Jungle Cruise: la recensione del nuovo film Disney

JUNGLE CRUISE recensione

Diretto da Jaume Collet-Serra, Jungle Cruise è l’ultimo film Disney uscito al cinema. Il film è basato sull’omonima attrazione dei parchi Disney famosi in tutto il mondo. Le riprese di Jungle Cruise iniziarono nel maggio del 2018, per concludersi nel settembre successivo. Jungle Cruise sarebbe dovuto uscire nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti nel luglio del 2020 e, a partire da agosto in quelle nostrane. Purtroppo, la pellicola ha profondamente risentito dell’emergenza pandemica, finendo per subire numerosi ritardi. Alla fine, Jungle Cruise ha visto la luce nelle sale italiane il 28 luglio del 2021 e, due giorni dopo, è stato messo in chiaro sulla piattaforma di streaming online di Disney+. Con un budget di circa 200.000.000 di dollari, Jungle Cruise ha riproposto un format che Disney ha intenzione di presentare anche per la Tower of Terror. In quest’articolo, vi presentiamo una recensione del nuovo film Disney Jungle Cruise.

La recensione di Jungle Cruise, trama del film

Sin dalle prime scene, Jungle Cruise si mostra al pubblico come una sublime dichiarazione d’amore al cinema, seppur in modo elegantemente velato. Mentre riprende il suo viaggio con una pellicola in bianco e nero, il personaggio di Lily, interpretato da Emily Blunt dice: “Vedere i film è bello, è un modo per andare in giro per il mondo”. Una frase magica che echeggia solenne nel cuore di ogni appassionato di cinema. La magia del grande schermo risiede in queste poche, semplici parole. Jungle Cruise ha voluto essere un tributo al cinema degli anni ’40, quando ancora ogni angolo del mondo non era conosciuto e le persone amavano sognare, immaginando le meraviglie dei luoghi più esotici. La storia di Jungle Cruise, film oggetto della nostra recensione, intende riportare lo spettatore indietro nel tempo, gettandolo in un viaggio alla scoperta dell’ignoto e delle zone più recondite del proprio Io.

Con l’Europa nell’occhio del ciclone per la Prima Guerra Mondiale, Disney immagina che la dottoressa Lily Houghton si lanci in un’impresa senza precedenti nella foresta amazzonica. La donna cerca un albero magico, i cui fiori promettono di essere una cura miracolosa. Nel film, il personaggio di Emily Blunt sceglie di partire per l’Amazzonia e di risalire il Rio delle Amazzoni. Come detto, l’albero che cerca ferventemente presenta dei petali magici. La pellicola verte sull’avventurosa ricerca della dottoressa Lily Houghton. La foresta, infatti, non le permetterà di mettere le mani sul prezioso albero così facilmente. Il luogo nasconde non poche insidie per tutti coloro che tentano di avvicinarsi all’arbusto. Per riuscire nel suo intento, Lily assolderà il capitano Frank Wolff, interpretato da Dwayne Johnson. Il suo personaggio è molto abile nelle arti marinaresche, ma costantemente in debito con il potente Nilo di Paul Giamatti.

Un tributo al cinema d’avventura

Come già precedentemente accennato, Jungle Cruise ha come prerogativa quella di essere un omaggio. Un elegante e divertente tributo ad un cinema glorioso, quello d’avventura, che raggiunse il massimo splendore negli anni ’40, per poi essere efficacemente rivisitato col franchise di Indiana Jones negli anni ’80 dello stesso secolo. Possiamo sicuramente affermare che la stragrande maggioranza delle pellicole prodotte negli anni successivi, si siano basate fortemente sul concept dei prodotti provenienti dalle due epoche appena citate. Jungle Cruise vuole essere questo e molto di più, senza avere remore nel proporsi come il frutto di una stagione cinematografica gloriosa, che ha fatto la storia del grande schermo. Non solo, nel nuovo prodotto della casa di Topolino troviamo non poche similarità con la fortunatissima saga dei Pirati dei Caraibi, nata anch’essa, d’altronde, a partire da un’attrazione di Disneyland.

Così come la serie con Johnny Depp come protagonista, anche Jungle Cruise si pone l’obiettivo di far respirare nuova vita ad un’installazione puramente meccanica, creando dei personaggi, delle storie e, soprattutto, delle anime. Non sappiamo se Jungle Cruise avrà la stessa fortuna di Pirati dei Caraibi; forte della caratterizzazione evocativa del personaggio di Depp e di tutta una serie di straordinari assi nella manica.

Quel che è certo, è che Jungle Cruise rappresenti una sfida molto complicata che, in ogni caso, Emily Blunt e Dwayne Johnson hanno scelto di raccogliere con scaltrezza. La scelta dell’attrice inglese come protagonista risulta perfetta per dare vita ad un personaggio misterioso, reale, ma allo stesso tempo profondamente astratto. La simpatia di The Rock, poi, rende il suo personaggio ironico e, soprattutto amato dal pubblico. Seppur meno riconoscibili di Jack Sparrow, dunque, i due protagonisti del film funzionano e, sul lungo periodo, potrebbero riservare grandi sorprese anche per il pubblico più conservatore.

La recensione di Jungle Cruise, conclusioni

Siamo giunti alla fine della nostra recensione di Jungle Cruise, l’ultima proposta Disney sul grande schermo che, come abbiamo visto, presenta pregi decisamente notevoli. Jungle Cruise vuole stupire, provocare emozioni forti, destare adrenalina e incredulità sequenza dopo sequenza. Il film riesce nel suo intento, nonostante possa risultare, alla lunga, un po’ esasperante nel suo tentativo di splendere. Si tratta, in ogni caso, di un prodotto ambizioso e decisamente apprezzato dal pubblico. Il personaggio di Emily Blunt porta una ventata d’aria fresca nel passato in cui il film, che si prepara a diventare una saga, è ambientato. In conclusione, Jungle Cruise intrattiene lo spettatore con grande fantasia, promettendo nuove sorprese nei prossimi film che seguiranno le vicende della dottoressa Houghton.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.