5 universi cinematografici senza senso

universi cinematografici

Da quando il Marvel Cinematic Universe ha sbancato al botteghino, proponendo titoli campioni d’incasso volta dopo volta, ogni studio cinematografico tra i più famosi ha tentato di costruire il proprio impero attraverso il mondo dei franchise. Connettere universi cinematografici è, ormai, diventata una prassi nel magico mondo di Hollywood. La realtà, però. è che costruire un universo cinematografico è molto difficile e, prevede una serie di ragionamenti logici da portare avanti prima di proporre un’idea o, addirittura, di cominciare a lavorarci. Marvel ha fatto credere al mondo del cinema che tenere insieme dozzine di film fosse semplice. In realtà, il franchise è il frutto del lavoro estenuante di sceneggiatori, registi e produttori che, anno dopo anno, si sono ritrovati a fronteggiare sfide sempre più ardue per mantenere l’arco narrativo in equilibrio. In questa classifica, vi proponiamo alcuni tra gli universi cinematografici che risultano assolutamente senza senso.

X-Men

Il franchise di X-Men è, senza ombra di dubbio, uno dei più importanti e di successo mai proposti al pubblico prima del Marvel Cinematic Universe. Purtroppo, però, la sua popolarità è andata via via scemando, non appena i film hanno cominciato a perdere il filo conduttore tra un’opera e l’altra. A un certo punto, il franchise è apparso privo di fondamenta. I più grandi problemi per il mondo dei Mutanti sono arrivati dopo Giorno di un futuro passato, dove il regista Bryan Singer, si è servito dell’escamotage del viaggio nel tempo per liberarsi di alcuni particolari narrativi fondamentali, di cui , però, sentiva di non avere bisogno.

L’idea del cineasta era che, con il viaggio nel tempo inserito nel mondo degli X-Men, i fan avrebbero ignorato le lacune nella trama del film. Ovviamente, gran parte degli appassionati non ha reagito bene e, il risultato, è stata un’accoglienza mite, quasi fredda per Apocalypse e Dark Phoenix. Insomma, il brand degli X-Men, col tempo, è diventato un sinonimo di incoerenza e, pur mantenendo alta la soglia d’attenzione dello spettatore, ha perso molti punti per la difficile comprensione delle ultime pellicole.

Transformers

I film di Michael Bay appartenenti al franchise dei Transformers non sono altro che un mero esercizio di stile fin troppo esagerato. Non dovrebbe essere difficile creare un prodotto diretto ai più giovani e basato su un universo già ben definito e dal background iconico. L’ha provato Bumblebee, ad esempio. Eppure, Bay ha voluto concentrare ogni energia in un progetto patinato, esplosivo ed eccessivamente orientato sull’azione per dare vita ad uno degli universi cinematografici che non hanno senso di maggior successo in assoluto.

Cercare di portare il conto di tutti gli espedienti narrativi e i MacGuffins presenti nei vari film dei Transformers è quasi impossibile. Da improbabili leggende millenarie a tracce di creature aliene meccaniche presenti già nel Medioevo, fino ad arrivare ai dinosauri robot. Transformers può risultare una vera e propria accozzaglia di sottotrame, senza uno storytelling definite. Eppure, il franchise ha funzionato per lungo tempo e, nei prossimi anni, sarà pronto a tornare per regalare nuove emozioni ai suoi milioni di fan in tutto il mondo.

Fast & Furious

Gli ultimi capitoli di Fast & Furious hanno mostrato al mondo del cinema come trarre beneficio dal nonsense assoluto. La fortunatissima saga cinematografica con Vin Diesel e Jason Statham si è, ormai da tempo, allontanata in maniera particolarmente profonda dagli standard stilistici dei primi film, usciti all’inizio degli anni 2000. I meno avvezzi al mondo di Fast & Furious potrebbero rimanere scioccati dalla visione in ordine cronologico delle varie pellicole. Si partì, del resto, da un gruppo di piloti rapinatori, le cui vicende, potevano essere pressoché verosimili, a F9, dove vediamo auto a razzo capaci di volare nello spazio.

Dal punto di vista applicativo e visuale, Fast & Furious è diventato, come Transformers, un glorioso esercizio di stile dove le leggi della fisica vengono completamente abbandonate. Non solo, anche le trame risultano stravolte notevolmente, con personaggi accolti all’interno della famiglia a dispetto degli orribili atti da loro commessi. Insomma, Fast & Furious ha perso il suo filo conduttore già da un po’, pur non accennando a trovare una conclusione.

Saw

Chiudiamo la nostra classifica degli universi cinematografici che non hanno senso con il franchise di Saw; una saga iconica, dal successo immenso che, ad ogni sequel ha costruito una backstory del personaggio di John Kramer sempre più densa di particolari. Nel corso degli anni, sono stati aggiunti al mondo di Saw numerosissimi personaggi che, in un modo o nell’altro, erano sempre legati all’oscura figura di Kramer. Questa spasmodica ricerca nel passato di Kramer è iniziata in Saw V.

Pellicola ricca di flashback dove la produzione dovette scontrarsi con una narrazione lenta e ben poco coinvolgente, alla disperata ricerca di un modo per salvare il franchise nonostante Kramer fosse morto già in Saw III. Tutto questo ha raggiunto l’apice nel film più recente: Jigsaw, dove è stato rivelato che Kramer avesse ancora un altro apprendista segreto che, ad oggi, fosse ancora vivo. In ogni caso, l’aggiunta al franchise in uscita prossimamente: Spiral, darà al pubblico un interessante reboot grazie al quale, i novizi della saga, non dovranno scontrarsi con una trama fin troppo fitta e sconnessa.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.