Da Tarantino a Scorsese, i film che hanno omaggiato il cinema storico

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Oggi, creare un prodotto culturale originale e completamente inedito è particolarmente difficile, in alcuni casi, quasi impossibile. Pensando al cinema, ma anche alla musica o a qualsivoglia tipo di arte, anche le menti più brillanti nel loro ambito tendono ad ispirarsi ai propri mentori, ai punti di riferimento che, nel corso della vita, li hanno portati ad intraprendere un percorso piuttosto che un altro. Questo, ovviamente non vuol dire lasciare l’unicità da parte o accantonare le proprie idee. Sebbene il confine tra l’imitazione e l’omaggio possa apparire molto labile in determinati casi, infatti, specie nel cinema i grandi registi tendono ad omaggiare il cinema del passato pur regalando al mondo opere di elevatissima caratura. Nelle prossime righe, abbiamo deciso di elencare alcuni dei film attraverso i quali i loro direttori hanno avuto modo di omaggiare il cinema storico.

Swingers

Iniziamo la nostra classifica con Swingers, pellicola del 1996 con protagonisti Vince Vaughn e John Favreau. Ambientato a Las Vegas, il film diretto da Doug Liman riscosse grande successo. In Swingers, Liman volle omaggiare Quentin Tarantino e il suo Le Iene del 1992 nella scena in cui Vaughn e Favreau erano riuniti insieme al loro gruppo di amici intorno a un tavolo. Mentre parlavano di cinema, questi nominarono Tarantino e la sua carriera, affermando che il regista fosse solito copiare quanto fatto da Scorsese. Dopodiché, Rob Livingston intervenne dicendo che, nel cinema, tutti copino tutti. Nella scena successiva il gruppo procede verso le rispettive auto in slow-motion e in maniera uniforme, tributando proprio la pellicola di Tarantino sopracitata.

La Haine (L’Odio)

Un classico del cinema moderno francese , diretto da Mathieu Kassovitz, L’Odio è un vero capolavoro del grande schermo internazionale che prende spunto dallo sperimentalismo surrealista del cinema d’autore tanto quanto dalle più grandi e iconiche produzioni Hollywoodiane. In una delle scene più icastiche, Kassovitz decide di omaggiare Taxi Driver, pellicola simbolo dell’opera di Scorsese. Nella sequenza vediamo Vincent Cassel fissare intensamente il suo riflesso nello specchio del bagno di casa sua. L’uomo prosegue fingendo di avere un’arma tra le mani e brandendola verso lo specchio. La scena vuole rappresentare la debolezza del personaggio ed il destino che affronterà. Cassel tributa con grande trasporto il Travis Bickle di Robert De Niro rendendo La Haine uno dei film che hanno omaggiato il cinema storico.

Pulp Fiction

Impossibile da non includere, Quentin Tarantino è un grande maestro del tributo ai mostri sacri del cinema, pur essendo, anch’egli, uno di loro. Il suo capolavoro assoluto del 1994, Pulp Fiction presenta numerosissimi omaggi ai grandi registi del passato. Una delle scene-tributo di Pulp Fiction è quella dove Bruce Willis decide di scappare con il denaro di Marsellus Wallace e di investirlo nel momento in cui lo scorge per strada. Si tratta di un riferimento diretto al classico Horror di Alfred Hitchcock, Psycho. La scena in questione si riferisce a quella in cui Marion Crane scappa dal posto di lavoro con del denaro rubato, per poi vedere il suo capo attraversare la strada mentre cerca di lasciare la città.

Star Wars

La saga cinematografica diretta da George Lucas, Star Wars, è stata influenzata praticamente in ogni particolare dal mondo del cinema. Star Wars rappresenta, agli occhi di un addetto ai lavori o di un cinefilo particolarmente tecnico, una commistione di generi particolarmente variegata, rendendosi il risultato di una fusione sapiente di elementi talvolta divergenti. In una particolare scena, sul finale, dell’attacco alla Morte Nera, scorgiamo diverse similitudini verbali e visive con il film di guerra del 1955 I Guastatori delle Dighe, diretto da Michael Anderson, di cui Lucas è un grande ammiratore. Star Wars è uno dei film che hanno omaggiato il cinema storico, pur facendo legittimamente parte di esso.

Gli Intoccabili

Quella omaggiata all’interno di Gli Intoccabili di Brian De Palma è una delle scene più forti ed icastiche nell’intera storia del cinema. Parliamo della sequenza dei passi di Odessa ne La Corazzata Potemkin di Sergei Eisenstein. Nel tentativo di stanare il capo contabile di Al Capone, Walter Payne, l’Eliot Ness di Kevin Costner e la sua squadra di ufficiali danno inizio ad un acceso scontro a fuoco nel centro città. Cominciano delle sequenze sanguinose, nel mezzo delle quali viene coinvolta una madre con il suo bambino neonato mentre passeggiano nella Union Station di Chicago.

La scena in questione si riferisce alla sequenza de La Corazzata Potemkin dove un gruppo di civili russi finiscono massacrati con efferata violenza dai soldati, i quali assassinano una donna a sangue freddo e lasciando il suo bambino inerme in balìa delle circostanze. Per fortuna, ne Gli Intoccabili, il destino della madre e di suo figlio è molto meno oscuro. Brian De Palma rende omaggio al grande cinema che ha fatto la storia con grande maestria, tenendo conto che l’opera di Eisenstein sia uscita nel 1926 e che Gli Intoccabili si dati, invece, al 1987. Sebbene la scena diretta da De Palma sia meno feroce, non manca assolutamente di potenza simbolica.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.