I peggiori film prequel sci-fi

peggiori film sci fi

Solitamente, i sequel dei film vengono visti come vera e propria linfa vitale dalle case di produzione di Hollywood. Attraverso queste pellicole, infatti, gli studios allungano il percorso di determinate opere; sfociando talvolta in saghe cinematografiche di grande successo. Dall’altro lato della medaglia, invece, abbiamo i prequel: film visti dagli appassionati come l’ultima spiaggia delle produzioni quando sono a corto di idee. Ovviamente, non occorre fare di tutta l’erba un fascio. Non tutti i prequel sono spazzatura, anzi, alcuni sono particolarmente desiderati dal pubblico, magari per ottenere risposte riguardo le backstories dei personaggi più misteriosi. Basti pensare a L’alba del pianeta delle scimmie o al recentissimo Black Widow, al di là delle polemiche da esso scaturite. Come sappiamo, i fan dello sci-fi sono particolarmente avvezzi alle saghe; pur avendo parametri ed aspettative particolarmente alti. In quest’articolo, abbiamo raccolto alcuni tra i peggiori film prequel sci-fi.

The Thing – La cosa

Prequel del classico e omonimo horror sci-fi del 1982 diretto da John Carpenter, divenuto immediatamente un cult del genere, il prequel del 2011 diretto da Matthijs van Heijningen Jr. è un film anonimo, capace di non proporre interessanti variazioni sul tema nemmeno sul titolo. Si tratta di un’opera oggettivamente scadente, incapace di rendere giustizia alla caratura dell’opera su cui si basa. La Cosa del 2011 prova a fornire una serie di spunti introduttivi riguardo gli eventi oggetto della trama del film originale del 1982. Purtroppo, però, la pellicola risulta soltanto lenta, poco interessante e inverosimile sotto l’aspetto visivo. Il peggior difetto di The Thing, infatti, risiede nell’uso smodato di una CGI poco coinvolgente ed eccessivamente ostentata che, invece di arricchire la storia del film originale, ha finito per presentarsi come un prodotto grottesco e dimenticabile.

Alien: Covenant

I die hard fans della serie cinematografica di Alien contestano con fermezza Prometheus, il primo prequel diretto da Ridley Scott legato al fortunatissimo franchise sci-fi. Ciò nonostante, alla pellicola va dato atto di aver portato uno stile ed una vision unici al franchise, elevandone la caratura dal punto di vista visuale e fornendo interessanti spunti narrativi grazie alle performance straordinarie di attori come Noomi Rapace e Michael Fassbender. A dispetto di una serie di evidenti difetti, quindi, pare chiaro che Prometheus avesse dell’ottimo potenziale.

In ogni caso, il disappunto dei fan ha portato Ridley Scott, successivamente, a dirigere uno dei peggiori film prequel sci-fi in assoluto: Alien: Covenant. La pellicola, dal plot chiaramente drammatico, presenta tutti i tratti distintivi di un film Alien convenzionale. L’opera tenta disperatamente di toccare le corde emotive degli hardcore fans della serie. Il risultato finale, però, si presenta come un prodotto senza anima, raffazzonato e, chiaramente, un surrogato del franchise sci-fi più famoso di sempre. L’unico fiore all’occhiello di Alien: Covenant è la meravigliosa performance di Michael Fassbender che, ancora una volta, è stata in grado di mettere d’accordo tutti.

Underworld – La ribellione dei Lycans

I primi due film appartenenti al franchise di Underworld non spiccano per brillantezza. In ogni caso, però, assolvono il loro compito di intrattenere il pubblico; specialmente grazie alle interpretazioni di Kate Beckinsale e alla regia di ottima qualità di Len Wiseman. Invece di seguire la strada più semplice ed efficace, però, per il terzo film la produzione optò per un prequel; concentrandosi sui motivi per i quali la guerra tra Lycan e Vampiri fosse iniziata. Questo portò la protagonista dei primi due film, Selene, ad ottenere un cameo di pochi minuti alla fine del film.

Sebbene i difetti del film siano diversi, i suoi problemi più grandi sono 2: Per prima cosa, i fan della saga non si sono mai realmente interessati a come tutto fosse iniziato. Un prequel di Underworld, quindi, non era richiesto dal pubblico. In secondo luogo, l’assenza di Beckinsale è fin troppo tangibile. Il franchise di Underworld andava avanti poiché in grado di dare agli spettatori ciò che volessero. Un prequel indesiderato, quindi, avrebbe quasi sicuramente affossato il franchise.

Star Wars Episodio II – L’attacco dei cloni

Tra i peggiori film prequel sci-fi, era impossibile non includerne almeno uno di Star Wars. Le pellicole con questo concept appartenenti al franchise di George Lucas sono sempre state le più deboli della saga. Possiamo, però, affermare, che tra tutte la peggiore sia L’attacco dei cloni. Se la minaccia fantasma ha introdotto alcuni interessanti personaggi e abbia mostrato straordinarie scene d’azione, La vendetta dei Sith riesce a coinvolgere lo spettatore con efficacia.

L’attacco dei cloni, invece, si presenta come un film distaccato che, sebbene riporti moltissimi eventi sullo schermo, non riesce mai veramente ad appassionare lo spettatore; al di là del suo legame con la saga. Uno dei peggiori difetti del film sta nella concentrazione eccessiva e, a tratti, morbosa sulla storia d’amore tra l’Anakin di Hayden Christensen e la Padme di Natalie Portman. Dato il budget spropositato della pellicola, i fan si aspettavano un film di gran lunga più adrenalinico; concentrato più sulle scene d’azione e meno sui dialoghi.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.