Le peggiori CGI in film ad alto budget

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Quasi ogni film, oggi, contiene delle forme di CGI. La stragrande maggioranza delle produzioni ad alto budget rilasciate ogni anno, hanno dalla loro un ammontare di effetti grafici spropositato, ma sempre straordinario; sicuramente in grado di sbalordire anche lo spettatore più esigente. Oggi, con le tecnologie a disposizione del mondo del cinema, la CGI al suo massimo può trasportare il pubblico, letteralmente, in un altro mondo, rendendo l’esperienza di visione di un film molto di più di ciò che sarebbe stato già un decennio fa ad esempio. In ogni caso, la CGI può essere un’arma a doppio taglio. Se nelle mani di registri eclettici come James Cameron o Alfonso Cuaròn, può dare vita a veri e propri capolavori, quando utilizzata da team poco esperti, può davvero portare a risultati scabrosi. Una CGI fatta male può rovinare un intero film. In questa classifica, vi presentiamo le peggiori CGI mai viste in film ad alto budget.

Avengers: Infinity War

Sebbene il Marvel Cinematic Universe abbia portato esempi strabilianti di utilizzo della CGI, anche in Avengers: Infinity War con il personaggio di Thanos, ci sono alcuni punti grezzi, soprattutto nel film appena citato, che sarebbero potuti essere sicuramente migliori. Immediatamente dopo l’indimenticabile arrivo del Dio del Tuono in Wakanda, i fratelli Russo inquadrano il Bruce Banner di Mark Ruffalo mentre indossa l’armatura Hulkbuster. Il Dottor Banner ride ed esulta per l’arrivo di Thor all’interno della sequenza che, purtroppo, presenta un’attenzione davvero minima ai dettagli dell’armatura. Quello che sarebbe potuto essere un momento divertente all’interno di una serie di scene d’azione sensazionali, si è trasformato in una sequenza sgradevole e, a tratti, disturbante. Nella scena sembra quasi che la testa di Ruffalo sia appesa all’armatura. Insomma, è davvero una parentesi infelice se pensiamo che si tratta di un film da oltre 300 milioni di dollari di budget.

Spectre

Il più recente film di James Bond si apre con un impressionante piano sequenza che mostra lo 007 Daniel Craig intento ad eseguire una serie di evoluzioni a Mexico City. Nonostante la scena sia girata in maniera magistrale, il modo con cui la città che fa da sfondo a Bond è sviluppata lascia davvero a desiderare. Parliamo di una delle peggiori CGI in film ad alto budget in assoluto. La città è spigolosa e grezza.

Quando 007 si ritrova su un tetto, è ovvio che l’attore sia semplicemente di fronte ad un green screen. Come se non bastasse, l’agente è costretto a mettersi al riparo da macerie che esplodono. Il più grande problema di questa scena sta proprio nel suo scarso realismo. Tanto è inverosimile la sequenza, da eliminare ogni forma di suspense o eccitazione per il personaggio. Applicativamente parlando, Spectre avrebbe potuto dare molto di più, avendo tutto il potenziale per diventare un cult del franchise.

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2

I film di Twilight sono ricchi di momenti di bassissima CGI. Il franchise non ha mai spiccato per brillantezza, pur riscuotendo ampissimo successo tra i giovani al tempo dell’uscita. In ogni caso, la produzione decise di tenere il meglio del peggio per ultimo, proponendo una delle peggiori scene in CGI mai viste nella storia del cinema e della tecnica visuale. La scena in questione è quella dove viene ritratto il figlio neonato di Bella ed Edward. Originariamente, il bambino sarebbe dovuto essere un animatronic, ma dopo una serie di scene girate con una bambola particolarmente inquietante, si decise per optare per l’animazione digitale. Il risultato non fu meno inquietante. Nella sequenza vediamo una creatura umanoide dallo sguardo vitreo e la pelle fin troppo brillante, uscita potenzialmente da un videogioco di serie B.

Spider-Man 3

Gli appassionati più esigenti hanno criticato alcune delle scene in CGI nel primo film di Venom con Tom Hardy del 2018. Memori dello scempio creato nel terzo film di Spider-Man diretto da Sam Raimi nella prima metà del Terzo Millennio, però, gli aficionados non hanno potuto fare altro che accettare il passo in avanti notevole fatto nello sviluppo visuale del personaggio. Il design del Venom di Raimi, del resto, fu denigrato più volte dal regista stesso. Il suo aspetto, fin troppo umanoide, non dava per niente giustizia al Venom degli iconici fumetti Marvel: grottesco, possente e particolarmente maestoso; cosa che, invece, il Venom di Hardy ha perfettamente centrato.

Sotto l’aspetto tecnico, Venom è troppo brillante e, visibilmente, finto. Quando Raimi ha aggiunto il volto di Topher Face al mix, poi, l’aspetto del Simbionte si è compromesso ulteriormente. Come se non bastasse, la scena in cui l’Uomo Ragno di Toby Maguire spara le sue ragnatele per tentare di separare Eddie Brock da Venom risulta, a tutt’oggi, ridicola. L’inserimento in Spider-Man 3 di Venom viene ancora considerato come un tentativo erroneo, poco maturo e, decisamente superfluo, di inserire un personaggio fin troppo importante per essere trascurato così tanto all’interno di un progetto che, in ogni caso, non avrebbe avuto futuro.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.