Fate The Winx Saga disponile su Netflix: ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla serie

La serie prodotta da Rainbow e ideata da Iginio Straffi dedicata alle fate italiane più famose di sempre ha finalmente debuttato con la prima produzione live action targata Netflix.

Fate The Winx Saga però differisce dalla serie animata in vari aspetti, che hanno fatto storcere il naso ai fan storici della serie animata. Scopriamo insieme quali sono e di cosa parla la nuova serie.

 

Fate The Winx Saga, finalmente disponibile su Netflix

Fate  The Winx Saga, come già detto, differisce in modo più o meno drastico dalla trama alla quale siamo abituati.

Di cosa parla? Le protagoniste sono giovani ragazze, che per controllare al meglio i propri poteri frequentano l’accademia di Alfea. All’accademia le fate dovranno affrontare diversi problemi e misteri, oltre a spettri dal passato.

Le Winx di Netflix sono più mature?

Come già detto, la nuova serie live action tende a cambiare in modo drastico rispetto al mondo fatato dell’animazione. I temi trattati sono più maturi e più seri, a partire dal fatto che le fate non si trasformano fino a problemi più reali.

Anche i personaggi cambiano: per i fan storici della serie è stata una delusione scoprire che né Tecna né Flora sono presenti. Quest’ultima è però menzionata da sua cugina, Terra, nuova eroina del quintetto di fate.

Altra modifica al mondo canonico originale è la quantità di poteri. Se nel mondo originale le fate potevano avere i più svariati poteri (come quello della tecnologia o di comunicare con gli animali), nell’universo Netflix esistono solo cinque tipi di poteri.

La prima stagione attualmente comprende sei episodi e ha un rating VM14, a sottolineare il cambio di direzione rispetto al target originale.

Il confronto con l’originale

Il live action di Netflix viene inevitabilmente messo a confronto con il lavoro originale dai fan, che criticano le scelte fatte. Tra le varie critiche mosse ci sono quelle relative al fatto che anche il cartone aveva temi maturi, trattati però in modo diverso. Un esempio è la complicata condizione familiare di personaggi come Stella (genitori divorziati) o di Musa (orfana di madre), o tematiche come la morte di una persona amata (come nel caso di Nabu e Aisha).

Sempre portando avanti il confronto con il lavoro originale, ai fan non sembra andare giù l’assenza di “elementi fatati” come le ali, oppure la sostituzione di Flora con sua cugina Terra. Anche la serie animata negli ultimi anni non si è salvata dal giudizio (a volte spietato) dei fan, che hanno spesso accusato le ultime stagioni di whitewashing nei confronti di Flora e Aisha. Altra critica che è stata mossa è il fatto che i personaggi sono sempre più identici tra loro, perdendo i propri tratti distintivi sia nel carattere che nel design.

Un’accoglienza tiepida

Nonostante la grande attesa e trepidazione da parte dei fan, sin dai primi teaser l’accoglienza è stata piuttosto tiepida. Ciò è dovuto ai teaser troppo brevi, al cambio di personaggi e alle tematiche più dark scelte.
Molti fan si aspettavano qualcosa di più fedele al lavoro originale.

La serie è stata accolta con commenti misti, non superando il 5/10 su Rotten Tomatoes.

Tra le varie critiche mosse alla serie c’è anche l’aver cambiato i personaggi, come Stella che non è da subito la migliore amica di Bloom oppure l’assenza di altri.

 

Fate – The Winx Saga potrebbe ricevere una seconda stagione, ma non si ha ancora una conferma ufficiale a riguardo.

 

About the Author

Anna Grimaldi
Studiare sei lingue è ancora poco per me. Principalmente interessata all'animazione, in particolare anime, e a film live action o di azione.