Mulan: ecco perché la Cina non ha apprezzato il film Disney

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Quella di Mulan è una delle storie più famose e amate del repertorio Disney. Il remake in live action del film del 1998 è stato a lungo atteso e dopo varie vicissitudini legate al coronavirus ha visto finalmente la luce. Tuttavia Mulan non ha raggiunto i risultati sperati, incassando decisamente meno rispetto ad altri progetti simili come Aladdin del 2019. In particolare i risultati negativi che più hanno sorpreso sono stati registrati in Cina, paese nel quale la Disney sperava di incassare decisamente di più rispetto ad altri stati. Un motivo in particolare però si cela dietro i deboli incassi della pellicola nel paese colosso asiatico.

Mulan e la strategia della Disney

Mulan del 2020 è un film girato per fare enormi guadagni in Cina. O almeno questo era quello che sperava la Disney nel momento in cui aveva deciso di realizzare la pellicola. Il cast infatti è completamente composto da attori asiatici, questo per rendere più credibile la storia. In particolare per il ruolo di protagonista è stata scelta Yifei Liu, un volto già noto in Cina. La Disney ha persino ottenuto la pre-approvazione della sceneggiatura dal governo cinese, oltre a gestirla da consulenti cinesi per consigli su come affrontare il materiale. Oltre ciò le riprese sono state effettuate nello stesso paese asiatico, per fare in modo che il popolo cinese sentisse quel prodotto come proprio.

Nonostante queste strategie i risultati ottenuti dal film in Cina sono stati scadenti. Addirittura la Disney si è vista costretta a distribuire il film su Disney + oltre che nelle varie sale cinematografiche.

Il motivo per cui Mulan non è stato gradito in Cina

Quella che sembrava un’idea geniale, si è rivelata poi il motivo principale dell’insuccesso del film. Ci riferiamo alla scelta della Disney di assumere Yifei Liu come protagonista della pellicola. L’attrice che interpreta Mulan, sebbene fosse amata in patria, ha attirato su di sé le inimicizie di tutto il popolo di Hong Kong. Yifei Liu infatti dopo l’uscita del film ha commentato la situazione creatasi ad Hong Kong per l’indipendenza del paese, schierandosi dalla parte di coloro che non vogliono che lo stato sia indipendente dalla Cina. L’attrice durante il periodo delle manifestazioni, ha ritenuto opportuno esprimere il suo sostegno alla repressione della polizia contro i manifestanti. Inutile dire che questo gesto non è stato accolto bene da coloro che volevano preservare una Hong Kong libera.

Un ulteriore motivo che ha portato la Cina a provare astio nei confronti del film è legato al luogo di alcune riprese del film. La Disney non immaginava che girare scene nella regione dello Xinjiang avrebbe turbato alcune persone. In quel territorio, il governo cinese ha radunato i membri di una minoranza etnica prevalentemente musulmana chiamata uiguri in quelli che sono a tutti gli effetti campi di concentramento. Molte sono le persone interessate alla causa e altrettanti vogliono che questa storia raggiunga una fine. Ovviamente in tutto questo la Cina non ha gradito il fatto che il film abbia “approfittato” di quella regione, attirando attenzioni scomode contro di lei da parte dell’opinione pubblica.

 

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Salvatore Di Filippo
Salvatore Di Filippo, appassionato di film e serie TV, in particolar modo del genere horror. Da sempre aggiornato su news ed eventi legati al mondo dello spettacolo.