5 persone famose che odiano la loro versione nei film

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Anche i cinefili più esigenti, talvolta, amano aggiungere una dose di fantasia alle pellicole che guardano. Romanzare la trama di un film basato su un fatto realmente accaduto, del resto, è il pane quotidiano di ogni sceneggiatore ben pagato. Ciò nonostante, spesso, non c’è niente di meglio di vedere sputata su schermo la cruda verità o, quanto meno, ciò che pensiamo possa esserlo. Scrivere e produrre un film biografico può essere molto difficile per tutta una serie di ragioni. Se i registi sono obbligati ad intrattenere il pubblico, soprattutto per una questione economica, a volte si ritrovano a dover fare i conti con esistenze ben poco appassionanti per i protagonisti delle loro opere. Per questo, giocare con la verità e alterare il corso degli eventi si presenta come l’unica strada percorribile. Per quanto efficace, dal punto di vista dell’interesse, questa pratica possa essere, è spesso capitato che abbia destato il disappunto dei diretti interessati ritratti nei film. In quest’articolo, elenchiamo 5 persone famose che odiano la loro versione nei film.

Julian Assange

Ognuno, ormai, coltiva la sua personale opinione riguardo la vera indole di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, e sull’effettiva purezza delle sue intenzioni. Questo, ha ovviamente portato non poche difficoltà nel tentativo di creare un film capace di tracciare un identikit della sua figura. La cosa, però, non ha scoraggiato DreamWorks pictures. In Quinto Potere, il ritratto di Assange è affascinante e veritiero, grazie ad una performance magnetica di Benedict Cumberbatch.

L’abile attore è riuscito, con grande estro, ad incarnare l’essenza del personaggio e a farne sua l’estetica. Purtroppo, però, il diretto interessato ha scagliato parole al vetriolo contro l’opera, definendola nient’altro che un assalto propagandistico. La cosa peggiore di Quinto Potere, secondo Assange, è che nessuno avesse avuto la decenza di contattarlo per aggiornarlo dei fatti; Cumberbatch incluso. Ovviamente, questo ha portato WikiLeaks a prendere dei provvedimenti, mettendo le mani sullo script del film prima della sua uscita e pubblicandolo sul Web.

David Letterman

Tra le persone famose che odiano la loro versione nei film, David Letterman. L’iconico presentatore statunitense si disse tutt’altro che impressionato dal suo ritratto nel grande successo televisivo che il film The Late Shift fu. Rilasciato nel 1996, il prodotto era basato su un libro omonimo che racconta la storia della celebre rivalità tra Letterman stesso e Jay Leno. Per Letterman, non era la trama a rendere il film scadente, quanto piuttosto l’interpretazione che John Michael Higgins fece del suo personaggio.

Il presentatore mostrò il suo disappunto con grande irriverenza, non perdendo mai l’occasione di sminuire o denigrare Higgins nel bel mezzo del suo seguitissimo talk show. A un certo punto, Letterman scagliò parole particolarmente crudeli contro l’attore, aggiungendo che The Late Shift fosse “Il più grande spreco di pellicola dopo le foto del suo matrimonio”. Nel 2009, Higgins rivelò che Letterman lo disprezzasse ancora, arrivando a cacciarlo dal suo show quando seppe di essere stato invitato come ospite.

Mark Zuckerberg

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, non è certo famoso per avere una personalità esuberante o instabile. L’estrema discrezione che contraddistingue la sua figura, quindi, è naturalmente entrata in conflitto con il successo straordinario del biopic a lui dedicato: The Social Network. In effetti, il ritratto di Zuckerberg nel film ha danneggiato, e non poco, la sua reputazione. Inoltre, Zuckerberg non è stato l’unico ad essere messo a nudo da The Social Network.

Numerose personalità rivelatesi fondamentali per lo sviluppo della piattaforma che ha reso Mark il gigante mediatico che è oggi, rimaste per lungo tempo nell’ombra, hanno dovuto subire non pochi screzi a causa della notorietà provocata dalla pellicola. In ogni caso, il peggior difetto di The Social Network secondo Mark Zuckerberg, sta nel fatto che, secondo la pellicola, lui abbia scelto di creare Facebook solo per attrarre le ragazze della sua scuola. Il creatore di Facebook ha, ovviamente, spiegato di avere bene in mente il potenziale di ciò che stesse realizzando e, di quanto faticoso sia stato portare avanti l’impresa.

Winnie Mandela

Una delle prime cose che andrebbero fatte da una casa di produzione prima di iniziare a lavorare su un film biografico su un personaggio ancora in vita, dovrebbe essere quella di interrogare il diretto interessato riguardo la sua vita, in modo da rendere il prodotto il più veritiero possibile. Così come per molti altri film, però, le cose non sono andate esattamente così. Winnie Mandela ne è un grande esempio. Pellicola con Jennifer Hudson nei panni della protagonista, Winnie Mandela è stato demolito da pubblico e critica per la sua estrema inaccuratezza storica. Riguardo il film, la donna spiegò di non avere nulla contro l’attrice che l’ha interpretata, ma di essere assolutamente in disaccordo con il plot della pellicola. In ogni caso, Winnie Mandela è stata tra le persone famose che odiano la loro versione nei film.

Jada Pinkett-Smith

Fare un film sul compianto Tupac Shakur è stato particolarmente rischioso. Con All Eyez On Me, però, Hollywood volle raccogliere il guanto di sfida, creando una pellicola incentrata sulla vita e la carriera dell’iconico rapper e delle persone che gli gravitavano intorno. Una delle parti più interessanti dell’opera è quella in cui viene descritta la sua relazione con l’attrice Jada Pinkett-Smith. La donna non è mai stata contenta del ritratto fatto di lei nel film. Smith denigrò apertamente la pellicola su Twitter, spiegando quanto inverosimile il suo rapporto con Shakur fosse nel film. In ogni caso, l’attrice supportò Kat Graham, che l’ha interpretata nel film, tessendo le sue lodi per la performance e aggiungendo che avesse fatto il possibile con il pessimo materiale messole a disposizione.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.