Recensione – The Last of Us 1×04: “Please Hold on to My Hand!”

Ecco la trama e la recensione di The Last of Us 1x04: "Please Hold on to My Hand!"

La serie scritta dall’autore del videogioco Neil Druckmann prosegue con il quarto episodio rilasciato a cadenza settimanale dal suo inizio ufficiale, ossia il 15 gennaio 2023. La narrazione di The Last of Us, serie TV HBO Max Original, verrà conclusa alla fine del nono episodio, ma una seconda stagione è già stata annunciata: resta da capire se sarà collegata al primo capitolo del videogioco, o direttamente al suo seguito. Allora mancano già soltanto cinque appuntamenti settimanali al termine (forse) dell’avventura con protagonisti Joel ed Ellie, nella speranza di salvare l’umanità, oppure no. Ecco la trama e la recensione di The Last of Us 1×04: “Please Hold on to My Hand!”.

ATTENZIONE SPOILER!!!!!!!!!

La trama di The Last of Us 1×04, episodio intitolato “Please Hold on to My Hand!”

Successivamente al terzo episodio dove Frank e Bill sono stati protagonisti, e con una cognizione di causa ancor più consapevole che Joel affronta il viaggio con Ellie. Fatti i bagagli a seguito di una doccia rigenerante, i due riprendono il cammino a bordo dell’auto che apparteneva alla coppia. La corsa in macchina però viene arrestata dopo qualche ore, quando i due protagonisti si ritrovano a Kansas City, dove la città sembra apparentemente abbandonata del tutto. Ma il pericolo è costantemente dietro l’angolo, e nei pressi di un quartier generale della FEDRA, Ellie nota un ferito che si avvicina all’auto. Joel sa bene che si tratta di un’imboscata e tenta di evitarla, ma non può evitare di terminare la sua corsa contro un muro.

Da quel momento in avanti l’azione ha il via, e la sparatoria diventa protagonista, così come il gruppo anarchico degli uomini guidato da Kathleen, un nuovo personaggio introdotto. Siccome Joel ed Ellie hanno la meglio contro i loro assalitori, i corpi di quest’ultimi vengono trasportati da alcuni membri del gruppo di Kathleen al suo cospetto. La donna, infastidita, ordina di setacciare la zona da cima a fondo nel tentativo di ritrovare un certo Henry, credendo erroneamente che si sia tratta di una sua azione. Nel frattempo Kathleen e colui che si presume essere il capo militare di questo ambiguo esercito, scovano qualcosa di misterioso nel palazzo: il pavimento è sfaldato, ma la preoccupazione principale è che si nota essere mosso da sotto, quindi c’è una creatura che spinge per salire il superficie.

Avviandosi verso la conclusione, l’episodio ritrae Joel ed Ellie entrati in questo edificio con l’intento di salire più sopra possibile per ripararsi dagli attacchi degli uomini. Tra i due sembra essersi creato un rapporto più profondo, ma il cliffhanger finale lascia col fiato sospeso: un uomo e un ragazzino li svegliano nel cuore della notte mentre gli puntano una pistola alla testa. Si tratta del ricercato Harry? E qual è la potenziale minaccia proveniente dal pavimento? Il prossimo episodio si prospetta carico di tensione.

La recensione di The Last of Us 1×04, diviso tra dialoghi ed azione

Il quarto episodio di The Last of Us punta tutto sulla costruzione dei personaggi dopo che la serie si è concessa già al terzo appuntamento, un meraviglioso ed importante “filler” concettuale, in grado di alzare la qualità ma allo stesso tempo di stoppare per un attimo il viaggio narrativo di Joel ed Ellie. Infatti, i 40 minuti sono essenziali e funzionali all’obiettivo finale della serie, nonostante sia il minutaggio più basso visto finora. Ma non si perde il ritmo e le chiacchiere non sono vuote, anzi, sono fondamentali per i due protagonisti che si conoscono meglio, lasciano sprazzi di eventi intimi e raccontano sempre di più sulle relazioni avute con gli altri personaggi. Primo tra tutti, in tal senso, è il fratello di Joel, nonché oggetto della ricerca dell’accompagnatore di Ellie; Tommy è il minore dei due, e lo si denota dai comportamenti abbastanza infantili che Joel racconta alla bambina. Unitosi prima all’esercito, poi alle Luci, Tommy comprende la verità e riduce le sue entusiaste aspettative, abbandonando ciò che aveva costruito. Così facendo si solidifica il rapporto tra i due protagonisti e compagni di viaggio, che se inizialmente puntavano ognuno ai propri obiettivi, adesso sembra ci sia un’affezione ben diversa. Questo è l’episodio principale dove è possibile notare come Joel riveda sua figlia in Ellie, che è caratterizzata benissimo dall’espressioni facciali e motorie di Bella Ramsey. L’attrice riesce infatti a rendere il personaggio insopportabile quando deve esserlo, ma anche piuttosto simpatica nei momenti di maggior leggerezza. Quest’elemento enuncia una sfaccettatura ancor più profonda rispetto al videogioco, ed Ellie si prospetta essere il personaggio clou per tantissime ragioni, una tra le quali è sicuramente la presa di coscienza e il conseguente sviluppo di Joel. Mentre l’uomo è burbero, chiuso e di poche parole, o almeno lo è stato fin qui, Ellie nutre una stima tale da non potersi esentare dal fare domande o battute, nonostante Joel sia cinico anche nelle risposte.

