Elephant: Gus Van Sant sull’uso delle armi in America (Recensione)

Elephant: Gus Van Sant sull'uso delle armi in America (Recensione)

Il 20 aprile 1999 in America, nello stato del Colorado, si consumò una delle stragi più sanguinose di sempre. Due ragazzi, Eric Harris e Dylan Klebold, uccisero 13 persone all’interno della Columbine High School. Questo fatto ha scatenato reazioni fortissime, molti sono stati infatti i documentari e i film realizzati sull’accaduto. Gus Van Sant nel 2003 ha deciso di offrire il proprio punto di vista sulla vicenda realizzando Elephant, un lungometraggio che porta lo spettatore all’interno della vita degli studenti e all’interno delle mura scolastiche americane. I nomi dei protagonisti sono stati cambiati con i nomi propri degli attori che hanno preso parte alla pellicola per scelta dello stesso Van Sant.

Trama, cast e regia di Elephant

Elephant è un film drammatico del 2003 diretto da Gus Van Sant. La trama si ispira agli eventi legati al massacro della Columbine High School, avvenuto nel 1999. La pellicola ha anche e soprattutto lo scopo di denunciare l’utilizzo smodato delle armi negli Stati Uniti.

Il film mostra un normale giorno di scuola in America. Il personaggio che guida lo spettatore all’interno delle mura scolastiche è John, un ragazzino che soffre per i problemi con l’alcol del padre. Ma nel corso della pellicola facciamo la conoscenza di altri personaggi, tutti ragazzi, ognuno dei quali caratterizzato da una propria difficoltà o problema. Michelle ad esempio è una studentessa che si occupa della biblioteca ma soffre per la propria goffaggine; Brittany, Nicole e Jordan sono tre ragazze popolari ma che convivono con il disturbo della bulimia; Elias è un ragazzo solitario e introverso amate delle fotografie. Quella che si direbbe essere una normale giornata, viene sconvolta dall’arrivo di Alex e Eric, che fanno irruzione armati nella scuola e danno il via alla strage.

Cast di Elephant

Per la realizzazione di Elephant sono stati arruolati attori giovanissimi e poco conosciuti, molti dei quali alle prime armi con la recitazione. Tutto ciò per rendere più realistico il film e favorire l’immedesimazione dello spettatore. John Robinson recita nel ruolo di John McFarland, il ragazzino che vediamo nelle primissime scene e che vedremo con maggior frequenza nel corso della pellicola. Elias McConnel interpreta Elias, un ragazzo di poche parole appassionato di fotografia. I due giovani killer, Alex e Eric, sono interpretati rispettivamente da Alex Frost e Eric Deulen.

Elephant: l’importanza di ascoltare i ragazzi

Protagonisti assoluti di questo film sono i ragazzi, insieme ai loro problemi, alle loro preoccupazioni e alle loro difficoltà. Non c’è in Elephant un personaggio che emerge sugli altri, a tutti viene dato il proprio spazio, a ciascuno di essi viene offerta quasi la possibilità di presentarsi e mettersi a nudo. Questa operazione riesce nonostante i dialoghi siano ridotti all’osso. Non ci sono conversazioni prolungate tra i personaggi, ciò che parla sono gli sguardi, le movenze e gli atteggiamenti, oltre all’accompagnamento musicale che è una costante di tutto il film.

Le scene si svolgono con dei lunghi piani sequenza, che permettono allo spettatore di seguire in maniera costante i protagonisti nella scoperta dei corridoi e degli altri ambienti scolastici. Questa tecnica, che in una prima parte del film può risultare anche alquanto noiosa, aiuta chi guarda ad avere una comprensione totale di quanto accade intorno ai personaggi. La musica come già accennato svolge un ruolo importante. La costante di tutto il film è la musica, che però emerge come dolce sinfonia di fondo.

Il tema dell’omosessualità in Elephant

Oltre ai temi del bullismo, della bulimia e dell’integrazione, in Elephant spicca anche quello dell’omosessualità. In una scena del film infatti, i due killer, prima di recarsi a scuola per il massacro, fanno una doccia insieme, baciandosi consapevoli che quello sarà il loro ultimo giorno in vita. Questo rimarca il fatto che dinanzi alla morte il retaggio culturale perde d’importanza, saltano tutte le barriere e i tabù imposti dalla società.

About the Author

Salvatore Di Filippo
Salvatore Di Filippo, appassionato di film e serie TV, in particolar modo del genere horror. Da sempre aggiornato su news ed eventi legati al mondo dello spettacolo.