Pupi Avati: biografia, filmografia e i 5 film imperdibili del regista di Vita di Dante

pupi avati

Recentemente sono iniziate, in studio, le riprese, che si sposteranno poi nelle strade fiorentine a luglio 2021, del film “Vita di Dante“. Si tratta dell’ultimo lavoro cinematografico di Pupi Avati. Nell’anno delle celebrazioni per i 700 anni dalla sua morte, iniziano le riprese del primo biotopic sulla vita di Dante Alighieri, ambientato tra Firenze e Foligno. Ma chi è il regista del primo film totalmente biografico sulla vita del sommo poeta fiorentino?

Biografia e inizi di Pupi Avati

Pupi Avati, all’anagrafe Giuseppe Avati, Bologna, classe ’38 è uno tra i registi italiani più famosi di tutti i tempi. Ma non solo. Sono tantissimi i progetti che l’hanno visto nelle vesti di sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore. Dopo aver studiato Scienze politiche all’Università degli Studi di Firenze, si avvicina al mondo della musica. Dopo un inizio di carriera come clarinettista jazz, in cui suona per tre anni nella Doctor Dixie Jazz Band, Avati ripiega sul cinema. Dopo un emblematico incontro con Lucio Dalla, infatti, si allontana dal sogno della musica. Aspirazione che la visione di di Federico Fellini, rimpiazza con l’obiettivo di lavorare nel mondo del cinema.

E così inizia la sua carriera. tra i suoi primi due film Balsamus, l’uomo di Satana (1968) e Thomas e gli indemoniati (1970), e la collaborazione alla sceneggiatura di Salò o le 120 giornate di Sodoma, opera ultima di Pasolini.

Filmografia di Pupi Avati

Di seguito la filmografia completa di Pupi Avati:

  • Balsamus, l’uomo di Satana (1968)
  • Thomas e gli indemoniati (1970)
  • La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975)
  • Bordella (1976)
  • La casa dalle finestre che ridono (1976)
  • Tutti defunti… tranne i morti (1977)
  • Le strelle nel fosso (1979)
  • Aiutami a sognare (1981)
  • Zeder (1983)
  • Una gita scolastica (1983)
  • Noi tre (1984)
  • Impiegati (1984)
  • Festa di laurea (1985)
  • Regalo di Natale (1986)
  • Ultimo minuto (1987)
  • Sposi (1987) – primo episodio
  • Storia di ragazzi e di ragazze (1989)
  • Fratelli e sorelle (1991)
  • Bix (1991)
  • Magnificat (1993)
  • Dichiarazioni d’amore (1994)
  • L’amico d’infanzia (1994)
  • L’arcano incantatore (1996)
  • Festival (1996)
  • Il testimone dello sposo (1998)
  • La via degli angeli (1999)
  • I cavalieri che fecero l’impresa (2001)
  • Il cuore altrove (2003)
  • La rivincita di Natale (2004)
  • Ma quando arrivano le ragazze? (2005)
  • La seconda notte di nozze (2005)
  • La cena per farli conoscere (2006)
  • Il nascondiglio (2007)
  • Il papà di Giovanna (2008)
  • Gli amici del bar Margherita (2009)
  • Il figlio più piccolo (2010)
  • Una sconfinata giovinezza (2010)
  • Il cuore grande delle ragazze (2011)
  • Un ragazzo d’oro (2014)
  • Il signor Diavolo (2019)
  • Lei mi parla ancora (2021)

Eppure, il regista bolognese non è stato regista solo per quanto concerne il mondo del cinema. Tanti i lavori che l’hanno visto in cabina di regia, anche per quanto riguarda la televisione. Li riportiamo di seguito:

  • Jazz band (1978) – miniserie TV
  • Cinema!!! (1979) – miniserie TV
  • Dancing Paradise (1982) – miniserie TV
  • Accadde a Bologna (1983) – documentario
  • È proibito ballare (1989) – serie TV diretta insieme a Cesare Bastelli e Fabrizio Costa
  • Il bambino cattivo (2013) – film TV
  • Un matrimonio (2013) – miniserie TV
  • Con il sole negli occhi (2015) – film TV
  • Le nozze di Laura (2015) – film TV
  • Il fulgore di Dony (2018) – film TV

I 5 film di Pupi Avati più famosi ed emblematici

Di seguito, sono indicati i 5 film di Pupi Avati più famosi ed emblematici.

