Più di un cantautore: i film di Franco Battiato per ricordare il grandissimo artista

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Una triste notizia sveglia oggi, 18 maggio 2021, l’Italia. E’ morto Franco Battiato.
Non basterebbero infinite parole a descrivere la maniera raffinata ma al contempo eclettica con cui l’artista ha combinato stili e riferimenti musicali, posizionandosi tra i più importanti cantautori italiani dagli anni ’60 ad oggi. Dopo la fase pop degli anni sessanta e il rock progressivo degli anni settanta, ritorna nel decennio successivo a realizzare musica leggera ricoprendo uno dei ruoli più importanti nell’ambito della canzone d’autore italiana. Tra i brani intramontabili che ha regalato alla musica italiana, capolavori come La cura, Voglio vederti danzare, Bandiera Bianca e Centro di gravità permanente.
Eppure l’indimenticabile cantautore si è da sempre affermato come un artista a tutto tondo.
Non ha dominato solo la scena musicale italiana, anzi, dopo la sua partecipazione nel ruolo di attore in film come Baba Yaga e Una donna tutta sbagliata, Battiato ha realizzato anche alcuni film nel ruolo di regista, a partire dai primi anni del nuovo millennio.

Questi sono i quattro film di Franco Battiato, di cui consigliamo la visione.

1. Perdutoamor (2003)

La prima avventura da regista cinematografico di Franco Battiato avviene nel 2003, dopo che l’anno prima il cantautore reincide la canzone degli anni ’60 “Perduto amore” del cantautore italo-belga Salvatore Adamo, da cui poi trae ispirazione anche l’opera cinematografica.
In Perdutoamor si susseguono tre “tempi narrativi” che scandiscono le fasi di questa narrazione riguardo la vita di Ettore Corvaja. E’ inevitabile, in quest’esordio nella regia, trovare dei riferimenti autobiografici del cantautore, nel delineare le fasi della vita del giovane adolescente siciliano. Per quanto infatti Battiato rifiuti il collegamento con la sua vita privata, è effettivamente nella sua infanzia che il cantautore trova i riferimenti per descrivere l’adolescenza del protagonista.
Il secondo segmento narrativo, invece, riguarda la giovinezza di Ettore che si trova studente nel pieno boom economico degli anni sessanta.
La terza e ultima parte vede il protagonista, trasferitosi nella frenetica Milano, alle prese con gli inizi della sua carriera come scrittore che però inizia ad interfacciarsi anche col mondo della musica.
In questa fase del film, c’è anche la partecipazione del cantautore Francesco De Gregori che interpreta, in una scena, ruolo di un critico musicale. Dunque in età adulta, Ettore inizia la scoperta del sé anche grazie ad un gruppo esoterico che comincia a frequentare.

2. Musikanten (2005)

Il secondo film che vede il cantautore siciliano impegnato nella regia è Musikanten.
Il film racconta in maniera decisamente singolare il personaggio di Ludwig van Beethoven, interpretato dal cileno Alejandro Jodorowsky, scrittore, regista ed esperto di psicomagia. «Musikanten» è un programma televisivo al quale lavorano Marta e Nicola. I due propongono all’emittente televisiva un nuovo programma televisivo basato sugli interventi di ricercatori d’avanguardia nel campo della scienza e delle pseudoscienze.
Il primo ospite intervistato è Juri Palestein, uno sciamano che propone ai due conduttori di fare da cavie per un’esperienza di regressione ipnotica. Attraverso l’ipnosi, Marta si ritrova a vivere nella stessa epoca di Ludwig van Beethoven. Precisamente Marta si ritrova catapultata nel 1826, anno in cui veste i panni del principe Lichnowsky, amico del compositore.
In questo bizzarro ma raffinato viaggio psicologico, e nel tempo, vengono raccontati in maniera singolare e mai vista prima, gli ultimi quattro anni di vita del compositore tedesco.

3. Niente è come sembra (2007)

Il terzo film di Franco Battiato della nostra lista è Niente è come sembra.
L’antropologo in pensione Giulio Varga è un appassionato di feste etcnico-popolari. Dopo essere stato lasciato da sua moglie, il docente universitario protagonista del film decide di recarsi in un piccolo villaggio del centro-sud per documentare un rituale di origini precristiane. Vagando nel bosco dopo essersi perso, Giulio scorge una casa illuminata. Prende parte qui ad un’insolita festa di compleanno, in cui alcune persone tengono letture di tarocchi ed esercizi di musica, altre discutono di metafisica.
Su questo singolare scenario, il protagonista si ritrova a riconoscere la triste ma passionale condizione dell’uomo e a fronteggiare alcuni suoi conti irrisolti. In questo ennesimo lavoro cinematografico, Battiato, insieme al filosofo Manlio Sgalambro, presenta una pesante presa di coscienza di sé, sebbene raccontata con disinvoltura, ma che non si pone alcun obiettivo di concretezza narrativa. Il cantautore sostiene, infatti, che “Niente è come sembra, niente è come appare, perché niente è reale“. E in questo “niente” include anche l’esperienza cinematografica, dunque realizza un film disimpegnato e leggero.

4. La sua figura (2007)

L’ultimo film della lista di film più importanti di Franco Battiato è La sua figura.
Si tratta di un docufilm che delinea un ritratto artistico e umano della cantautrice italiana Giuni Russo. Il film, prodotto da Maria Antonietta Sisini, compagna artistica e di vita di Giuni Russo, collabora con Battiato alla realizzazione di questo film biografico ricorrendo anche ad interviste, filmati di repertorio ed esibizioni dal vivo.
L’omaggio del cantautore nei confronti della sua collega e amica deriva anche da un’importante collaborazione artistica tra i due che diede vita al brano cult Un’estate al mare.

About the Author

Federica Feola
Laureanda in scienze della comunicazione, esperta del mondo cinematografico e televisivo in tutte le sue sfaccettature. Amante di serie tv, news e attualità.