Il rapporto tra film in streaming e pirateria preoccupa le case di produzione

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La pirateria è, da sempre, stata un problema enorme per gli incassi delle case di produzione e per le grandi sale cinematografiche. Ultimamente il problema, a causa della pandemia, ha trovato sempre più terreno fertile causando non pochi effetti negativi. Si conta addirittura una perdita di incassi, secondo una ricerca effettuata dall’istituto statistico Ipsos per conto della Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, di circa 600 milioni di euro per l’industria audiovisiva con un’incidenza nel fatturato perso globalmente dai vari settori economici che ammonta ad un deficit di 1,08 miliardi di Euro. Insomma, la pirateria è un problema che si sta diffondendo sempre di più e per il quale, a tutt’oggi, non si riesce a trovare un modo per farvi fronte. In quest’articolo proviamo andremo ad analizzare il collegamento tra la distribuzione streaming dei film ed il fenomeno della pirateria.

Che effetto hanno i film in streaming sulla pirateria?

Durante il CinemaCon 2021, il CEO della Motion Picture Association, Charles Rivkin, ha dichiarato come l’uscita in contemporanea dei film sia in streaming che nelle sale cinematografiche abbia causato un aumento drastico della pirateria. Nonostante la strategia di rilasciare pellicole destinate al grande schermo sui vari servizi di streaming online sia nata in seguito all’emergenza sanitaria, ovviando all’incertezza sulle riaperture delle sale, pur permettendo agli studios di rientrare in parte dei propri profitti, per la Motion Picture Association il profitto non vale il danno, sempre più crescente per via della pratica illegale della pirateria.

Molti sono gli studios che hanno scelto di far uscire i propri titoli seguendo tale strategia, anche quelli caratterizzati da alti budget. Un esempio è la Walt Disney Company che ha scelto di distribuire molteplici titoli di peso in streaming sulla piattaforma digitale Disney+ tramite l’opzione Premier Access, consentendo al pubblico di visionare le nuove pellicole di fronte ad un piccolo costo aggiuntivo prima che vengano resi disponibili gratuitamente. Una delle pellicole da poter prendere in esempio è Crudelia, uscita quest’anno, che sarà disponibile a tutti gli abbonati Disney+ a breve.

Le parole di Rivkin

Questa strategia d’uscita ha permesso agli studios di rispettare le date di uscita, senza rimandarle per via dell’emergenza sanitaria, ma ha avuto un impatto notevole sul fenomeno della pirateria illegale come ha sottolineato dallo stesso Charles Rivkin durante il CinemaCon 2021. Il CEO della Motion Picture Association ha fatto riferimento alle azioni eseguite contro il gruppo di pirateria NTG Release Group dell’Alliance for Creativity and Entertainment, capace di caricare copie di film a pochi secondi dalla loro uscita digitale, per un totale di circa 4600 film caricati all’anno.

Queste le parole di Rivkin: “A maggio, abbiamo rilasciato una dichiarazione come ACE, uniti contro un gruppo dedito alla pirateria chiamato NTG Relase Group. Quando siamo riusciti a rimuoverlo, NTG aveva già caricato, dal 2018, ben 4600 uscite l’anno. Hanno caricato in rete i film pochissimo tempo dopo la loro messa in chiaro sulle piattaforme di streaming digitale”. Molti sono, chiaramente, i dubbi sul futuro e le preoccupazioni della National Association of TheatreOwners, visto che se la tattica della distribuzione in contemporanea in streaming dovesse proseguire, le perdite economiche potrebbero moltiplicarsi pericolosamente.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.