlio Jonas nel Mondo di Origine?

Un ultimo interrogativo riguarda l’ultima scena che si ha modo di osservare al termine di Dark. Durante la cena nel Mondo di Origine, Hannah decide di chiamare il figlio di cui è incinta Jonas, e ciò sembrerebbe dare inizio ad una nuova realtà ciclica dominata dai viaggi temporali e da tutte quelle peripezie che sono stati alla base dei due mondi derivanti da quello di Origine. Eppure, per quanto il nome sia lo stesso di quello presente all’interno del primo mondo che Dark ha avuto modo di affrontare, i legami sembrano fermarsi essenzialmente allo stesso, sentito più come un omaggio che come un collegamento diretto.

In effetti, Hannah sembra essere legata a Woller, e non ad una Michael che non esiste, come chiarito precedentemente; di conseguenza, lo Jonas che avrà modo di nascere non sarà mai uguale a quello del mondo affrontato per primo da Dark, avendo DNA differente. Il tutto, dunque, farebbe semplicemente pensare ad un tentativo di finale aperto o, più semplicemente, di un omaggio da parte degli sviluppatori della serie.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.