Ava, la recensione del film Netflix

ava netflix

Diretto da Tate Taylor, Ava è un film originale Netflix del 2020. Disponibile dal 15 gennaio 2021 alla visione da parte degli abbonati alla piattaforma di streaming statunitense, Ava ha riscosso non poche critiche negative nel breve periodo della sua apparizione cinematografica negli Stati Uniti in agosto 2020. La storia di Ava non è nata sotto una buona stella. Il progetto avrebbe dovuto, inizialmente, intitolarsi Eve e sarebbe dovuto essere diretto da Matthew Newton che, però, è stato costretto a ritirarsi, due anni fa, per le accuse di violenze domestiche da cui era stato travolto. Quando il film è passato nelle mani di Tate Taylor è sembrato che il progetto potesse risollevarsi, ma alla fine neanche il suo intervento ha potuto salvarlo dalla distruzione della critica. In quest’articolo, la nostra recensione del film originale Netflix, Ava.

La recensione del film Netflix Ava: trama

Tossicodipendente in via di guarigione, Ava Faulkner è un ex soldato, divenuta assassina. Il suo percorso è tormentato, madido di rimorsi. Mentre è in missione in Francia, rapisce il suo bersaglio e, prima di farlo fuori, gli chiede il motivo per il quale qualcuno dovrebbe volerlo morto. Dopodiché, Ava vola a Boston per riunirsi con la sorella Judy e la madre malata, con cui non ha rapporti da otto anni. La pellicola si basa sul conflitto interiore costante della protagonista e sulle pericolosissime ripercussioni che le sue ultime missioni avranno sul suo quieto vivere; già profondamente osteggiato dai demoni del passato. Ava è in cerca di una redenzione che, probabilmente, non troverà mai. Mentre svolge le sue missioni, Ava ritrova una serie di fili conduttori, campanelli d’allarme del risvolto infausto del suo destino.

Ava è un progetto dalle intenzioni ambiziose. Un nuovo archetipo dell’action movie dove, al posto di fusti allampanati dai muscoli d’acciaio, troviamo donne forti, indipendenti e tormentate da vissuti terrificanti. Assistiamo così, tra i vari John Wick e Jason Bourne all’affermarsi di personaggi straordinariamente poliedrici come quello di Black Widow e Atomica Bionda. Ava avrebbe potuto inserirsi nel gota delle grandi donne d’azione, se solo la scarsa linearità del progetto non avesse preso il sopravvento sulle fantastiche premesse. Ava rimane una pellicola interessante, poiché si concentra sul lato più umano di un personaggio letale che, a dispetto del suo carattere forte e dello sguardo di ghiaccio, affoga in un vacuo desiderio di normalità.

Il cast è un punto di forza del film

Le controversie per Ava non sono finite neanche quando Netflix l’ha accolto nel suo catalogo. Ciò nonostante, nei primi giorni di messa in chiaro, il film Netflix oggetto della nostra recensione, Ava, è entrato nella Top dei prodotti più visti. A venire in aiuto di un progetto fin troppo esecrato, il cast eccezionale presente nel film. Partiamo da Jessica Chastain, nel ruolo dell’intensa protagonista, per poi andare avanti con John Malkovich e Colin Farrell. Arricchisce il cast la presenza di Geena Davis. La presenza di Tate Taylor dietro la cinepresa, poi, ha sicuramente incuriosito una buona fetta di appassionati.

In ogni caso, Ava si è rivelato essere, agli occhi del pubblico, un prodotto anonimo. Un’opera dal format già stravisto retto da una coesistenza mal orchestrata tra azione e dramma. Quello di Ava è un personaggio che avrebbe tutte le carte in regola per affermarsi nell’immaginario collettivo: dubbi morali, una situazione famigliare disastrata e l’organizzazione per la quale lavora che, ormai, fa di tutto per annientarla. Eppure, la sceneggiatura non ha retto con forza una volta trasposta sullo schermo, sancendo l’insuccesso definitivo dell’opera.

La recensione del film Netflix Ava: conclusioni

Siamo arrivati alla fine della nostra recensione del film di Netflix Ava; ne tiriamo, quindi, le somme. Nel complesso, Ava è un film d’azione nella media. Un prodotto mediocre, ma accettabile. La pellicola è stata demolita dalla critica per le altissime aspettative basate sul fantastico concept del personaggio. In ogni caso, le scene d’azione offrono non poche emozioni. Il pathos e l’adrenalina respirato in alcune sequenze ed il cliffhanger finale salvano parzialmente la pellicola che, comunque sia, difficilmente avrà un sequel. Ava risente profondamente dell’incapacità dello script di far convivere emozione e violenza, dramma e azione.

Il risultato finale, quindi, si è rivelato essere raffazzonato ed approssimativo; decisamente poco intenso, a scapito dell’ottima performance della Chastain e degli altri attori coinvolti. Come detto, il progetto di Ava è già partito con non poche falle. Imbarcare acqua era una possibilità profondamente tangibile fin prima dell’uscita. Ava è un film da vedere senza aspettative. Un action movie come tanti altri che, al termine del turbine mediatico di cui è stato il centro, finirà quasi sicuramente nel dimenticatoio. In ogni caso, non ci sentiamo di distruggere completamente il progetto che, come detto, si basava su una serie di premesse solide ed eccitanti. In conclusione, consigliamo di vedere Ava per curiosità o passione per il genere a cui appartiene, chiudendo un occhio sulle sbavature di cui risente.

About the Author

Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.