Tutti i sospetti su mia madre: trama, cast e problematiche del prodotto statunitense

Dopo una prima trasmissione su Rai che c’era stata in occasione del primo settembre del 2018 in prima visione, ancora una volta l’emittente televisiva italiana ha deciso di trasmettere il film Tutti i sospetti su mia madre, in occasione del giorno 21 giugno del 2021. Il film non rappresenta un grandissimo successo cinematografico né televisivo, anzi, può considerarsi come un vero e proprio flop sia dal punto di vista della trama, sia per quel che concerne scelte stilistiche, tecniche e, soprattutto, di sceneggiatura. In ogni caso, il film ha fatto particolarmente discutere per un trattamento di alcune realtà insite all’interno dello stesso riguardanti buchi di trama e di sceneggiatura che risultano essere piuttosto elementari e visibili anche da parte di uno spettatore poco attento o con esigue conoscenze della materia. Vale la pena considerare tutto ciò che c’è da sapere sul film per la televisione realizzato nel 2016, diretto da Doug Campbell e andato in onda in Italia, per la prima volta, nel 2018.

La trama di Tutti i sospetti su mia madre

Al fine di comprendere tutto ciò che c’è da sapere a proposito del film Tutti i sospetti su mia madre, prodotto per la televisione statunitense realizzato nel 2016 su soggetto, regia e sceneggiatura di Doug Campbell, vale la pena considerare, in primissima battuta, la trama del prodotto cinematografico in questione. Il film non è stato mai pensato per le logiche del grande schermo ma, piuttosto, è stato proposto fin dal primo istante per la televisione, dapprima del contesto degli Stati Uniti d’America, successivamente nell’ambito della televisione internazionale.

L’Italia ha accolto, in prima visione, il prodotto cinematografico stesso il primo settembre del 2018, in onda su Rai 2. Dopo una prima replica avvenuta nel 2020, la seconda c’è stata, invece, alle 15:45 del 21 giugno del 2021. Il film si basa su una trama piuttosto ricorrente all’interno dei prodotti low budget statunitensi, che cercano di proporre una situazione surreale o piuttosto evasiva rispetto ai canoni tradizionali della cinematografia. In questo caso, si parla della madre di una ragazza, Maddy, che si fidanza con un ragazzo del liceo; la giovane scopre un comportamento piuttosto ambiguo da parte di sua madre, che inizia a diventare sempre più insistente e preoccupante nei suoi comportamenti. La trama si complica nel momento in cui la ragazza si rende conto degli atteggiamenti da stalker assunti da sua madre, che inizia ad essere pervasa da una voglia ossessiva di uccidere il suo ragazzo. Attraverso una serie di rivolgimenti e capovolgimenti della trama, che presenta numerosi buchi di sceneggiatura piuttosto evidenti, si giunge verso un finale piuttosto atteso.

Tutto ciò che c’è da sapere sul film statunitense

Il film per la televisione statunitense, realizzato nel 2016 e andato in onda, in Italia, per la prima volta nel 2018, non ha avuto un grande successo né in patria e all’estero. Il problema è stato determinato non tanto da una scelta della trama e di un soggetto che risultano essere piuttosto ricorrenti e attesi in un certo modo di interpretare la cinematografia statunitense, soprattutto se low budget, quanto più da una serie di scelte stilistiche e tecniche che hanno fatto storcere il naso a tutti gli appassionati di cinema.

Il risultato è stato palese e inequivocabile, dal momento che, in ogni canale di critica e recensione, il film ha raccolto, per la maggior parte, giudizi negativi riguardanti soprattutto la sceneggiatura operata da Doug Campbell; l’autore del soggetto e il regista del film si è, infatti, inventato anche sceneggiatore dello stesso, curando sostanzialmente ogni dettaglio tecnico della pellicola destinata al piccolo schermo. Il risultato non è stato soddisfacente, dal momento che il film risulta essere interessante per la scelta della trama che, ovviamente, risulta essere piuttosto curiosa, soprattutto per la trattazione di una madre non soltanto gelosa della propria figlia ma anche e soprattutto ossessiva nei riguardi del suo ragazzo. Allo stesso tempo, però, l’interesse che si può avere nei confronti della trama del film viene tradito da una serie di errori che riguardano soprattutto la sceneggiatura dello stesso; in termini semplici, la pellicola risulta essere frettolosa, poco originale e, soprattutto, ricca di buchi di trama e di sceneggiatura, che conducono verso un finale atteso e, soprattutto, stancante per le dinamiche complessive che coinvolgono lo spettatore. Di conseguenza, pur maturando un certo interesse per le vicende che portano al finale, lo spettatore, anche se poco attento o per nulla conoscitore del mondo del cinema, non può che rendersi conto degli errori.

Il cast del film, di seguito riportato, certamente non comporta la definizione di un prodotto spettacolare:

  • Jennifer Taylor: Lena Bergmann
  • Danielle Chuchran alias Danielle C. Ryan: Marius Sörenson
  • Mia Topalian: Helena Bergmann
  • Spencer Neville: Sten Sörenson
  • Leith M. Burke: Kaja Sörenson
  • Kevin Scott Allen: Laura Sörenson
  • Mim Drew: Titus Sörenson
  • Ted Jonas: stalliere Franz
  • Devante Winfrey: stalliere Matti
  • Skye McDonald: Felix Sund
  • Joe Hackett: postino Petter
  • Susan Beaubian: Lagerson
  • Thomas Silcott: Lasse
  • Tina Martin: Edwin Hammerson

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.