La battaglia dei sessi: il film si ispira ad una storia vera

la battaglia dei sessi

La battaglia dei sessi (Battle of the Sexes) è un film uscito nelle sale cinematografiche nel 2017. Diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, il film è l’adattamento cinematografico della celebre partita di tennis, nota come la battaglia dei sessi, avvenuta il 20 settembre 1973, tra Bobby Riggs e Billie Jean King. Sin dall’uscita, la pellicola è stata in grado di imprimere un grande slancio alla lotta, a tutt’oggi in corso, per la parità dei diritti, sulla scia dell’ascesa del femminismo.

Grandi furono i riconoscimenti destinati a questa pellicola, come il Golden Globe nel 2018 con la candidatura per la migliore attrice in un film commedia o musicale ad Emma Stone e, nella medesima categoria, a Steve Carell. Al Golden Globe si aggiunsero, poi, anche lo Screen Actor Guild Award ed il Satellite Award del 2018. In quest’articolo approfondiamo la storia vera a cui si ispira questa rivoluzionaria opera che è La battaglia dei sessi.

La battaglia dei sessi: la famosa partita di tennis che ispirò il film

La pellicola del 2017 trae ispirazione da una storia vera, quella di Bobby Riggs e Billie Jean che si affrontarono nella celebre partita di tennis, nota per l’appunto come la battaglia dei sessi, avvenuta nel settembre del 1973. In realtà l’espressione “battaglia dei sessi” si riferisce a tre famosi incontri giocati tra un uomo ed una donna anche se, di queste, quella raccontata nel film è quella che viene maggiormente ricordata, al punto che molti tendono ad ignorare le altre due. Inizialmente la campionessa del tennis Billie Jean King, al tempo ventinovenne e numero 2 del ranking femminile, rifiutò la proposta di un primo incontro con Bobby.

 Successivamente fu convinta da una ingente offerta economica anche se, per la King, non era solo una questione di soldi. Infatti la brillante tennista si preparò a dovere in vista del match, a differenza della prima sfidante di Riggs. Durante il match si notò tutta la grande volontà e capacità della King che costrinse, con frequenti smorzate, Riggs a giocare un Serve & Volley per lui innaturale e soprattutto troppo dispendioso in termini di energie. Questa strategia portò Kings alla vittoria di fronte a 30.000 spettatori che, ovviamente, ebbe un grande riscontro mediatico.

Il responso della critica al film

Inutile dire che, La battaglia dei sessi, conquistò tanto il pubblico quanto la critica. Il manifesto sportivo di lotta femminista venne ritratto nella pellicola con grande maestria. Il risultato, fu un film appassionante, che conquistò l’85% dei consensi su un totale di 307 recensioni, stando a quanto riportato dal famoso aggregatore Rotten Tomatoes. La battaglia dei sessi rappresenta un esempio lampante di pellicola progressista.

Ricordiamo, infatti, che il film racconta eventi svoltisi in un passato remoto dove, alcune concezioni sociali sulla parità dei sessi venivano considerate veri e propri tabù. Alla luce di questi presupposti, il clamore mediatico sorto in merito alla vicenda e alla vittoria della King sul campo da tennis sono ampiamente giustificati e rendono la sua impresa ancor più ammirevole per i posteri e per chi, quell’esperienza, è stato tanto fortunato da viverla in prima persona da spettatore e può ancora raccontarlo.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.