The Elephant Man (1980): ritorna nelle sale il capolavoro di David Lynch per il 40° anniversario

Molto spesso le classiche dinamiche dell’horror finiscono per invertirsi e lo spettatore ha la strana sensazione di essere dalla parte del “cattivo”, per volere o no del regista ciò spesso avviene creando profonde riflessioni e inquietudine nell’animo di chi si immedesima; un sovvertimento dei ruoli non comune nei film ma nella nostra realtà più comune di quanto possa essere immaginato. C’è un film che probabilmente è entrato nella storia, per questo motivo, più di qualsiasi altro film mai girato: stiamo parlando di “The Elephant Man”, film biografico del 1980 diretto da David Lynch e prodotto da Mel Brooks, adattato dai libri “The Elephant Man” di Frederick Treves e “The Elephant Man: A Study in Human Dignity” di Ashley Montagura, e racconta la vera storia drammatica e altamente commovente di Joseph Merrick, un cosiddetto freak della Londra vittoriana proto-industriale ridotto a fenomeno da baraccone dagli effetti della malattia che lo attanagliava . Il film sin da subito fu ben accolto della distribuzione, e il grande successo coinvolse Anthony Hopkins, John Hurt e Hannah Gordon, attori centrali del cast. 

La trama di The Elephant Man

Il deforme Joseph Merrick viene visto per la prima volta dal dottor Frederick Treves durante uno spettacolo di Freak di strada gestito da Bytes. Merrick presenta numerose deformazioni in gran parte del corpo per via della sua malattia, la rara Sindrome di Proteo, tanto da venire soprannominato lUomo Elefante; Bytes si ritiene il proprietario effettivo di Merrick, tanto che vuole essere pagato per cederlo alle cure del Dr. Treves. Un giorno Merrick si presenta in tarda ora a casa di Bytes, il quale è in stato di ebbrezza, così Merrick viene picchiato violentemente e senza pietà. Treves giunge in aiuto del poveruomo e lo porta in ospedale per aiutarlo.

In ospedale però l’aspetto di Merrick terrorizza le infermiere, costringendo il dottor Treves  a trasferirlo in una stanza isolata, affidandolo alla tutela dell’infermiera Madre Shead.  Treves, durante il primo giorno di ricovero, parla col direttore dell’ospedale, Mr. Francis Carr Gomm e per dimostrare che l’uomo non è completamente ritardato, gli insegna alcune parole da dire all’arrivo del direttore. Contro quanto previsto però l’uomo ripete meccanicamente qualche frase e il direttore se ne va, ma inaspettatamente Merrick inizia a pronunciare ad alta voce un salmo della Bibbia e lo fa tornare sui suoi passi, concedendogli così di restare. Col passare del tempo si viene a scoprire sempre di più il carattere sensibile di Merrick, il quale lo teneva nascosto per non essere ulteriormente maltrattato da Bytes. Il caso dell’Uomo Elefante giunge all’orecchio della regina Vittoria, la quale aprirà un fondo monetario per permettere adeguate cure all’uomo. Viene inoltre visitato dall’attrice teatrale Madge Kendall. Nonostante la grandiosità degli avvenimenti, Madre Shead esprime il disappunto a Treves, dicendogli che sta continuando a trattare Merrick come Freak. Il film si evolverà con colpi di scena tenendo sulle spine gli spettatori fino all’ultimo alternando momenti di angoscia a momenti di profonda tristezza.

Il 40° anniversario di The Elephant Man e il ritorno al cinema

The Elephant Man compie 40 anni nel 2020, e per festeggiare questo importante anniversario di un film eterno, StudioCanal ha curato – con la collaborazione de “L’Immagine Ritrovata”, un restauro in 4K del film, che verrà proiettato nelle sale italiane dal 21 settembre 2020, distribuito dalla Cineteca di Bologna.
La versione restaurata di The Elephant Man è stata supervisionata dallo stesso Lynch, il quale ha affermato che la nuova versione esalta le atmosfere del grande direttore della fotografia Freddie Francis, dando nuova forza alla riflessione sullo sguardo e sull’orrore.