Luca Ward: le rivelazioni del doppiatore sul suo lavoro in Matrix

Luca Ward: i più bei doppiaggi realizzati dall'attore italiano nel corso della sua carriera

Scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski, Matrix è una pellicola simbolo del genere fantascientifico, uscita nel 1999. Il film ha riscosso, sin dall’uscita, il plauso di pubblico e critica, conquistando ben quattro premi Oscar e vedendosi omaggiato in diverse opere cinematografiche e non. Matrix è uno dei film più evocativi nella storia del cinema moderno; per cui, raccoglie milioni di appassionati provenienti da ogni parte del globo. Data la caratura del progetto, per l’impresa di doppiaggio non poterono che venir coinvolti i principali protagonisti dell’ambito in terra nostrana. Matrix è una fonte costante di retroscena interessanti e particolari inediti. Di recente, è stato Luca Ward ad effettuare alcune rivelazioni riguardo il suo lavoro in Matrix. Le riportiamo in quest’articolo.

Le parole di Luca Ward sul suo lavoro in Matrix

Luca Ward è solito regalare agli appassionati di cinema preziosi aneddoti sui quali disquisire fino allo sfinimento. Ormai appuntamento fisso dell’Ultrapop Festival, Ward racconta puntualmente piccole perle meravigliose del suo passato lavorativo. Le più recenti, hanno riguardato il suo lavoro in Matrix, quando prestò la voce al mitico Keanu Reeves. Risalgono al 2020 le prime preziose testimonianze di Luca Ward concesse al pubblico dell’Ultrapop Festival. Non molti giorni fa, l’amatissimo doppiatore ha replicato l’impresa, deliziando i fan con un racconto appassionante, proveniente proprio dagli studi dove Matrix fu doppiato in italiano.

In merito a quanto accaduto nel processo di doppiaggio di Matrix, Luca Ward ha dichiarato: “Ormai la voce di Keanu Reeves ce l’ho nelle orecchie sin dagli anni ’90. Penso che lui sia uno di quegli attori di cui occorre seguire la mimica facciale nei particolari. Non è tanto la voce, quanto le espressioni. Soltanto in quel modo, un doppiatore, può riuscire a valorizzarlo. Solo così, inoltre, il lavoro del doppiatore può combaciare con quanto fatto dall’attore. Quando ci hanno mandato il film di Matrix per la prima volta, però, le pellicole erano tutte coperte da uno schermo nero che ci impediva di vedere le scene complete. Avevamo modo di vedere soltanto un buco da cui era possibile, poi, scorgere le bocche degli attori”. Sembrerebbe che questa scelta fosse nata per evitare che i doppiatori spoilerassero la trama della pellicola prima dell’uscita.

I dettagli dell’esperienza

Andando avanti, Luca Ward ha esplicato ogni dettaglio della curiosa esperienza che è stata doppiare Matrix in italiano. Al riguardo, il doppiatore ha aggiunto: “Per me è stato come guidare bendato su un’autostrada. Quando ho visto a cosa stessimo andando incontro per doppiare il film, sono andato su tutte le furie. Ho detto al direttore in sala che, se quelle fossero state le condizioni, Matrix avrebbero dovuto doppiarselo da soli! Purtroppo, oltreoceano hanno sempre avuto un pessimo comportamento con noi italiani. Il loro atteggiamento li spinge a non considerarci mai come degli attori. Basti pensare che una volta mi sia stato detto che i doppiatori di Tom Hanks sarebbero dovuti cambiare in funzione dei suoi cambiamenti d’interpretazione. Quella, sarebbe stata la prassi e non ci sarebbe stato verso di discuterne. Non penso si possano instaurare dialoghi con persone così!”.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.