Kids: emergono forti rivelazioni dal documentario sul film

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Del 1995, Kids è un film drammatico diretto da Larry Clark e sceneggiato da Harmony Korine. La pellicola venne presentata in concorso alla quarantottesima edizione del festival di Cannes e racconta di un gruppo di adolescenti dei bassifondi di New York che trascorrono le loro giornate taccheggiando, facendo uso di droghe e compiendo reati ai danni di poveri malcapitati. La pellicola volle essere una sorta di crudo documentario in tempo reale, utile a descrivere in tempo reale la dura realtà dell’hinterland statunitense. Kids è diventato un vero cult della cinematografia contemporanea e, ad oggi, continuano ad emergere forti rivelazioni sui retroscena della pellicola. In quest’articolo, abbiamo riportato le più recenti.

Le forti rivelazioni su Kids da parte dei membri del cast

Come già precedentemente accennato, Kids di Larry Clark è un vero e proprio ritratto di un contesto sociale martoriato privo di alcun compromesso. Dal sesso senza protezioni all’uso smodato di alcolici e sostanze stupefacenti. Il paradigma disagiato degli adolescenti dissoluti della Grande Mela posto in pieno contrasto con le luci della metropoli simbolo dell’American Dream. Kids esplose fragorosamente come una bomba nell’ormai lontano 1995; ponendosi sin dal principio al centro di un ciclone di critiche e controversie di sorta. Nel corso di un recente colloquio, una delle star della pellicola ha rivelato di essersi sentito sfruttato sul set, durante un’intervista contenuta nel nuovo documentario The Kids, diretto da Eddie Martin.

La pellicola suscitò non poche polemiche sin dall’inizio, già dalle sue fasi di produzione. Questo, poiché furono coinvolti nella sua realizzazione attori minorenni e, soprattutto, non professionisti. Le giovani star furono esposte ad un set particolarmente indisciplinato, in cui droghe e alcol giocavano ruoli di spicco; essendo particolarmente facili da reperire. Durante il colloquio con Deadline, uno degli attori del cast, Hamilton Harris ha effettuato alcune forti rivelazioni su Kids; aprendosi sulle conseguenze traumatiche che lui e i suoi colleghi si sono visti costretti ad affrontare dopo l’uscita della pellicola nelle sale cinematografiche.

Le parole dell’attore

“Venticinque anni fa mi sentivo sfruttato, oggi ho quasi quarant’anni e la vedo diversamente”. Ha esordito così Harris riguardo i fatti di Kids. Successivamente, l’attore ha continuato: “Sotto l’aspetto prettamente etico, non credo che se fossi stato io il regista, avrei girato il film in quel modo. Penso che avrei fatto tutto diversamente, ma non sta a me dire se Larry avesse avuto ragione o torto in quei momenti. Penso che ognuno di noi possa parlare per sé stesso e basta in determinate circostanze“.

Esprimendosi riguardo il trauma subito, Harris ha spiegato che, proprio questo, sia stato il catalizzatore che ha reso il documentario un prodotto efficace. Al riguardo, l’interprete ha detto: “Dopo la morte di Harold Hunter, uno dei personaggi principali, è come se si fosse acceso un campanello d’allarme. Dovevo affrontare i miei traumi personali e risolvere i miei problemi con la narrazione. Un documentario poteva essere la strada giusta”. Infine, Harris ha detto a Variety che ritiene che il regista abbia esaltato gli aspetti più crudi e reali della realtà affrontata per sconvolgere il pubblico.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.