Le costanti di 007

Era il 5 ottobre 1962 quando fece il suo esordio sul grande schermo un personaggio destinato a diventare il protagonista di uno dei franchise più fortunati della storia del cinema, pronunciando per la prima volta l’iconica catchphrase “Bond, James Bond”. Contando che quello che per ora è l’ultimo film della saga, il venticinquesimo, è uscito a fine settembre 2021, 007 continua a mantenere un costante alone di attualità, sebbene dall’esordio cinematografico a oggi siano molte le cose che sono cambiate. Primo fra tutti il volto di James Bond: a causa della longevità del personaggio per interpretarlo si sono alternati numerosi attori, a partire da Sean Connery per finire con Daniel Craig, nell’attesa di conoscere il prossimo. Sono cambiati i periodi storici, i classici antagonisti dell’agente segreto e persino gli equilibri geopolitici mondiali, inevitabilmente riflessi nelle trame. Se sono numerosi gli elementi che si sono aggiornati, grazie ai quali il personaggio ha costantemente potuto mantenersi al passo coi tempi, ce ne sono altri che sono rimasti immutati in tutte le sue incarnazioni. Un’esigenza legata alla necessità di mantenere un vero e proprio brand, di sicuro; ma allo stesso tempo, in molti casi delle costanti in grado di caratterizzare il personaggio a prescindere dallo scorrere del tempo.

Prima fra queste, il legame tra Bond e le auto di lusso. Una costante dei film d’azione sono certamente gli inseguimenti in automobile, e nelle pellicole di 007 non sono mai mancati. Il protagonista si ritrova tendenzialmente a guidare fuoriserie accessoriate di tutto punto con gadget tecnologici quali seggiolini eiettabili e accessori vari, ma non mancano comparse di vetture di ogni genere. La Bond car per eccellenza, ovviamente, non può che essere inglese: la Aston Martin DB5 è la vettura più legata all’agente segreto, comparsa in numerosi film della saga compreso l’ultimo. Non è stata, comunque, la prima auto condotta da 007: in Licenza di Uccidere, film d’esordio del personaggio, l’auto guidata da Bond è una Sunbeam Alpine. Nel corso degli anni anche le auto sono cambiate, rispecchiando il top di gamma dei vari periodi: fra gli anni ’70 e ’80 il ruolo di Bond car spettava alla Lotus Espirit, persino in versione sommergibile, mentre negli anni ’90 presero la scena vari modelli di BMW come la Z3 e la Z8. Nei film più moderni torna l’Aston Martin, con 007 al volante delle varie Vanquish, DB10 e Valhalla, tutti modelli di supercar della casa britannica.

Altra costante immutata negli anni è la passione dell’agente segreto per il casinò. Accostato per antonomasia a lusso e classe, il rapporto tra Bond e il tavolo verde è stato mostrato in innumerevoli occasioni. Già nel film d’esordio, la celebre battuta affidata a Sean Connery per introdurre la spia è pronunciata a un tavolo da casinò. Una delle scene più iconiche è poi quella che lo vede protagonista in Una Cascata di Diamanti: tra i numerosi e iconici intrattenimenti Bond è mostrato in particolare alla roulette, ancora oggi attuale grazie alla roulette online e legata all’agente segreto anche da una strategia che porta proprio il suo nome. In Casinò Royale, reboot della serie e primo film con Daniel Craig, l’agente segreto è scelto per una missione proprio in quanto ottimo giocatore e unico in grado di tenere testa all’antagonista sul tavolo verde, insolito terreno di scontro.

Nel corso degli anni non è mai cambiato nemmeno l’amore di Bond per i cocktail, una passione trasferita dai libri ai film. Il cocktail principale è legato alla storica battuta “agitato, non mescolato”: si tratta di un cocktail Martini creato dal protagonista, che lo rinomina Vesper Martini volendo omaggiare Vesper Lynd, suo storico amore. Il cocktail, nonostante venga descritto nel primo romanzo, compare al cinema solo nel 2006: in precedenza, non sono mancate le occasioni in cui Bond è rappresentato sorseggiare vari drink come Vodka and Tonic o il più inglese Gin and Tonic, fin dai primi film della serie. Nel 2002, in La Morte può Attendere, lo 007 di Pierce Brosnan viene invece mostrato con un Mojito: complice l’ambientazione cubana e la popolarità del cocktail in quegli anni, l’agente segreto non poteva che optare per il caraibico drink.

Fra gli altri punti fermi possono citarsi i vari gadget tecnologici, ma tra questi meritano menzioni gli orologi: James Bond compare sempre con al polso un orologio che, nel suo campo, è una fuoriserie paragonabile alle automobili. Vari contratti di sponsorizzazione hanno coinvolto Rolex, Tag Heuer, Seiko e Omega: anche in questo caso una scelta che richiama il gusto e l’amore del personaggio per il lusso, un aspetto mai venuto a mancare in oltre sessant’anni di carriera cinematografica.