Stephen King ha indicato quali sono i suoi due film preferiti

Uno scrittore di fama mondiale, un visionario e avanguardista della letteratura; oltre a questo però Stephen King è anche un grandissimo appassionato di cinema, nonostante il fatto che pochi suoi romanzi siano stati effettivamente trasposti nel modo adeguato sul grande schermo. Nel corso di una conversazione con un suo fan, su Twitter, King ha svelato  i due film ai quali  è  da sempre stato maggiormente affezionato. I due titoli tra l’altro che ha rivisto più volte. Alla domanda specifica :“Qual è il film che hai rivisto di più nella tua vita?”, lo scrittore ha risposto con estrema chiarezza. “Un chiaro pareggio: Il salario della paura, di William Friedkin e Il mucchio selvaggio, di Sam Peckinpah”.

Il salario della paura, di William Friedkin (1977)

Nilo è un famoso killer professionista costretto però a nascondersi dopo l’ultima missione affrontata. Jackie Scanlon, che ha guidato l’auto usata in una rapina che è costata  la vita di un boss famoso della mafia americana. Kassem invece è un terrorista palestinese ricercato dopo un grave attentato. Victor Manzon è un famoso uomo d’affari coinvolto in una grande truffa. Si ritrovano così tutti a Porvenir, un piccolo paese dell’America Latina dove tutti sopravvivono lavorando duramente. L’unica loro speranza di riscatto è così il trasporto di un camion pieno di nitroglicerina. Solo a consegna avvenuta, 218 miglia di viaggio, potranno però ricevere 10.000 dollari.

Nonostante il clamoroso flop al botteghino, Il salario della paura è uno dei titoli più conosciuti e interessanti del cinema di Friedkin. Tratto dal romanzo Le salire de la peur di Georges Arnaud, Friedkin racconta l’avvincente storia di Jack, famoso ricercato a New York per rapina, e Victor, losco finanziere di Parigi; Nilo, sicario messicano e Kassem, noto terrorista palestinese. Tutti loro sono insieme in fuga dalla polizia e l’unico loro modo per sfuggire è quello di guidare pericolosamente due camion carico di esplosivo per avere i soldi. Un piano che dopo tante vicissitudini purtroppo finirà male.

Il mucchio selvaggio, di Sam Peckinpah(1969)

Al confine messicano, durante la sanguinosa rivoluzione di Pancho Villa, un gruppo di famosi banditi accetta di depredare sotto compenso un grandissimo carico di armi destinate ai ribelli. Il colpo riesce, ma nonostante ciò uno dei malviventi, scoperto in flagranza mentre nasconde una cassa del prezioso carico, viene seviziato e ucciso. I suoi compagni però, per vendicarlo, sparano ferocemente sui regulares uccidendoli, ma all’improvviso tutto andrà per il verso sbagliato e lo scontro sarà inevitabile, rimanendone nonostante ciò anche vittime.

Il mucchio selvaggio, Film importante e uno dei manifesti del western, è in assoluto uno dei grandi capolavori della storia del cinema, diretto dal grande  Sam Peckinpah. Il western per eccellenza è ambientato nel 1913. Il regista ha chiaramente dipinto un affresco descrivendo una realtà di miseria e squallore, lasciando parlare i peones messicani con la loro lingua.