I motivi più divertenti per cui gli attori hanno accettato dei ruoli

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In quanto appassionati, i cinefili tendono spesso ad idealizzare le figure dei propri attori preferiti. I grandi interpreti dello star system diventano vere e proprie fonti d’ispirazione agli occhi dei fan. Vien da sé, dunque, che questi pensino che, dietro alla scelta di determinati ruoli, ci sia consapevolezza, etica ed integrità. Sebbene in alcuni casi sia così, altre volte ciò che porta alcuni attori ad accettare i ruoli in cui poi li vediamo al cinema può essere al quanto discutibile. Nella maggior parte delle volte, comunque, i maggiori interpreti del grande e piccolo schermo studiano attentamente gli script prima di prendere una decisione e, più di ogni altra cosa, riflettono su quanto, effettivamente, quella parte rispecchi il loro stile recitativo. In questa classifica, abbiamo voluto elencare alcuni tra i motivi più divertenti per cui grandi attori abbiano accettato dei ruoli.

Al Pacino voleva migliorare Jack & Jill

Jack & Jill rappresenta una delle peggiori produzioni nel cinema-commedia in assoluto. La pellicola vedeva nel cast una delle coppie più improbabili nella storia del grande schermo: Al Pacino e Adam Sandler. Ma perché una leggenda assoluta come Pacino decise di prendere parte ad un simile scempio annunciato? Jack & Jill vede l’attore impersonare sé stesso, innamorato della sorella gemella del personaggio di Sandler: interpretata dallo stesso attore con diversi kg di make-up grottesco indosso. Nel corso di un’intervista rilasciata da Al Pacino parecchi anni dopo l’uscita del film, l’attore rivelò di prendere spesso parte a pellicole scadenti per il puro gusto di provare a migliorarle. C’è da dire, purtroppo, che nel caso di Jack & Jill, Al Pacino avrebbe dovuto provare ad impegnarsi di più!

Mark Wahlberg recitò in E venne il giorno per sembrare più intelligente

Il “Thriller ecologico” di M. Night Shyamalan E venne il giorno, non viene ricordato per il suo profondo messaggio di sensibilizzazione sulla cura dell’ambiente. Piuttosto, agli appassionati ritorna alla mente per la sua formula “così brutto da essere bello”. Ovviamente, non è ciò a cui il cineasta puntò nelle fasi  di realizzazione della pellicola. Ciò nonostante, questo contribuisce sicuramente alla notorietà del film. Uno degli highlight che ha maggiormente divertito gli spettatori è, senza ombra di dubbio, l’orribile performance di Mark Wahlberg nei panni del professore di scienze Elliot Moore.

Qualche anno dopo l’uscita del film, l’attore commentò la sua presenza in esso; rivelando uno dei motivi più divertenti per cui determinati attori abbiano accettato dei ruoli. Wahlberg ammise, infatti che, pur consapevole di quanto terribile il risultato finale sarebbe stato, lui avesse sperato fino all’ultimo di ottenere la parte per dimostrare di poter interpretare anche personaggi intellettuali e non di essere tagliato solo per i film d’azione. Inutile dire che il risultato non fu, assolutamente, quello sperato.

Harrison Ford volle uccidere il suo personaggio in Il risveglio della Forza

A dispetto della caratura del suo ruolo, l’idiosincrasia di Harrison Ford nei confronti di Star Wars è ben nota ai più. Per questo, i fan rimasero particolarmente allibiti nel vedere che l’attore decise di prendere parte al settimo capitolo della saga senza esitazioni. Ovviamente, Ford si fece pagare profumatamente per rivestire i panni del leggendario Han Solo, avendo guadagnato una cifra intorno ai 25 milioni di dollari per accettare la parte. Ciò nonostante, quello economico, non fu l’unico motivo per il quale Ford decise di prestarsi ancora una volta alla serie cinematografica di George Lucas. L’attore, infatti, scelse di tornare in Il risveglio della Forza poiché quel film segnò l’uscita di scena definitiva del suo personaggio dalla saga. Per Harrison Ford, quindi, prendere parte al film rappresentò una doppia vittoria.

Bill Murray diede voce a Garfield per un malinteso

Siamo davanti ad uno dei motivi più divertenti in assoluto per cui gli attori abbiano accettato dei ruoli. Bill Murray decise, infatti, di dare voce al gatto Garfield nel film Live Action del 2004 poiché aveva frainteso i nomi degli sceneggiatori. Nel corso di un Q&A su Reddit, infatti, il leggendario interprete ha rivelato di aver scambiato il nome di Joel Cohen per quello del famoso regista Joel Coen; metà dei fratelli Coen. Dopo questo esilarante mis-understanding, Murray firmò il contratto d’ingaggio senza sapere minimamente a cosa stesse andando incontro. Alec Sokolow, secondo sceneggiatore del film, però, contraddisse su tutta la linea le rivelazioni dell’attore, affermando che Murray sapesse perfettamente di starsi prestando ad un progetto creato puramente per lucro. Sebbene solo i diretti interessati possano sapere la verità su quanto accaduto anni fa, la visione di Murray è, decisamente, esilarante.

Mark Wahlberg ha recitato in Transformers per imparare a crescere la figlia

Chiudiamo la nostra top sui motivi più divertenti per cui gli attori abbiano accettato dei ruoli, ancora una volta, con Mark Wahlberg. L’attore prese parte a Transformers: L’era dell’estinzione, superando sé stesso in quanto a stravaganza. Wahlberg prese parte al film nel ruolo di protagonista manifestando iniziale riluttanza. Quando Michael Bay gli disse che, nella pellicola, avrebbe vestito i panni del padre di una giovane adolescente, le cose cambiarono. Mark vide Transformers come un’occasione per imparare a crescere sua figlia ed affrontare l’adolescenza insieme a lei.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.