Il Diavolo veste Prada: Meryl Streep rivela come fu lavorare alla pellicola

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Diretto da David Frankel, Il Diavolo veste Prada è un film del 2006, basato su un romanzo omonimo di Lauren Weisberger. La pellicola non ha bisogno di presentazioni. Piccola gemma del cinema moderno, l’opera ha appassionato milioni di spettatori e, a tutt’oggi, rimane un prodotto straordinariamente godibile e coinvolgente. Il film marcò un importante punto di svolta per Anne Hathaway; attrice amatissima e, oggi, diva di punta del panorama hollywoodiano. La giovane ebbe modo di collaborare con attori immensi come Meryl Streep durante la realizzazione della famosissima pellicola. Ad oggi, continuano ad emergere interessanti rivelazioni e retroscena dal gusto amaro su quanto accaduto nei giorni di lavorazione al film. In quest’articolo, riportiamo le dichiarazioni di Meryl Streep sulla sua esperienza sul set di Il Diavolo veste Prada.

 Meryl Streep e l’esperienza in Il Diavolo veste Prada

Meryl Streep è una vera icona del grande cinema. Parliamo di un’interprete straordinaria, i cui ruoli più evocativi sono entrati di diritto nella storia del cinema. Insomma, Meryl Streep è una vera leggenda del grande schermo. La sua Miranda Priestly in Il Diavolo veste Prada marcò un nuovo archetipo di “antagonista” nel panorama cinematografico. A dispetto di queste meravigliose premesse, però, l’attrice non serba bei ricordi della sua esperienza sul set del film con Anne Hathaway. Pare che la Streep abbia avuto non poche difficoltà nel periodo in cui stava girando quello che, da molti, viene considerato come uno dei suoi film più famosi. L’attrice è arrivata, addirittura, a definire l’intera esperienza sul set dell’acclamata pellicola, orribile.

Di recente, Meryl Streep si è riunita con il resto del cast di Il Diavolo veste Prada, per una reunion celebrativa dei quindici anni della pellicola. Intervistata da EW in quest’occasione, l’interprete ha rivelato come sia stato per lei lavorare al film. Attrice di Metodo, Meryl ha incarnato alla perfezione, per poi conservarli, alcuni dei tratti più taglienti della spigolosa personalità del suo personaggio. L’inflessibile Priestly avrebbe, infatti, mantenuto certi atteggiamenti nei confronti delle colleghe Emily Blunt e Anne Hathaway anche a telecamere spente. Pare, però, che lo sforzo sia stato, per lei, davvero immane.

Le parole dell’attrice

Parlando della sua esperienza in Il Diavolo veste Prada, Meryl Streep ha detto: “L’ho trovata un’esperienza orribile! Ero infelice nella mia roulotte. Tutti ridevano e scherzavano e io li sentivo. Io ero così depressa! Mi sono detta che quello fosse il prezzo da pagare per essere il capo. Ciò nonostante, ho anche giurato che sarebbe stata l’ultima volta in cui avrei usato il Metodo!. Visto il successo della mitica pellicola, però, sembrerebbe che le fatiche della Streep abbiano ampiamente dato i loro frutti. La performance dell’attrice, del resto, continua ad essere acclamata da pubblico e addetti ai lavori e le valse una serie di prestigiosi riconoscimenti, tra cui un Golden Globe e una nomination agli Oscar.

In molti, comunque, sostengono che il personaggio impersonato dalla Streep fosse ispirato alla direttrice di Vogue Anna Wintour. Ciò nonostante, l’attrice ha dichiarato quanto segue: “Non ero interessata a realizzare un biopic sulla Wintour. Ero interessata alla sua posizione nella compagnia. Volevo capire il peso che lei deve sostenere, la pressione che deve subire, riuscendo ad essere elegantissima e perfetta ogni giorno”.

 

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.