Peter Jackson, il suo nuovo film è bloccato: “La tecnologia necessaria ancora non esiste”

Peter Jackson, il suo nuovo film è bloccato: "La tecnologia necessaria ancora non esiste"

Il silenzio cinematografico di Peter Jackson è lungo ormai 8 anni, dal momento che il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico neozelandese ha diretto la sua ultima opera cinematografica nel 2014. Il suo ultimo lungometraggio, Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate, che chiude la trilogia de Lo Hobbit, è stato seguito da due documentari che il regista ha curato nel corso degli anni. Il primo (They Shall Not Grow Old), del 2018, si compone attraverso una ristrutturazione delle immagini tratte dalla Prima Guerra Mondiale, mentre il secondo, una miniserie TV, prende iconicamente il nome di The Beatles: Get Back e si basa sulla storia e sulla carriera dei Beatles; adesso, il regista neozelandese è pronto a dirigere un nuovo film di cui ha già scritto e realizzato l’idea che però, a sua detta, fatica a essere strutturata dal punto di vista pratico, in virtù dell’assenza di tecnologie adatte che possano rendere possibili le sue idee. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito del nuovo possibile film di Peter Jackson.

La carriera di Peter Jackson e i suoi lavori cinematografici

Nel corso della sua carriera, Peter Jackson non è mai stato un regista particolarmente prolifico, per quanto il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico neozelandese abbia ottenuto ben tre premi Oscar nell’ambito della sua carriera, tutti nel 2004 per Il ritorno del re, Il film conclusivo della saga del Signore degli anelli, per cui il neozelandese ha ottenuto le statuette per la migliore regia, il miglior film e la migliore sceneggiatura non originale. Basti pensare al fatto che, nel corso della sua carriera, Peter Jackson ha diretto solo 13 film, tra cui si includono sicuramente i tre facenti parte della saga del Signore degli anelli e i tre che invece fanno parte della trilogia de Lo Hobbit. A questi si aggiungono il remake di King Kong e il primo celebre film del regista neozelandese, Fuori di Testa, realizzato con un budget incredibilmente ridotto e con strumentazioni, attrezzature, costumi e trucco autoprodotti da parte del regista neozelandese, che curò anche il doppiaggio di ben due personaggi all’interno della pellicola.

Nonostante ciò, Peter Jackson è diventato uno dei simboli più importanti della cinematografia contemporanea, non soltanto in virtù delle sue opere ricche di grandissimo successo, ma anche e soprattutto per una concezione di linguaggio cinematografico da sempre molto apprezzata da parte degli addetti ai lavori. Per questo motivo, hanno stupito positivamente le dichiarazioni del regista neozelandese, che ha spiegato di essere al lavoro su un nuovo film che non riesce, tuttavia, a ultimare in virtù della mancanza di tecnologie adatte al suo scopo; in ogni caso, come spiegato da parte dello stesso neozelandese, il film è stato già concepito e si tratterà di un live action. Per quanto non esistano altri elementi relativi al nuovo possibile film di Peter Jackson, si è sicuri del fatto che non si tratterà di un’opera affine a quanto già osservato con Il Signore degli Anelli o Lo Hobbit, dal momento che la macchina epica e letteraria, come spiegato da parte del neozelandese, non sarà più oggetto di regia da parte di Peter Jackson.

Le dichiarazioni di Peter Jackson sul suo nuovo film e sull’assenza di tecnologie adatte

Nell’ambito di una recente intervista, in cui Peter Jackson ha avuto modo di parlare del suo possibile futuro cinematografico, il regista e sceneggiatore neozelandese ha spiegato di non poter portare avanti un suo lavoro, in virtù dell’assenza di tecnologie adatte al suo scopo. Queste sono state le sue dichiarazioni a tal proposito: “Ho un grosso progetto in cantiere, un progetto davvero grosso, e intendo proprio su larga scala. Per capirci, a livello tecnico è talmente complicato che sto ancora cercando di capire esattamente come fare per svilupparl. Al momento posso dire che si tratterà di un film live-action, ma per essere realizzato ha bisogno di una tecnologia che al momento non esiste, quindi ora come ora stiamo lavorando per sviluppare un tipo di tecnologia che ci permetta di andare a creare il film prossimamente. Non si tratta di un’altra epica fantasy, ma credo che sarà piuttosto interessante”.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.