Terremoto in casa DC: James Gunn vuole ripartire da zero?

Warner, DC: Gunn opta per la cancellazione del francisee?

Sono ore fagocitate in casa Warner Bros. lato DC Comics. James Gunn, da poco annunciato come nuovo CEO, sembra aver preso seriamente i mancati incassi per Black Adam. L’ultimo film del franchise non ha convinto, e non si è compresa la scelta di rimandare nei toni e nello stile alle pellicole precedenti di Zack Snyder, allontanato proprio per prendere le distanze da tale approccio. Con The Flash in uscita, c’è la possibilità di azzerare tutto quello che è accaduto finora, per ripartire da capo. Quest’oggi è arrivata la notizia sulla cancellazione del terzo capitolo della trilogia di Patty Jenkins su Wonder Woman. C’è aria di totale cambiamento? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

James Gunn, nuovo CEO della DC, ripartirà da zero?

Secondo indiscrezioni, dopo l’annuncio della cancellazione di Wonder Woman 3 e della rinuncia da parte dell’attrice Gal Gadot e della regista Patty Jenkins al proprio compenso, c’è la seria possibilità che anche Henry Cavill e Jason Momoa possano essere allontanati e i loro film cancellati. Nonostante il Superman di Cavill si sia visto nella scena post-credit di Black Adam, con tanto di annuncio dell’attore sui social, il rischio di non vederlo più nel ruolo è alto.

Con l’arrivo di The Flash nel 2023, c’è la seria possibilità, come riportato dall’Hollywood Report, che tutti i volti noti possano dire addio ai rispettivi personaggi, apparendo così per l’ultima volta sul grande schermo nei panni degli eroi che interpretano. D’altronde un cambio al vertice è stato apportato per ragioni valide, tra cui una linea editoriale inesistente e, per quel poco che si vede ogni tanto, sconclusionata. Che sia la volta buona per irrompere nell’immaginario collettivo per la DC comics?

Wonder Woman 3 è stato cancellato

Il film a chiusura della trilogia sul personaggio di Wonder Woman interpretato dall’attrice israeliana Gal Gadot, era stato proposto dalla regista Patty Jenkins ai Warner Studios, che a sua volta aveva approvato. La produzione non era ancora partita, probabilmente non era terminata nemmeno la stesura della sceneggiatura, ma il film sarebbe stato portato a termine nel giro di 3 anni. Tuttavia, con il cambio al vertice, è arrivato l’annuncio bomba: la pellicola è stata cancellata.

Sia l’attrice che la regista rinunceranno al loro compenso, già accordato in precedenza con gli studi produttivi; Gal Gadot avrebbe dovuto percepire un ingaggio pari a 20 milioni di dollari. Con il suddetto annuncio, gli altri attori “storici” non sono più sicuri di riprendere il ruolo interno al DCEU in futuro, e finalmente ci si ritroverebbe di fronte una tabula rasa innescata da James Gunn.

Il Superman di Henry Cavill è in discussione?

Dopo essere apparso nella scena post-credit di Black Adam, grande richiesta dei fan e di The Rock che da sempre ha espresso il desiderio di prendere parte a un film con il suo personaggio e il Superman di Henry Cavill che si scontrano, è tutto appeso a un filo. Non c’è certezza sul ritorno effettivo dell’attore e del suo Superman, ma questo è in discussione dall’allontanamento di Zack Snyder. Nonostante la breve apparizione, resta probabilmente un atto voluto dalla gestione precedente, piuttosto che dal nuovo CEO.

Infatti, Man of Steel 2 che da anni era in cantiere, potrebbe essere accantonato definitivamente. Non è dato sapersi se a lasciare il DCEU sarà solo l’attore o lo stesso personaggio, ma quel che trapela non è rassicurante per i fan del personaggio interpretato da Henry Cavill. Pare che dagli screening di The Flash, che verrà rilasciato in sala a giugno del 2023, si intuiscano le intenzioni di Gunn: fare tabula rasa di quanto visto finora per rifondare un ciclo. Superman (di Cavill), secondo gli insider, saluterà definitivamente il franchise, così come sono a rischio anche altri personaggi, tra cui la sopracitata Wonder Woman di Gal Gadot.

Cosa accade all’Aquaman di Jason Momoa?

Aquaman and the Lost Kingdom dopo i primi screening, sempre secondo quanto trapelato dagli insider, sembra convincere. Probabilmente però l’attore riceverà lo stesso trattamento dei colleghi sopracitati, o quasi. Ebbene, dopo l’uscita del sequel che lo vede protagonista, fortemente voluto dopo il primo capitolo è stato uno dei più redditizi in casa Warner DC, Jason Momoa rischia di essere allontanato dai panni del re atlantideo. Le ragioni sono pressoché identiche: c’è aria di rifondazione, e le intenzioni sarebbero di “rebootare” gli eroi con nuovi volti e una nuova, freschissima narrazione.

Ma sopra si può scorgere che il trattamento potrebbe essere “quasi” come quello riserbato ai colleghi. Infatti, Momoa potrebbe conservare un ruolo in casa DC: per l’attore recentemente comparso in Dune (2021) il futuro potrebbe essere rappresentato da Lobo, un cacciatore di taglie intergalattico presente nei fumetti, la cui fisionomia l’ha sempre portato ad essere accostato all’attore neozelandese.

Secondo l’Hollywood Report, grazie al quale si devono tutte queste informazioni probabilmente ottenute da insider, è ormai prossimo con The Flash un totale reset per la DC, sia in chiave attoriale che narrativa. I fan si fideranno dell’operato di James Gunn? Al momento sembra sia partito il tweet #firejamesgunn per rendere consapevoli i dirigenti Warner dell’insoddisfazione generata da queste notizie bomba. Ma il futuro è ancora incerto, è tutto può cambiare anche in corso d’opera. Difficilmente, però, gli attori sopracitati saranno nuovamente protagonisti nei panni dei supereroi finora interpretati, dopo la data di giugno 2023.

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Christian D'Avanzo
Cinefilo dalla nascita e scrittore appassionato. Credo fermamente nel potere dell'informazione e della consapevolezza. Da un anno caporedattore della redazione online di Quart4 Parete, tra una recensione e l'altro. Recente laureato in scienze della comunicazione - cinema e televisione presso l'università degli Studi Suor Orsola Benincasa.