Martin Scorsese, icona del cinema e pilastro della settima arte, racconterà in un docu film la storia di Michael Powell ed Emeric Pressburger. I due sono stati tra i più grandi registi della storia del cinema britannico, con grandi successi che sono arrivati soprattutto nell’arco degli anni ’40. Scorsese, oltre ad essere voce narrante del documentario, è anche personalmente coinvolto nella storia, avendo conosciuto personalmente i due registi ed essendo stato influenzato dallo stile dei loro prodotti. Il regista di Taxi Driver e Quei bravi ragazzi questa volta parlerà di vita vissuta e di due leggende che hanno fatto la storia.
Martin Scorsese ma non solo: tutti i nomi dietro al progetto Powell-Pressburger
Martin Scorsese sarà narratore e produttore esecutivo del documentario. In cabina di regia invece ci sarà David Hinton, regista famoso per essere vintore di BAFTA ed Emmy insieme. L’intero progetto è stato finanziato dalla BBC Film, dalla National Lottery e dal governo scozzese attraverso Screen Scotland. Tra i nomi coinvolti figurano anche quelli di Rose Garnett, Mark Bell e Mark Thomas. Il docufilm, che rimane ad oggi ancora senza titolo, sarà prodotto da Nick Varley per Ten Thousand 86 e Matt Wells per Ice Cream Films. Scorsese per la realizzazione del prodotto si servirà di reali filmati dell’epoca, conservati in archivi speciali nel Regno Unito e di particolari diari, tenuti dai registi durante gli anni di attività, così come di istantanee, registrazioni e riprese originali dei loro film.
Il regista di The Departed concentrerà la narrazione su come lo stile di Powell e Pressburger ha influenzato il suo, su come essi siano riusciti ad innovare il mondo del cinema con trovate assolutamente all’avanguardia.
Chi erano Michael Powell e Emeric Pressburger?
Michael Powell e Emeric Pressburger sono stati due registi britannici che hanno lavorato insieme per circa 18 anni. Entrambi dirigevano la società di produzione intitolata The Archers e vengono ricordati principalmente per l’uso innovativo del linguaggio cinematografico, del montaggio e per l’impiego del colore. Quest’ultimo, elemento sicuramente sconosciuto all’epoca in ambito cinematografico, ha contribuito ad imprimere i loro nomi nella storia. Powell e Pressburger, colleghi ed esperti del settore, hanno dato vita a grandi classici di quella che si definisce L’età d’oro del periodo britannico, con titoli come “The Red Shoes” (1948), “Black Narcissus” (1947), “A Matter of Life and Death” (1946) e “The Life and Death of Colonel Dirigibile” (1943). Pressburger morì all’età di 85 anni nel 1988 e Powell morì a 84 anni poco dopo, nel 1990.
Powell e Pressburger: le parole di Martin Scorsese e David Hinton
Martin Scorsese non si risparmia nell’elogiare le figure di Powell e Pressburger, sottolineando l’ammirazione che ha nutrito nei loro confronti e la grande influenza che hanno esercitato sui suoi lavori in carriera. Di seguito le parole del regista Martin Scorsese.
“Trovo ancora straordinario che abbia conosciuto Michael Powell personalmente per 16 anni e, per tutto quel tempo, non è stato solo un supporto, ma una guida, spingendomi avanti, dandomi fiducia, mantenendomi audace nel mio stesso lavoro. Ho visto i film che ha fatto con Emeric più e più volte, ma l’esperienza di eccitazione e mistero che ne traggo non solo rimane, addirittura si approfondisce. Non so come accada, ma per me il loro corpus di opere è una presenza meravigliosa, una fonte costante di energia e un promemoria di cosa siano la vita e l’arte”
Anche il regista del futuro docufilm, David Hinton, vincitore di BAFTA ed Emmy, ha detto la sua sul progetto. Hinton elogia la figura professionale di Michael Powell e si dice fortunato di poter lavorare con un grande regista come Martin Scorsese. La nota interessante è che lo stesso Hinton ha lavorato con Powell negli anni addietro ed ecco ciò che ha detto.
“Non ci sono film britannici che ammiro più di quelli di Powell e Pressburger, e lavorare con Michael Powell negli anni ’80 è stata una delle esperienze più divertenti della mia vita professionale. Inoltre, non c’è regista vivente che ammiri più di Martin Scorsese, e nessuno parla di Powell e Pressburger con più passione, convinzione e intuizione. Quando lo metti insieme a tutto il materiale d’archivio magico che abbiamo trovato, puoi capire perché questo è un progetto da sogno per me“.
