Netflix realizzerà un documentario sul primo cortometraggio di Bong Joon-ho

Bong Joon-ho documentario Netflix sul suo primo cortometraggio

Bong Joon-ho è uno dei registi più influenti e importanti nell’ambito della cinematografia contemporanea; il suo incredibile successo mediatico e critico per Parasite, che gli ha permesso di ricevere ben 4 statuette agli Oscar (un record incredibile, dal momento che il coreano ha ottenuto contemporaneamente sia l’Oscar per il miglior film straniero, sia quello per il miglior film) non è stato assolutamente casuale, dal momento che Bong Joon-ho era già stato particolarmente riconosciuto per Memorie di un assassino e Snowpiercer, film con Chris Evans che aveva conquistato il pubblico per la grande capacità del regista di realizzare il concetto di lotta di classe. Adesso, Netflix è al lavoro per la realizzazione di un documentario sul regista, che riguarderà i suoi primi anni e, soprattutto, il primo cortometraggio realizzato da quest’ultimo, nel 1992, con la tecnica dello stop motion.

Yellow Door: Looking for Director Bong’s Unrealesed Short Film, il documentario di Netflix su Bong Joon-ho e il suo primo cortometraggio

Un cortometraggio di 22 minuti, che apre la carriera di regista di Bong Joon-ho, ma che nessuno – se non 10 persone – hanno avuto modo di vedere. Questo è il concetto di fondo da cui prende le mosse Yellow Door: Looking for Director Bong’s Unrealesed Short Film, documentario Netflix che uscirà sulla piattaforma in occasione del 2023, raccontando l’inizio della carriera del regista coreano e svelando di più a proposito di un cortometraggio che non è stato mai possibile osservare. Il corto, dalla durata piuttosto esigua, è stato realizzato con la tecnica dello stop-motion, e mostrato al solo gruppo di cinefili di cui il regista coreano faceva parte; da quel momento in poi, non se ne è più parlato e nessuno ha mai avuto la possibilità di osservarlo ufficialmente.

Il documentario Netflix sarà diretto da Lee Hyuk-rae e prodotto da Broccoli Pictures Co, raccontando – anche attraverso le parole dei membri del Yellow Door, il gruppo di cinefili di cui si faceva precedentemente menzione – molto della prima fase della carriera del regista coreano. Bong Joon-ho ha ottenuto il plauso internazionale per Parasite, per quanto avesse già meritato un ampio successo attraverso Memorie di un assassino e Snowpiercer. Il regista, però, era stato anche uno dei primi ad aprire all’investimento della piattaforma, che gli aveva permesso di aprire al mondo occidentale e di ottenere un ottimo ritorno di pubblico, attraverso Okja. Non a caso, Bong Joon-ho ha sempre ringraziato il servizio di streaming per l’opportunità che ha ricevuto nell’ambito della sua carriera. Non resta che attendere di più a proposito di un documentario dai caratteri che risulteranno essere sicuramente molto interessanti. 

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.