1. La casa delle finestre che ridono

Il primo film di Pupi Avati di cui consigliamo la visione è La casa dalle finestre che ridono (1976).
Vincitore nel 1979 del premio della Critica al Festival du Film Fantastique di Parigi, l’opera è divenuta ormai un cult del cinema italiano. Si tratta di un thriller o anche, come spesso è stato definito, di un horror all’italiana.
Riprendendo un episodio ironico quanto spaventoso che ha caratterizzato la sua infanzia, Pupi Avati racconta del difficile restauro da parte di un pittore di un affresco, opera originale di un uomo folle suicida, che durante il suo lavoro si ritrova a vivere una serie di episodi inquietanti. Fanno parte del cast Gianni Cavina e Lino Capolicchio.

2. Regalo di Natale

Il secondo film cult di Pupi Avati di cui consigliamo la visione è Regalo di Natale (1986).
Si tratta di un film corale e umano, che scava nel animo facendo riemergere però specialmente sentimenti rancorosi e scoraggianti. Alessandro Haber, Gianni Cavina, Diego Abatantuono e George Eastman interpretano quattro amici che si riuniscono per giocare una partita a poker.
Nonostante il periodo natalizio in cui è ambientata la storia, che dovrebbe spronare una piacevole e serena conciliazione, i quattro protagonisti non possono sopprimere i problemi che hanno, di natura economica e sociale, che fanno sfociare il tutto in un angoscioso momento di scontro. La commedia drammatica di Pupi Avati mette in scena in maniera estremamente veritiera il sentimento dell’amicizia vissuta con una tale intimità da diventare cruda e intimidatoria.

3. Magnificat

Il terzo film di cui consigliamo la visione è Magnificat (1993).
Il film, Presentato in concorso al 46º Festival di Cannes, è contestualizzato nella settimana santa della Pasqua del 926 dopo Cristo. La trama interseca le vite di diverse persone vissute all’epoca, che vivono la fede in Dio come un vero e proprio appiglio in cui rifugiarsi nella vita di tutti i giorni. È una vera e propria fotografia medievale. Come in molti suoi lavori, Pupi Avati non rinuncia al conferire un senso di malinconia e orrore al suo film, sensazioni che soprattutto nel periodo storico attuale ci portano ad osservare una realtà di più di mille anni fa con stupore e scetticismo, sebbene lo stampo neorealista alla Pasolini conferisca all’opera un vivida autenticità.

4. Il cuore altrove

Il quarto film di Pupi Avati di cui consigliamo la visione è Il cuore altrove (2003).
La pellicola, presentata al 56º Festival di Cannes, è una delle poche del regista a trattare come argomento principale l’amore. Come intuibile però anche dal titolo, non si tratta di certo di una visione semplice e spontanea del sentimento, anzi il protagonista, un docente di latino disilluso e timido, interpretato da Neri Marcorè, vive l’amore come un qualcosa di lontano e fugace.
Fin quanto incontra Angela, interpretata da Vanessa Incontrada, di cui si innamora. Il sentimento tra i due rende piuttosto scettici i genitori del professore, che vedono in Angela, anzi nel fatto di essere non vedente, un limite insormontabile.
Essendo la vicenda ambientata negli anni venti del ‘900, la bravura di Avati risiede in questo caso in una perfetta analisi della psicologia dei personaggi in un’epoca così priva di certezze e piena di dubbi, che fanno vacillare certamente anche i sentimenti positivi e puri, come la fiducia in un amore così delicato come quello tra i protagonisti.

5. Il papà di Giovanna

Il quinto film di Pupi Avati di cui consigliamo la visione è Il papà di Giovanna (2008).
Il film, ambientato in una Bologna negli anni ‘30, tratta la relazione difficile e delicata tra un padre, Michele, professore di disegno, e sua figlia.
La ragazza, problematica e che non riesce ad accettarsi, si ritrova coinvolta in un delitto scaturito da gelosie e da un amore adolescenziale finito male. Sarà solo suo padre, oltre che un vecchio amico di infanzia, a starle vicino e a supportarla nel suo rapporto con i suoi problemi psicologici.
È un film drammatico quanto sinceramente amorevole, e tratta la difficoltà del rapporto padre/figlia in un contesto già di suo delicato come la società italiana negli anni ‘30.

About the Author

Federica Feola
Laureanda in scienze della comunicazione, esperta del mondo cinematografico e televisivo in tutte le sue sfaccettature. Amante di serie tv, news e attualità.