Il mondo dello sport è da sempre stato parte integrante del mondo dello spettacolo. Molti sono i film, le serie TV e i documentari sul calcio e altri sport, ma con All or Nothing la musica è diversa. Per la prima volta con il franchise All or Nothing si cerca di offrire uno sguardo dall’interno degli spogliatoi e delle strutture sportive delle squadre, mostrando il lato nascosto di questo sport. Dal 2016 questo tipo di docu-serie offre contenuti sulle squadre calcistiche. All’inizio è toccato alla nazionale brasiliana, poi si è passati ai club come il Bayern di Monaco, il Manchester City, il Tottenham Hotspur e infine si è approdati in Italia con la Juventus. Le immagini risalgono alla stagione calcistica 2020/2021, durante la quale la squadra è guidata da Andrea Pirlo e famosa per essere la prima, dopo nove anni, nella quale la Juventus non vince lo scudetto.
All or Nothing: Juventus, contenuti e retroscena della docu-serie targata Amazon Prime Video
La docu-serie All or Nothing è composta da otto episodi e copre un arco temporale pari all’intera stagione calcistica 20-21 della Juventus. La squadra più titolata d’Italia vede entrare nei propri spogliatoi e nelle proprie strutture le telecamere di Amazon Prime Video, pronte a raccontare i tratti salienti del percorso che l’ha condotta a giugno alla conquista del quarto posto e di due coppe nazionali. Naturalmente i protagonisti assoluti sono i calciatori della Juventus e vari altri tesserati, quali ad esempio Pavel Nedved, Andrea Agnelli e Fabio Paratici.
A scene che riprendono allenamenti e preparazione atletica se ne alternano altre nelle quali gli stessi protagonisti commentano l’andamento del percorso e i vari episodi verificatisi, a mo’ di reality show. Altre scene invece ci portano nella vita privata dei calciatori, mostrandoci ad esempio il rapporto di Leonardo Bonucci con i propri figli, il forte legame tra Giorgio Chiellini e suo fratello o anche scene di vita quotidiana di Carlo Pinsoglio con la propria fidanzata. L’obiettivo implicito è quello di portare lo spettatore ad essere più vicino al calciatore e mostrargli lati della vita di quest’ultimo che naturalmente non si possono conoscere osservandoli esclusivamente sui campi.
I punti di forza e quelli di debolezza di All or Nothing: Juventus
Nonostante sia un progetto ambizioso, pregevolmente realizzato, All or Nothing: Juventus presenta sia aspetti positivi che negativi. Volendo partire dai primi, questa docu-serie soddisfa quella curiosità che ogni tifoso di calcio (e della Juventus soprattutto) ha riguardo a quello che accade al di fuori del campo. Naturalmente si è allo scuro di ciò che si dice negli spogliatoi, sui campi di allenamento e soprattutto nella sfera privata di una squadra di calcio. Queste situazioni vengono illuminate dalle immagini di All or Nothing, che mostra appunto quanto succede nel cosiddetto “dietro le quinte”, permettendo agli spettatori di conoscere che tipo di rapporto hanno i calciatori al di fuori delle varie competizioni. La serie inoltre risponde anche a tante domande che i tifosi si sono posti sulla stagione 20/21 della Juventus, disvelando i motivi dei malumori e palesando le ragioni di determinate scelte prese alla fine della suddetta stagione.
Interessanti sono le scene del post partita di Juventus-Porto, nelle quali si vede un Cristiano Ronaldo in lacrime per l’esclusione della squadra dalla Champions League, o anche quei passaggi in cui si assiste ad un vero e proprio confronto generazionale tra il giovane Federico Chiesa e lo sportivamente anziano Gianluigi Buffon. Vengono mostrati poi inoltre i momenti di preparazione alle partite, lezioni di pura tattica da parte di mister Andrea Pirlo e la reazione del gruppo squadra nei momenti critici della stagione.
Quelli che in precedenza sono stati definiti come aspetti negativi della serie All or Nothing: Juventus, sono da considerarsi più che altro mancanze. Parliamo infatti di elementi che, se fossero presenti nelle scene, avrebbero probabilmente impreziosito il prodotto Amazon. In All or Nothing: Juventus, sebbene protagonista sia la squadra nella sua interezza, vengono coinvolti solo pochi elementi del team e dello staff negli interventi dinanzi alla camera. Grandissimo (forse troppo) spazio viene lasciato ai due senatori Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, insieme poi a Gianluigi Buffon. La vita di questi tre calciatori è quella maggiormente approfondita, a tal punto da lasciare ai margini altri elementi della compagine. Non c’è spazio infatti per interventi da parte di Paulo Dybala (scelta forse legata a diritti d’immagine), di Federico Bernardeschi, di Danilo, come di tanti altri.