I film di Martin Scorsese dal peggiore al migliore

Chi è Martin Scorsese: biografia, filmografia, successi e vita privata del regista di The Irishman

Martin Scorsese si approcciò alla regia a partire dagli anni ’60. Sin da subito, il cineasta si affermò come una colonna portante del cinema e, ad oggi, le sue pellicole spiccano nel firmamento delle più grandi opere mai portate sul grande schermo. Audaci, intense e, oltremodo interessanti, le opere di Scorsese rappresentano simboli assoluti della cinematografia moderna. A partire dagli esordi, il regista divenne un simbolo della New Hollywood, rendendo tematiche delicate e provocatrici come la violenza, un must nei suoi lavori. La potenza della filmografia di Scorsese è andata incontro, nel corso degli anni, a numerose vicissitudini, uscendone sempre vincitrice. In quest’articolo, dal titolo sicuramente provocatorio, quindi, abbiamo deciso di raccogliere in una Top 10 i film più evocativi di Martin Scorsese, elencandoli dal peggiore al migliore.

The Aviator

La presenza di Leonardo DiCaprio nei titoli di Scorsese è diventata, negli anni, un marchio di fabbrica del regista. Il sodalizio artistico con l’attore continua, ormai, da diversi anni con grande successo. Quello di DiCaprio in The Aviator è uno dei migliori ruoli mai interpretati dall’attore. Nel film, l’attore interpreta Howard Hughes, un aviatore affetto da pesanti forme di disturbo ossessivo-compulsivo ed incessanti paranoie. Si tratta di una pellicola pienamente in linea con lo stile di Scorsese. Un esercizio stilistico ottimo in cui viene riportata su schermo l’esistenza di un uomo di successo, stroncata decisamente troppo presto. Tragedia e tensione scandiscono gli attimi del film, con un DiCaprio formidabile; e siamo solo all’inizio della nostra Top.

The Departed

The Departed è un remake della pellicola del 2002 Infernal Affairs. Martin Scorsese vinse un Oscar grazie al film. The Departed presenta un cast stellare, tra cui citiamo la presenza di attori del calibro di Matt Damon, Mark Wahlberg, Vera Farmiga, Alec Baldwin, Martin Sheen, Jack Nicholson e, ancora una volta, Leo DiCaprio. Si tratta di un thriller ricco di colpi di scena, dove un giovane malvivente deve infiltrarsi nella Polizia del Massachusetts per volere del Boss Frank Costello. Le due ore e mezzo di The Departed scorrono con estrema facilità per quanto intenso sia il film.

Silence

Guardare Silence significa vivere un’esperienza estenuante e straordinariamente immersiva. La pellicola vede i suoi protagonisti coinvolti in esperienze intrise di pathos. Silence si basa sul romanzo omonimo di Shuksaku Endo. Il film segue le vicende di due preti gesuiti, interpretati da Andrew Garfield ed Adam Driver. I due viaggiano lungo il Giappone del Diciassettesimo Secolo, alla ricerca del loro mentore scomparso (Liam Neeson). Martin Scorsese ha impiegato venticinque anni ad ultimare la preparazione di Silence. Si tratta, del resto, di un racconto struggente di fede, devozione e pregiudizio. Siamo solo all’inizio della nostra classifica dei film di Martin Scorsese dal peggiore al migliore, eppure Silence è una piccola gemma della cinematografia contemporanea.

Mean Streets

Impossibile non citare, in questa sede, il film che, per Scorsese, rappresentò il Battesimo al Crime d’Autore. La pellicola, del 1973, infatti, sancì l’ingresso a gamba tesa del regista nel genere. Parliamo di una pellicola forte di una trama al vetriolo e di un cast spettacolare, con un Robert De Niro alla sua prima collaborazione col cineasta. Mean Streets ha tutti i crismi che, da allora in avanti, avrebbero caratterizzato i lavori del cineasta. Un montaggio dinamico, scene d’intensa violenza ed una fotografia eccezionale contraddistinguono Mean Streets, dove il tormento interiore del protagonista, diviso tra una vita all’insegna del crimine ed un’esistenza redenta, trasporta lo spettatore in un turbine emotivo potentissimo.