Cinismo che lo spettatore comprende esser presente anche in Kathleen, nuovo personaggio introdotto, e nel gruppo anarchico degli uomini di cui la donna è leader. Il cervello delle operazioni sembra essere lei, mentre il braccio è un capo militare, ed i due sono a stretto contatto per la sopravvivenza. Proprio per tentare di sopravvivere, si fa di tutto, anche mietere vittime innocenti per derubarle, come sarebbe potuto accadere a Joel ed Ellie. La bambina si dimostra sagace e matura, in uno dei momenti di svolta per lei nella serie TV: è costretta ad uccidere per salvare la vita di Joel, siccome lo comincia anche a vedere come padre putativo. Questo tremendo gesto quale è l’omicidio, sembra traumatizzare Ellie, che però confida a Joel di averlo già compiuto in passato pur non essendosi ancora abituata. Una quattordicenne si ritrova obbligata a prendere decisioni drastiche e violente, e non è la prima volta che esteriorizza le emozioni positive o negative, come la rabbia concretizzata sull’infetto nello scorso episodio. La parte “stealth” del gameplay, nella serie viene resa con una graduale tensione che viene spezzata da qualche battuta enunciata da Ellie, il più delle volte. Eppure i due sono forzati alla fuga, non possono perdere lucidità per non essere ingoiati dalla cattiveria espressa a Kansas City; l’elemento a destare maggior interesse è proprio il villain del quarto episodio: gli uomini, privati di ogni legge o limite, forse anche del buon senso. Sarà fondamentale saperne di più nel quinto e prossimo episodio, ma certamente la costruzione del background è perenne, e non c’è un attimo sprecato per inutili finezze o parole forzate. The Last of Us si sta dimostrando una serie ampiamente matura anche per questo, sicché dopo un incipit volto al grigiore, alla malinconia, alla deprimente realtà, adesso c’è una fioca luce a dare speranza, ed è l’amore trasmesso da Frank e Bill a Joel. Certo, è una luce sempre “polverosa” poiché non può distaccarsi dalla tragicità portata dalla pandemia, ma dev’essere il fattore determinante per far sì che Joel ed Ellie proseguano il loro cammino.

The Last of Us: cosa aspettarsi dal quinto episodio

Le battute demenziali, o almeno il libro nel videogame serve a platinarlo completando tutti i passaggi, trovando qua e la le pagine; qui Ellie se ne serve per trovare un punto di contatto con Joel. Un meccanismo indotto naturalmente, tutt’altro che esplicito. Non c’è dubbio che il quinto episodio avrà una caratura importante per il proseguo della serie TV, siccome è possibile approfondire le relazioni tra gli uomini presentati nel quarto episodio, che già dal titolo esplica un avvicinamento tra Joel ed Ellie. Ma, per l’appunto, anche Kathleen è un personaggio interessante e sarebbe efficiente mostrare di più sul funzionamento, volto alla sopravvivenza, della leader in rapporto alla comunità senza leggi. L’azione è costante nella pulizia dalle inquadrature scelte e montate ad hoc, dunque c’è da capire se si sceglierà di mostrare altri scontri a fuoco come in questo episodio, oppure se nel prossimo si andrà di meccanismo “stealth” per non esagerare con le comparse e gli effetti visivi. Il budget va considerato in quanto fattore dall’alto coefficiente di difficoltà: va spalmato con saggezza, senza esagerare per poi ritrovarsi senza in altre sequenze durante il processo di post produzione.

Chi ha giocato al videogioco di The Last of Us, sa perfettamente cosa aspettarsi da Harry ed il suo fratellino (o almeno nel gioco lo è), ma mentre sembra annunciato una presa di contatti collaborativi tra loro, Joel ed Ellie, non se ne conosce il destino finale. Sarà da scoprire, dunque, se si opterà per riprendere di pari passo il gioco o se distaccarsene. D’altronde, i creatori hanno dimostrato con il terzo episodio di poter modificare il videogioco con la serialità, attraverso una trama prima verticale ed ora tornata orizzontale. Tolte le grosse fette di gameplay, restano ben cinque episodi dove poter mostrare il viaggio on the road dei due protagonisti, che dopo essersi lasciati andare in un rapporto più amorevole, potrebbero avere degli scontri non solo con gli infetti e gli altri uomini, ma anche tra di loro. Magari già dal quinto episodio è possibile attendersi dei diverbi su Harry e suo fratello, giocando sulla costruzione della fiducia reciproca.

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Christian D'Avanzo
Cinefilo dalla nascita e scrittore appassionato. Credo fermamente nel potere dell'informazione e della consapevolezza. Da un anno caporedattore della redazione online di Quart4 Parete, tra una recensione e l'altro. Recente laureato in scienze della comunicazione - cinema e televisione presso l'università degli Studi Suor Orsola Benincasa.