Il discorso del re, il dramma storico diretto da Tom Hooper (recensione)

Colin Firth, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Geoffrey Roy Rush

Attraverso il cinema abbiamo vissuto molti momenti della storia dell’umanità, alcuni dei quali anche molto lontani da noi. Il discorso del re invece trasporta gli spettatori in una realtà storica che è ancora molto vicina a noi: lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; ma lo fa attraverso la prospettiva di un insolito logopedista che si ritrova a curare un tutt’altro che comune paziente. La storia che il pluripremiato film ci racconta è una storia di amicizia, coraggio e fiducia reciproca.

Trama de Il discorso del re

Il discorso del re è un film del 2010 diretto da Tom Hooper (Il maledetto United, The Danish Girl), con protagonista Colin Firth.

La vicenda vede come protagonista il principe Albert, duca di York, che ha gravi problemi di balbuzie. La sua carica gli impone di tenere discorsi in pubblico davanti a migliaia di persone, ma questo suo difetto del parlato non lo rende tranquillo. Dopo aver consultato svariati medici e provato i più disparati esercizi, non notando miglioramenti il principe Albert “Bertie” decide di rinunciare. Sua Moglie, Elizabeth Bowes-Lyon, si reca da Lionel Logue, un uomo che ha la fama di aver guarito diverse persone da problemi di balbuzie e simili. All’inizio riluttante, l’uomo decide di mettersi ai servizi del principe per aiutarlo. Dopo alcune sedute inconcludenti Albert comincia a notare i miglioramenti e nel frattempo comincerà a provare un sentimento di affetto nei confronti del signor Logue, dapprima disprezzato. Col passare del tempo intanto sopraggiunge la morte di re Giorgio V, al quale succede il principe di Galles Edoardo VIII, fratello di Albert. La condotta del nuovo re suscita forti malumori tanto che sarà lo stesso Edoardo ad abdicare in favore del fratello, per sposare Wallis Simpson, una statunitense già due volte divorziata.

Albert sale al trono con il nome di Giorgio VI in un momento difficilissimo per la storia dell’Inghilterra. Infatti è nel 1939 che egli è chiamato a sostenere un discorso alla nazione dopo l’entrata in guerra contro la Germania nazista. Albert dovrà dunque affrontare la sua prova più grande, parlare a tutti gli abitanti via radio. A sostenerlo ci sarà Lionel, che dovrà aiutarlo a mettere in pratica tutti gli insegnamenti di quegli anni.

Cast di Il discorso del re

Il discorso del re è un grandissimo film che può sicuramente vantare un cast altrettanto grande. Diverse sono le stelle del cinema che hanno preso parte a questa pellicola, impreziosendola con le loro prove recitative.

Colin Firth (Dorian Gray, La ragazza con l’orecchino di perla) veste i panni di Albert/Giorgio VI, la sua interpretazione gli valse il Premio Oscar come miglior attore protagonista, il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico, il Premio BAFTA e due Screen Actors Guild. Helena Bonham Carter è Elizabeth Bowes-Lyon, la moglie di Albert e mamma della futura regina Elisabetta II. Geoffrey Roy Rush (Pirati dei Caraibi, Shine) è il logopedista Lionel Logue, co-protagonista insieme a Colin Firth. E’ poi Guy Pearce ad interpretare Edoardo VIII, figlio di Giorgio V e fratello del futuro re Giorgio VI.

Il discorso del re: i premi vinti e il significato della pellicola

Il discorso del re è un film che riesce a raccontare una storia di sincera amicizia, mantenendo costante lo stato di ansia per l’imminente scontro che sta per scatenarsi. Si tratta di un’amicizia tra due uomini dalle storie completamente diverse, un principe e un uomo che si spaccia per logopedista. Il primo ha sempre vissuto negli agi della corte, il secondo ha vissuto la guerra in prima persona, aiutando coloro che tornando dalla guerra erano incapaci di parlare. Sullo sfondo una Londra malinconica, come siamo abituati a vederla, col cielo plumbeo e i suoi palazzi grigi.

Il film ha incassato in tutto il mondo la cifra di 414.211.549 dollari. Ha vinto il premio del pubblico al Toronto International Film Festival, 5 British Independent Film Awards 2010 (su 8 nomination), ha ottenuto 7 candidature ai Golden Globe 2011, ben 7 BAFTA incluso miglior film dell’anno e miglior film britannico, nonché 4 premi Oscar su 12 candidature: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale.

 

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Salvatore Di Filippo
Salvatore Di Filippo, appassionato di film e serie TV, in particolar modo del genere horror. Da sempre aggiornato su news ed eventi legati al mondo dello spettacolo.