Ben Affleck torna a parlare del suo flop con Batman: “Ho scelto di interpretarlo solo per mio figlio”

Ben Affleck torna a parlare del suo flop con Batman: "Ho scelto di interpretarlo solo per mio figlio"

Quello di Ben Affleck non è stato certamente uno dei migliori Batman che si siano distinti nell’ambito della cinematografia riguardante l’eroe di Gotham. In effetti, per quanto i prodotti cinematografici all’interno dei quali ha avuto modo di recitare l’attore statunitense abbiano avuto un buon successo al box office, stabilendo diversi record di vendita, la critica e gli addetti ai lavori non hanno certamente apprezzato al meglio questi stessi prodotti cinematografici, contestandoli per una serie di realtà riguardanti sia la messa in atto di azioni, realizzazioni e immagini, sia il comportamento dei singoli attori, certamente non ideale per una pellicola da grande schermo.

Al di là delle singole determinazioni, dunque, il Batman di Ben Affleck ha cercato di stabilire una vera e propria rivoluzione contemporanea relativa al grande schermo, per quel che concerne un personaggio che ha fatto la storia grazie ad alcune trattazioni registiche di grandissimo livello, come quella di Christopher Nolan che si è servito di Christian Bale per il ruolo di Batman. Tuttavia, l’insuccesso di pellicole come Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League ha parzialmente minato la carriera di Ben Affleck, che si è sempre affermato non soltanto come grande attore ma come valido regista, in grado di vincere il premio Oscar con un suo lavoro di grandissimo valore, Argo. Per questo motivo, non ci si spiega perché Ben Affleck abbia deciso di calarsi all’interno di un ruolo che certamente è lontano dai suoi standard cinematografici, entrando a far parte dell’universo della DC Extended Universe a partire dal 2016. È stato lo stesso attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico statunitense a spiegare che la scelta è derivata da una volontà di un prodotto che i suoi figli potessero apprezzare e capire. Ecco quali sono state le sue dichiarazioni a proposito.

L’insuccesso di Ben Affleck in Batman v Superman e Justice League

Come precedentemente detto, quello di Ben Affleck non è stato certamente uno dei ruoli più felici che abbiano riguardato l’interpretazione del personaggio di Batman. L’attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense è entrato a far parte del DC Extended Universe come interprete di Batman a partire dal 2016, prestando il volto all’interno di due lavori cinematografici come Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il primo film ha caratterizzato certamente un grande successo per il botteghino, ottenendo un numero di spettatori molto elevato ma allo stesso tempo, anche un insuccesso da parte della critica, che ha pesantemente stroncato il prodotto cinematografico.

Stesso dicasi anche per Justice League, che ha ricevuto non soltanto le stroncature e le recensioni negative della critica, ma anche un insuccesso commerciale dettato da un mancato meccanismo di guadagno dal punto di vista prettamente produttivo. Insomma, le due interpretazioni di Ben Affleck non sono state certamente celebri, oltre che riconosciute al meglio da parte della critica, ma l’insuccesso non si deve tanto ad un ruolo di Ben Affleck quanto più ad un atteggiamento cinematografico che non ha seguito al meglio le orme dell’eroe mascherato di Gotham, che ha ricevuto trattazioni sul grande e piccolo schermo che hanno avuto certamente più valore e successo in termini commerciali e critici.

Le dichiarazioni di Ben Affleck su Batman e sull’insuccesso del suo personaggio

È stato proprio Ben Affleck a parlare, all’interno di una lunga intervista con The Hollywood Reporter, del suo ruolo in Batman, del motivo per cui ha prestato il volto per una realizzazione di questo tipo, benché lontana dai suoi standard cinematografici, e parlando anche della sua difficile è triste condizione personale, dettata dalla dipendenza e dal consumo da alcol che hanno particolarmente peggiorato le sue condizioni anche dal punto di vista prettamente interpretativo.

Le sue dichiarazioni sono state, a tal proposito, le seguenti: “Ho fatto Batman perché volevo farlo per i miei figli. Volevo fare qualcosa che mio figlio avrebbe apprezzato. Voglio dire, i miei figli non hanno visto Argo. Zack Snyder voleva adattare la serie di graphic novel di Frank Miller. Aveva avuto delle idee davvero incredibili. Sfortunatamente, ci sono molte ragioni per cui le cose vanno come vanno nel mondo del cinema, e solo perché la tua faccia è su un poster non significa che stai avendo voce in capitolo su tutte queste cose. Soltanto in quel caso, forse, sarebbero potute andare bene. Ho indossato il costume alla festa di compleanno di mio figlio, il che mi ha ripagato di ogni momento di sofferenza relativo a Justice League.

L’attore ha poi continuato nelle sue dichiarazioni spiegando come gran parte dei problemi siano derivati anche da un suo stato certamente non ottimale, dettato dal consumo di alcol e dalle dipendenze che ha affrontato. Queste sono state le sue dichiarazioni a proposito: Ho iniziato a bere troppo all’epoca di Justice League, ed è una cosa difficile da ammettere, con cui confrontarsi e poi accettare. Sono sobrio da un bel po’ di tempo e mi sento davvero bene, come forse non mi sono mai sentito prima. E il processo di guarigione dall’alcolismo è stato davvero istruttivo. Penso che sia un’esperienza importante anche per le persone che non bevono. Tutti ti dicono: ‘Sii onesto. Ritrova la tua integrità. Assumiti le tue responsabilità. Aiuta le altre persone’. Ci sono così tante buone cose che ti insegnano durante tutto il processo. Mi ci è voluto un po’ per capirlo. Ho commesso qualche errore, come la maggior parte delle persone, ma oggi mi sento veramente bene.

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.