Kingdom Come Deliverance: il Medioevo diventa una serie TV

Gli adattamenti sul piccolo e sul grande schermo nati dai videogiochi continuano ad aumentare. Mentre già sono in lavorazione due serie Netflix dedicate a Resident Evil, una serie su The Last of Us e un film su Yakuza, ecco anche la conferma di una serie TV di un famosissimo videogioco, Kingdom Come: Deliverance. Svelato da Variety, questo adattamento verrà realizzato grazie alla collaborazione tra Wild Sheep Content e la Warhorse Studios. L’opera sarà un «make-over live-action» del videogioco e ci porterà nelle lande medievali europee del Regno di Boemia nel 1403 d.C. , data in cui è ambientato il gioco.

Kingdom Come Deliverance: la trama del gioco e il progetto

Kingdom Come: Deliverance è un videogioco del 2018, sviluppato da Warhorse Studios e pubblicato per PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows. Distribuito in tutto il mondo a partire dal 13 febbraio 2018. Dopo la prima settimana Kingdom Come: Deliverance è riuscito a vendere ben più di un milione di copie in tutto il mondo stabilendo inoltre il record su Steam per numero di utenti connessi contemporaneamente, mentre a 2 anni dall’uscita il gioco ha venduto più di 3 milioni di copie. La versione rilasciata per PlayStation ha venduto 13.058 copie nella prima settimana in Giappone, ponendosi così nelle classifiche al quarto posto in assoluto per vendite di videogiochi per tutti i formati.

Va precisato che le case produttrici non hanno ancora precisato se si tratti di un film o di una serie TV ma sicuramente che al momento sono al lavoro per cercare sceneggiatori e registi che possano realizzare il progetto. A occuparsene sarà Wild Sheep Content, compagnia fondata dall’ex dirigente Netflix Erik Barmack, particolarmente entusiasta della nuova avventura. Vedremo, si spera presto,  in che modo sarà trasposta la vicenda narrata dal titolo di Warhorse, ambientata nel bel mezzo del Sacro Romano Impero, dove scopriremo le travagliate vicende di Henry e della sua famiglia, pronto però a dichiarare guerra al lunatico Re Sigismondo d’Ungheria. La particolarità del gioco è la sua profonda volontà di raccontare uno scenario medievale credibile e accurato, sia storicamente che nelle espressioni linguistiche.