Il cinema italiano spesso sa regalarci prodotti di qualità, che riportano in alto il concetto di cinema quale arte in Italia. E’ il caso de Il talento del calabrone, film diretto da Giacomo Cimini e distribuito su Amazon Prime Video. Il film mette in mostra quanto un uomo, la cui vita è stata distrutta, possa spingersi oltre e mostra anche la fragilità psicologica di chi deve dialogare con un uomo che vuole suicidarsi. Il film è stato protagonista di rinvii a causa del COVID-19, dopo diverse date utili, quella scelta per la pubblicazione è stata il 18 novembre 2020.
Trama de Il talento del calabrone
Il talento del calabrone è un film poliziesco del 2020 diretto da Giacomo Cimini. La pellicola è stata distribuita su Amazon Prime Video.
Steph è un noto dj che lavora per la stazione radiofonica di Radio 105. Mentre conduce la trasmissione riceve però una chiamata da Carlo, un uomo che dichiara di volersi suicidare. Inoltre Carlo afferma di essere in giro per Milano con a bordo una bomba ad idrogeno e minaccia di farla esplodere se Steph non seguirà i suoi ordini. Carlo comincia così a fare richieste per la trasmissione di canzoni appartenenti al genere classico e come se non bastasse, attraverso un virus, ha preso il controllo della corrente elettrica della città. Mentre i due continuano a dialogare la polizia scopre la vera identità dell’uomo e il motivo per cui egli voglia suicidarsi. Un susseguirsi di eventi porterà poi ad un finale rivelatorio, che metterà in discussione chi sia il vero cattivo della situazione.
Il cast de Il talento del calabrone
Il talento del calabrone è un prodotto made in Italy che presenta un cast composto da attori esperti e altri alle prime armi. Il dj di Radio 105, Steph è interpretato da Lorenzo Richelmy; Carlo, viene invece impersonato da Sergio Castellitto; il tenente colonnello dei Carabinieri, Rosa Amedei, è invece interpretata da Anna Foglietta.
Il talento del calabrone: il dramma poliziesco costruito sulla demolizione psicologica
La cosa di cui ci si rende conto con il passare di minuti, è sicuramente il deterioramento delle capacità cognitive di Steph. Il dj infatti non riesce a reggere la pressione psicologica data dal dover convincere un uomo a non suicidarsi. Il processo che porta alla distruzione psicologica di questo personaggio è un climax ascendente che passa attraverso le parole e le richieste di Carlo. Ma il culmine viene raggiunto quando Steph comprende alla fine che la sua vita e quella di Carlo sono molto legate. Da un’intreccio di situazioni pregresse i due personaggi sono entrati in contatto in maniera anche trasversale e Steph capisce che probabilmente la voglia di suicidarsi di Carlo è legata a qualcosa che lui stesso ha fatto in passato. Il piano di Carlo per mettere in subbuglio la città e attirare l’attenzione su di sé è ben congegnato e non presenta sbavature. Il finale del film ci rivela anche l’astuzia di questo personaggio e questo costituirà anche la maggiore nota di originalità del film.
La pellicola affronta temi molto seri e delicati come il suicidio, il bullismo e il pentimento. E’ interessante anche il modo in cui viene sviscerato il tema del rapporto padre figlio, sottolineando il fatto che non esistano genitori perfetti, che nonostante tutte le accortezze e preoccupazioni, un genitore darà sempre qualcosa per scontato. Tutto ciò è sapientemente messo in mostra attraverso diversi flashback in cui Carlo ricorda con amore il proprio figlio.
La qualità delle immagini è ottima, gli attori lasciano la propria impronta sul film grazie all’intensità messa in scena. Ottimo lavoro da parte dei tre protagonisti principali, nonostante gli attori secondari mostrino tutto il loro essere alle prime armi con produzioni di un certo livello.
