I migliori dettagli nascosti all’interno di film famosi

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Gli appassionati di cinema più attenti sono ben consapevoli di tutte le difficoltà che, creare un prodotto audiovisivo accettabile, implichi effettivamente. Nella grande distribuzione commerciale, esistono esempi particolarmente discutibili di cinema raffazzonato ed approssimativo. Nella maggior parte dei casi, queste opere riscontrano forte disappunto, raccogliendo pochissimi consensi e venendo etichettate sul nascere come mere operazioni commerciali. Quando siamo di fronte a franchise ambiziosi, progetti multimilionari e opere dirette dai più grandi istrioni del cinema, invece, i re-watch dello stesso film diventano una tappa quasi obbligata, dato l’ammontare di particolari segreti e piccole chicche impossibili da notare a colpo d’occhio. In questa classifica, abbiamo voluto elencare alcuni tra i migliori dettagli nascosti all’interno di film famosi.

Pulp Fiction: il destino di Zed era già scritto

Ogni cinefilo che si rispetti avrà visto Pulp Fiction dozzine di volte. Il capolavoro del 1994 del leggendario Quentin Tarantino rappresenta una colonna portante della cinematografia contemporanea. Ogni scena del film racchiude omaggi, dettagli nascosti e easter egg di sorta che contribuiscono ampiamente ad impreziosire la pellicola. Nella scena del banco dei pegni, però, c’è un particolare molto nascosto che anche i più attenti avranno faticato a trovare.

Quando il personaggio di Butch sfugge al suo esilio e si prepara a scappare dal suo destino, decide ad un certo punto di venire incontro al suo nemico e ostaggio: Marsellus Wallace. Mentre decide di quali armi munirsi per la fuga, nell’angolo in alto a destra dello schermo è possibile notare un’insegna con su scritto “Kill Ed”. Aggiungendo una “Z”, si ottiene: “Kill Zed” che, dopotutto, era ciò che Bruce Willis stava per fare se, alla fine, non avesse scelto di lasciare il lavoro sporco agli scagnozzi di Wallace.

Black Panther e la forma delle navicelle del Wakanda

Il Marvel Cinematic Universe è ben noto per l’ammontare di straordinari particolari nascosti all’interno dei successoni cinematografici appartenenti al franchise. Gli appassionati più irriducibili avranno sicuramente notato che la forma delle navicelle del Wakanda sia davvero unica e, presumibilmente, molto aerodinamica. Sebbene non sia particolarmente misterioso, tra i migliori dettagli nascosti all’interno di film famosi va, opportunamente, citato il fatto che le navi Wakandiane abbiano la forma della maschera del protettore del Paese: Black Panther. All’interno del film, nel suo terzo atto, riusciamo a scorgere la parte inferiore di una delle navicelle, accorgendoci di quanto, effettivamente, le due forme corrispondano. Si tratta di un dettaglio particolarmente elegante, in grado di contribuire al fascino del film.

Impronte umane sui personaggi di The Lego Movie

The Lego Movie è uno dei migliori esempi di film animati meticolosamente orchestrati. Si tratta di una vera e propria dichiarazione d’amore all’iconico mondo dei mattoncini componibili che, da decenni, fa sognare intere generazioni. In The Lego Movie riusciamo a scorgere, anche se difficilmente, la mano dell’uomo; rendendo il risultato finale ancor più appassionante e meraviglioso.

Ad un occhio più attento, infatti, non sarà sicuramente sfuggito il dettaglio delle impronte umane che appaiono sui personaggi del film quando vengono ripresi sotto una determinata luce e con una specifica fotografia. Sono diverse le volte in cui è possibile notare le impronte sui personaggi del celeberrimo Live Action. Tra questo e le animazioni praticamente perfette, è innegabile la cura dei creatori del film nel volergli dare un’impressione realistica, facendolo somigliare ad una vera esperienza di gioco.

Chris Hemsworth bacia sua moglie nella post-crediti di Thor: The Dark World

Marvel torna a stupirci in questa top dei migliori dettagli nascosti all’interno di film famosi. La scena post-crediti di Thor: The Dark World avrà sciolto il cuore di milioni di appassionati, vedendo il Dio di Hasgard che ritorna sulla Terra per baciare un’ultima volta la sua amata Jane Foster, interpretata da Natalie Portman. Si tratta di una sequenza fugace e passionale che, dunque, non lasciò interrogativi neanche ai fan più puntigliosi del variegato universo Marvel.

Che vi si creda o no, in quella scena, Chris Hemsworth non bacia Natalie Portman, ma sua moglie Elsa Pataky. La produzione dovette ovviare all’assenza della Portman in qualche modo e, dopo aver eseguito un casting a cui presero parte diverse modelle, l’attore scelse di portare proprio sua moglie sul set. La vaga somiglianza tra le due ha coadiuvato molto la produzione nel girare la scena. Inoltre, il risultato finale è particolarmente passionale poiché, del resto, si tratta di un vero bacio.

Il forte simbolismo di American Beauty

American Beauty cattura con straordinaria meticolosità il nichilismo austero della classe media statunitense. Le performance immense, ricche di infinito trasporto, degli attori coinvolti, hanno segnato profondamente sia l’opera che le loro rispettive carriere. Come se non bastasse, ad imbastire con grande eclettismo un prodotto già perfetto, il simbolismo dirompente che Sam Mendes volle includere in determinate scene. Nel corso del film, infatti, notiamo come numerosissime immagini immortalino il Lester Burnham di Kevin Spacey intrappolato nella sua prigione interiore, con diversi elementi astratti a formare le sbarre della sua cella emotiva. Tra le sequenze più impressionanti in questo senso, spicca sicuramente quella in cui Lester è in ufficio e il suo riflesso al computer sembra imprigionato dalla mole di dati riflessa sullo schermo.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.