Recensione Kiki – Consegne a domicilio. Pietra miliare dello Studio Ghibli e del cinema d’animazione

Studio Ghibli, Hayao Miyazaki, Il castello errante di Howl, Cina, Giappone

La risposta orientale a Disney e Pixar è sicuramente lo Studio Ghibli. Numerosi sono i film prodotti e distribuiti da questa casa di produzione e molti di questi sono diventati cult del cinema d’animazione. Quando si pensa ad un film per bambini ad oggi è impossibile non far subito riferimento allo Studio Ghibli. Dalle menti geniali di Hayao Miyazaki, Isao Takahata e Toshio Suzuki sono nati capolavori come Il castello errante di Howl, Kiki consegne a domicilio, Il mio vicino Totoro e molte altre.

Studio Ghibli: storie magiche dal Sol Levante

Lo Studio Ghibli è uno studio cinematografico di film d’animazione con sede in Giappone. I fondatori sono Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Toshio Suzuki e Kiyofumi Nakajima. Fondato nel 1985 a Tokyo lo Studio Ghibli vanta la produzione di alcuni film che sono tra i più visti in assoluto in Giappone. La sua fortuna però non è circoscritta all’Oriente. Infatti i film targati Ghibli hanno conquistato tutto il mondo e ottenendo infiniti riconoscimenti, tra cui l’Oscar agli Academy Awards.

Si può con sicurezza affermare che lo Studio Ghibli sia nato successivamente al fallimento della Topcraft, che si era occupata dell’animazione di alcuni lavori di Miyazaki. In seguito al fallimento della Topcraft infatti Hayao Miyazaki, insieme a Suzuki e Takahata, fondò lo Studio Ghibli. Dopo il rilascio dei film Laputa – Il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro e Una tomba per le lucciole, arriva finalmente il successo con il film Kiki – Consegne a domicilio. Quest’ultimo impone lo Studio Ghibli e i suoi fondatori nell’olimpo del cinema d’animazione e per bambini, sancendo l’inizio di un lungo periodo di successo. Infatti Kiki fu solo il primo di una serie di apprezzatissimi film, tra cui Il castello errante di Howl e Principessa Mononoke.

Kiki – Consegne a domicilio, film sulla formazione di una giovane ragazza

Il tema della crescita è un qualcosa che sta a cuore a diversi registi e scrittori. In questo film in particolare, Hayao Miyazaki ha voluto mostrarci quanto sia difficile farsi degli amici e maturare in quel processo di crescita che ci accompagna durante l’adolescenza. Rilasciato nel 1989, si basa sull’omonimo romanzo scritto dalla scrittrice nipponica Eiko Kadono.

Compiuti 13 anni Kiki, una streghetta simpatica e maldestra, parte alla ricerca di una città bagnata dal mare in cui svolgere il suo anno di apprendistato. In compagnia dell’inseparabile gatto nero parlante Jiji, Kiki arriva nella città di Koriko dove inizia a guadagnarsi da vivere facendo consegne a domicilio a cavallo della sua scopa di saggina. Superate le difficoltà iniziali, la giovane strega, grazie ai suoi poteri magici e alla conoscenza di persone che la fanno sentire a casa, riesce a rendersi indipendente.

Miyazaki ha deciso di ribaltare la classica situazione in cui le ragazze dotate di superpoteri riescono a superare le proprie difficoltà tramite il loro utilizzo. Infatti Kiki, che è una maghetta sbadata, dovrà far fronte ad alcune situazioni particolari senza poter contare sulla sua magia.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.