L’Ultima Tentazione di Cristo

Parliamo di un’altra pellicola appassionante ed appassionata. L’Ultima Tentazione di Cristo, con Willem Dafoe nei panni del figlio di Dio, racconta di un uomo spogliato del misticismo delle Scritture, mostrandolo combattuto, come ogni individuo, tormentato nell’esplorazione del suo Sé. Il dramma religioso parla di perdizione, rabbia e depressione. Emozioni mai direttamente esplorate nelle Sacre Scritture. Ovviamente, il regista andò in contro a non poche vicissitudini dopo il rilascio del film. Ciò nonostante, si parla di un lavoro meraviglioso, un ponte sull’abisso tra la sacralità esistenzialista della Fede e la profanità dell’Umano.

The Age Of Innocence/ L’Età dell’innocenza

Superiamo la metà della nostra Top 10 sui film di Martin Scorsese dal peggiore al migliore con una pellicola del 1993. The Age Of Innocence è un immacolato riadattamento del romanzo omonimo di Edith Wharton. I protagonisti del film sono Daniel Day-Lewis, Winona Ryder e Michelle Pfeiffer. Un cast di stelle per una trama intensa, d’amore e tragedia. La pellicola porta su schermo la lotta eterna tra ragione e sentimento, fedeltà e disillusione. Nonostante non rifletta lo stile di Scorsese, L’Età dell’innocenza è tra le sue pellicole più belle.

Re per una notte

Uscito nel 1982, Re per una notte con Rober De Niro nei panni del protagonista non riscosse grande successo all’uscita. A dire il vero, il film si rivelò un vero flop al botteghino. Ciò nonostante, la pellicola è stata rivalutata negli anni; soprattutto per la sua acuta riflessione su temi delicati come la depressione, rapportata all’estenuazione dei riflettori nel mondo dello show-business. Re per una notte non mostra Scorsese al suo massimo, ciò nonostante è un film intenso, crudo e profondamente realistico.

Shutter Island

La fama di Scorsese in quanto sperimentalista assoluto è ben nota anche ai meno avvezzi alla sua opera. Con Shutter Island del 2010, però, il cineasta raggiunse il picco dell’estro. Si tratta, infatti, di una pellicola istrionica con Leonardo DiCaprio e Mark Ruffalo come protagonisti di un Giallo madido di sfaccettature dal risvolto tragico e distruttivamente verosimile.

The Wolf of Wall Street

Dissacrante, eclettica e decisamente stravagante, The Wolf of Wall Street è una pellicola straordinaria. Un vero e proprio cult della cinematografia contemporanea basata sulle memorie di Jordan Belfort, interpretato da Leonardo DiCaprio. L’attore si cimenta in una interpretazione magistrale, mettendo tutto sé stesso nel ripercorrere l’esistenza travagliata del noto imprenditore statunitense. Il film può risultare eccessivo a tratti, pur mantenendo lo stile unico del regista nel raccontare le vicende di una figura imponente come quella di Belfort, attraversandone la repentina ascesa e il ripidissimo declino.

Taxi Driver

Violento, eppure accattivante, disturbante quanto coinvolgente. Taxi Driver è il capolavoro di Martin Scorsese. Impossibile non chiudere la nostra classifica dei film di Martin Scorsese dal migliore al peggiore senza Taxi Driver. Parliamo di un’opera che risveglia le metafore assopite del sublime, del brutto che diventa bello. Si tratta di una pellicola eclettica che vede Robert De Niro impegnato in una delle sue migliori performance in assoluto. Il veterano di Guerra Travis Bickle, vittima dello stress post-traumatico che tenta di reinventarsi lavorando come tassista, prima che la realtà crolli sotto i suoi piedi a causa dei demoni che lo infestano. Taxi Driver ha fatto la storia del cinema. La pellicola, del 1976, viene considerata una pietra miliare assoluta per la sua indole evergreen.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.