Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino serie: tutto ciò che c’è da sapere sul prodotto presente su Amazon Prime Video

Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino serie: tutto ciò che c'è da sapere sul prodotto presente su Amazon Prime Video

Gli amanti della cinematografia saranno concordi nel definire Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino una delle più lucide rappresentazioni  di una realtà vicina ai propri occhi, ma che molto spesso non viene osservata per quello che è. Quando il romanzo prima, il film poi sono diventati un grosso oggetto mediatico, in molti sono rimasti sconvolti da quanta carica potesse animare questi stessi prodotti, in grado di affrontare la piaga della prostituzione giovanile e della tossicodipendenza. A distanza di anni dall’uscita di quei capolavori degli anni ’80, il problema avvertito non sembra certamente avere intensità minore; l’uscita di una serie omonima su Amazon Prime Video può certamente far esultare tutti i fan del prodotto cinematografico, vogliosi di rapportarsi ad un certo tipo di rappresentazione, e far riflettere tutti gli altri sull’esigenza di realizzare una serie di questo tipo. Ecco, allora, tutto ciò che c’è da sapere sulla serie Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino presente su Prime Video a partire dal 7 maggio 2021.

Il film Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino e la trattazione di temi sconvolgenti

«Il film Christiane F. bypassa quasi tutti i fattori che è necessario conoscere per comprendere la genesi del comportamento farmaco dipendente. Qualora abbia la pretesa di educare nella prevenzione, la sceneggiatura e la successiva discutibile realizzazione scenica perché la strategia di deterrenza plausibile che è stato a lungo provato sia nella prevenzione della droga, nonché in materia di istruzione generale risulta inefficace. Peggio ancora, in determinate circostanze, possono anche avere un effetto stimolante. Questa tendenza non è meno supportata da una estetizzazione acritica della tossicodipendenza, che in alcune scene tende quasi alla glorificazione dei personaggi principali.» è quanto diceva, in un suo giudizio, Friedrich Koch a proposito della portata educativa del prodotto cinematografico.

La critica in questione, realizzata nel 1992, cerca di superare quell’atteggiamento che aveva portato il prodotto cinematografico a essere pesantemente stroncato dopo la sua realizzazione. E’, in effetto, la tendenza che ha riguardato il film stesso dopo la sua uscita, nel 1981, quando fu in grado di sconvolgere gran parte della critica e degli spettatori della pellicola. Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino è un film diretto da Uli Edel, che riesce a portare perfettamente sullo schermo i temi relativi a prostituzione giovanile e tossicodipendenza, piaghe altamente diffuse in quel momento storico. Attraverso il film il nome di Christiane Vera Felscherinow, che ha realizzato il libro da cui il lavoro è ispirato, è presto diventato diffuso in tutto il mondo, essendo subitaneamente associato a certi modi di concepire la cinematografia e la letteratura.

Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino serie su Amazon Prime Video: tutte le info

Se Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino rappresentava una tappa imprescindibile per tutti gli amanti della cinematografia, adesso non si può fare a meno di considerare l’uscita dell’omonima serie, a circa 30 anni di distanza dalla realizzazione del film diretto da Uli Edel, su Amazon Prime Video. Si tratta certamente di una notizia che può far esultare gli amanti del film e del romanzo, in grado di sconvolgere critica e fan negli anni ’80; non è un caso che si avesse l’esigenza di realizzare un prodotto televisivo simile: in tantissimi casi si è avuto modo di osservare serie tv ispirate a capolavori sul grande schermo e, nel caso specifico, l’esigenza di riportare alla luce una realtà ancora tristemente diffusa ha caratterizzato il motore di questa realizzazione.

La serie tv è stata sceneggiata da Annette Hesse, e vede la presenza di sei protagonisti (Christiane, Stella, Babsi, Benno, Michi e Axel, interpretati da Ana McKinnon, Lena Urzendowsky, Lea Drinda, Michelangelo Fortuzzi e Bruno Alexander) che lottano per la loro libertà, divincolandosi dai problemi e dagli ambienti familiari. Grazie alla presenza di una massiccia colonna sonora strutturata, per la maggior parte, su canzoni di David Bowie, la serie tv cerca di riflettere su temi che erano già stati oggetto di trattazione nel libro e nel film omonimo.

Si ha l’impressione che l’esigenza di mettere a punto uno show di caratura adolescenziale abbia portato a limitare tutti quegli elementi pedagogici che Christiane F. voleva far trapelare attraverso la sua narrazione. Ovviamente, condensare numerosi elementi narrativi nelle logiche di una serie tv non era assolutamente semplice e, per questo motivo, l’esperimento non può dirsi fallito. Tuttavia, chi si aspetta elementi ulteriori rispetto alle precedenti trattazioni, non riuscirà a trovare soddisfazione. La serie tv è presente su Amazon Prime Video a partire dal 7 maggio 2021, inclusa nell’abbonamento alla piattaforma.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.