X-Men: L’inizio, la scena più difficile da girare secondo Fassbender

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Film del 2011, diretto da Matthew Vaughn, X-men: L’inizio è la pellicola che diede inizio alla tetralogia prequel della principale saga cinematografica dedicata agli X-Men. Si trattò dl quinto episodio girato della serie di film. Ambientato principalmente nel 1962, durante la crisi missilistica cubana, il film si concentra sulla relazione tra il Magneto di Michael Fassbender ed il professor Xavier di James MacAvoy. La pellicola riscosse un’ampia mole di consensi, venendo apprezzata da appassionati e addetti ai lavori. Quando si parla di franchise variegati come quello di X-Men, pare ovvio che emergano costantemente nuove rivelazioni e antefatti sui film. Di recente, Michael Fassbender ha rivelato quale fosse stata, per lui, la scena più difficile da girare in X-Men: L’inizio. Riportiamo le sue parole di seguito.

X-Men: L’inizio, Michael Fassbender e la scena più difficile da girare

Come detto, sembrerebbe che Michael Fassbender ricordi una scena in particolare in X-Men: L’inizio che gli abbia creato non pochi grattacapi. Pare che la maggior parte delle difficoltà per l’attore fossero giunte dalla mole di battute da memorizzare. Per l’esattezza, l’interprete avrebbe riscontrato alcune complicazioni mentre girava la scena dove Erik Lehnsherr tortura un banchiere svizzero, a Ginevra, per spingerlo a dirgli dove si trovasse Sebastian che, vent’anni prima, l’aveva torturato con efferatezza nei campi di concentramento. Nella prima stesura del copione che l’attore ricevette, la scena si svolgeva a Zurigo. I dialoghi, dunque, erano in tedesco; lingua che l’attore padroneggia con dimestichezza, essendo nato in Germania e avendo trascorso diverso tempo lì con la famiglia.

Durante le riprese, il regista del film decise di spostare l’ambientazione della scena a Ginevra, nella parte francese della Svizzera. Per questo, Michael Fassbender fu costretto a memorizzare di nuovo tutte le battute in francese; lingua che, per altro, non sapeva parlare. Come se non bastasse, in X-Men: L’inizio, Michael Fassbender dovette imparare a padroneggiare l’accento usato da Lehnsherr, per il quale l’attore si ispirò al lavoro di Ian McKellen nelle pellicole precedenti; senza mai imitarlo esplicitamente. Nella parte finale del film, però, vediamo come il suo personaggio si esprima con l’accento irlandese naturale dell’attore; cosa attribuita principalmente al fatto che non sapessero ancora che timbro vocale dare a Magneto o alla mancanza di tempo per ridoppiare le scene in oggetto.

Il futuro del personaggio di Magneto

Le lavorazioni per X-Men: L’inizio, furono ultimate in poco meno di un anno. Il regista venne assunto, infatti, soli dieci mesi prima dell’uscita del film nelle sale cinematografiche. In ogni caso, Michael Fassbender ebbe modo di ispirarsi maggiormente a McKellen e di far valere il suo personaggio nei tre episodi successivi del franchise. Sembrerebbe che non sia previsto un ritorno in scena dell’attore nei panni di Magneto dato che la saga Fox si sia conclusa con The New Mutants e che, attualmente, sia in fase di sviluppo una reinvenzione totale dei personaggi degli X-Men ad opera dei Marvel Studios, a seguito del fatidico acquisto della Fox da parte di Disney. Insomma, il ritorno degli X-Men sullo schermo è proiettato verso un futuro lontano, rappresentando ancora un salto nel vuoto anche per gli appassionati più meticolosi.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.