I migliori film di Jean-Paul Belmondo

Jean-Paul Belmondo film migliori

Jean-Paul Belmondo è stato, sicuramente, uno degli attori più importanti all’interno della filmografia francese e della storia del cinema. Il suo stile scanzonato e libero, le sue interpretazioni incredibilmente geniali, il successo che ha ottenuto all’interno di diverse pellicole sono soltanto un modo di ricordare il grandissimo successo che Belmondo ha ottenuto nell’ambito della sua carriera. Esistono tanti modi che possono essere scelti per riuscire a commemorare e ricordare l’attore francese, ma, di sicuro, i film all’interno dei quali ha recitato rappresentano uno degli emblemi e dei simboli più importanti che possono essere presi in esame e che risultano essere degni di considerazione. Per questo motivo, vale la pena citare alcuni dei film più belli all’interno dei quali ha recitato Jean Paul Belmondo, regalando grandissimo spettacolo e, soprattutto, interpretazioni di importantissimo valore che ancora oggi sono ricordate come emblematiche della storia del cinema.

Lo spione (1962)

Primo tra i migliori film in cui ha recitato Jean Paul Belmondo è Lo spione, del 1962. Il film diretto da Jean Pierre Melville risulta essere una delle pellicole noir più importanti della storia del cinema, così come da considerazione critica e di numerose realtà giornalistiche e cinematografiche che hanno, da sempre, lodato il grande impegno del regista e dell’attore francese. Si tratta del terzo noir di Melville, a seguito dei successi ottenuti con Bob il giocatore e Le jene del quarto potere. La pellicola, realizzata con un suggestivo bianco e nero, si arricchisce di una fotografia grigia e piovosa, che riesce a suggerire le caratteristiche atmosfere del noir, genere che, nell’ambito di una cinematografia contemporanea, risulta essere sempre meno utilizzato nel modo di fare di numerosi registi.

Belmondo, all’interno del film in questione, interpreta il ruolo del rapinatore Silien, una vecchia conoscenza del protagonista Maurice Faugel, interpretato invece da Serge Reggiani, attore e cantante italiano naturalizzato francese.

Borsalino (1970)

Secondo tra i migliori film in cui ha recitato Paul Belmondo è Borsalino, prodotto cinematografico del 1970 che ha visto l’attore francese recitare in collaborazione con Alain Delon. Si tratta di uno dei cinque film all’interno dei quali i due attori hanno avuto modo di collaborare, soprattutto in virtù di un grande dolore che Alain Delon ha manifestato a seguito della morte di Jean Paul Belmondo. Il film del 1970 è diretto da Jacques Deray, e s’ispira alle figure di Paul Carbone e François Spirito, due tra i membri più importanti della malavita marsigliese degli anni trenta.

I cappelli, indossati dagli attori all’interno del film, sono stati concessi dalla celebre azienda Borsalino, che dà anche il nome al film e che risulta essere ben presente all’interno del prodotto cinematografico, avendo ceduto il suo marchio proprio per essere presente all’interno del film. Il ruolo che Jean-Paul Belmondo interpreta all’interno della pellicola è quello di Francois Capella, e gli ha permesso di ottenere un grandissimo successo dal punto di vista internazionale dopo le grandi consacrazioni che aveva ottenuto nel corso della sua carriera. La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche Italiane a partire dal settembre del 1970, dopo essere stata proiettata fuori concorso il primo agosto dello stesso anno in occasione del Festival di Taormina.

Il bandito delle 11 (1965)

Prima tra le due pellicole di Jean-Luc Godard e che hanno conosciuto hai visto un’interpretazione magistrale di Jean-Paul Belmondo è Il bandito delle 11, film del 1965 all’interno del quale l’attore francese interpreta il personaggio di Ferdinand Griffon, professore di spagnolo che lavora per la televisione, risulta essere sposato con figli ma che, allo stesso tempo, decide di fuggire in compagnia di Marianne, una ragazza incontrata casualmente che alimenta la sua insoddisfazione per la vita borghese.

Il film caratterizza uno dei più grandi successi di Jean-Luc Godard, soprattutto per il suo stile e per le dinamiche che determinano il caratteristico disordine della sua filmografia, così come sottolineato da un celebre commento del poeta e scrittore francese Louis Aragon: «Nessuno meglio di Godard sa dipingere l’ordine del disordine. […] Il disordine del mondo è la sua materia, all’uscita delle città moderne, lucenti di neon e di formica, nei quartieri suburbani o nei cortili, ciò che nessuno vede mai con gli occhi dell’arte, le putrelle storte, le macchine arrugginite, i rifiuti, le scatole di conserva, i cavetti d’acciaio, tutto questo bidonville della nostra vita senza la quale non potremmo vivere, ma che facciamo di tutto per non vedere. E di questo, come dell’incidente e del delitto, egli fa la bellezza.»

Fino all’ultimo respiro (1960)

A proposito della collaborazione tra Jean-Luc Godard e Jean-Paul Belmondo, il film più importante che possa essere considerato, manifesto della Nouvelle Vague francese, è Fino all’ultimo respiro, uno dei capolavori più grandi della cinematografia mondiale. Chiaramente, Belmondo interpreta il ruolo di protagonista con la resa cinematografica di Michel Poiccard e di Laszlo Kovacs. In linea di massima, il film ha bisogno di ben poche presentazioni, per quanto sia stato in grado di lanciare una carriera incredibile dell’ attore francese Jean Paul Belmondo, che aveva già avuto modo di recitare all’interno del capolavoro cinematografico La ciociara di Vittorio De Sica ma che, con questo stesso film, ha visto la sua carriera decollare dal punto di vista artistico; che si tratti di innovazioni stilistiche, di un modo di fare certamente controcorrente, di descrizioni ricche di pathos, di caos e disordine che vivono all’interno del film o di tanti altri elementi, Fino all’ultimo respiro è un vero e proprio manifesto della cinematografia che non può non essere considerato tra i più importanti della storia.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.