Oscar 2021 e le statuette che non ti aspetti: anche Kevin Durant e Mike Conley premiati

Oscar 2021 e le statuette che non ti aspetti: anche Kevin Durant e Mike Conley premiati

La notte degli Oscar 2021 ha conosciuto diversi vincitori e, soprattutto, diverse statuette che sono state destinate a nomi inaspettati o scontati. Se si pensa al trionfo di Nomadland non si hanno assolutamente dubbi a proposito di quanto queste statuette – miglior film, migliore regia, miglior attrice protagonista – fossero scontate e attese dal pubblico dell’Academy; se si guarda alla vittoria di Anthony Hopkins nel ruolo di miglior attore protagonista, invece, si cede ad una sorpresa maggiore rispetto all’aspettativa di chi attendeva una vittoria di Chadwick Boseman.

Insomma, non tutti i nomi premiati nel contesto dei Premi Oscar sono stati così attesi o scontati come si potrebbe credere e, se si guarda meglio, si potranno ritrovare due personalità addirittura più particolari per il contesto cinematografico: si tratta di Kevin Durant e Mike Conley. Gli amanti del basket e della NBA sanno che si tratta di due cestisti particolarmente celebri e apprezzati, il primo ala dei Brooklyn Nets, il secondo guardia degli Utah Jazz. Per questo motivo, non è abbastanza immediato il parallelo con il mondo del cinema che, però, negli ultimi anni ha conosciuto sempre più connessioni con la realtà del basket: ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito di questa vittoria particolare, ma comunque figlia della sua contemporaneità.

Two distant strangers e la vittoria di Kevin Durant e Mike Conley

La vittoria dell’Oscar 2021 per Kevin Durant e Mike Conley c’è stata in virtù della loro produzione di Two distant strangers, che ha trionfato nella categoria di miglior corto (in live action). Si tratta di una premiazione piuttosto importante, che ha visto protagonista il racconto realizzato dai due registi Martin Desmond Roe e Travon Free. Se il secondo ha un passato nel mondo del basket, i due cestisti NBA rappresentano un presente piuttosto florido per il mondo della pallacanestro americana: Durant è uno dei migliori giocatori della storia, non soltanto per questioni di palmarés ma anche e soprattutto per qualità, tecnica e forza su entrambi i lati del campo; Mike Conley ha dimostrato di essere sempre più decisivo nel contesto degli Utah Jazz, grazie ad una qualità nei fondamentali che gli è sempre stata riconosciuta.

Entrambi, nelle vesti di produttori, hanno ottenuto la tanto ambita statuetta d’oro da parte dell’Academy Awards, naturalmente non essendo presenti al momento della premiazione per impegni sul parquet. Ovviamente, non hanno potuto far altro che esternare la propria gioia attraverso dei didascalici ma rappresentativi tweet.

La vittoria dell’Oscar di Kobe Bryant con Dear Basketball

Ancora una volta il mondo dell’NBA ha trionfato nel contesto degli Oscar dopo che, nel 2015, a vincere era stato Kobe Bryant con il cortometraggio Dear Basketball che ha accompagnato, alle sue splendide parole, animazioni e immagini della sua storia e carriera. La lettera in questione che ha portato la leggenda dei Lakers a ottenere un Oscar è la seguente:

Caro Basket,
sin dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzettoni di mio papà
e a immaginare canestri decisivi per la vittoria al Great Western Forum,
mi è subito stata chiara una cosa: mi ero innamorato di te.
Un amore così grande che ti ho dato tutto me stesso,
Come un bimbo di sei anni, innamorato, non ho mai visto la luce in fondo al tunnel.
Mi vedevo soltanto correre, e così ho corso. Su e giù per ogni campo, rincorrendo ogni pallone per te. Mi hai chiesto il massimo sforzo, così ti ho dato il mio cuore.
Ho giocato quando ero stanco e affaticato, non perché fossero state le sfide a chiamarmi, ma perché TU mi hai chiamato. Ho fatto qualsiasi cosa per TE, perché così fanno le persone quando qualcuno le fa sentire vive (come hai fatto tu con me).
Hai dato a un bimbo di sei anni il sogno di essere un giocatore dei Lakers e ti amerò sempre per questo. Ma non posso amarti in modo ossessivo per molto tempo ancora. Questa stagione è tutto quel che mi rimane da darti.
Il mio cuore può reggere il peso, anche la mia mente, ma il mio corpo sa che è giunto il momento di salutarci. Ma va bene così.
Sono pronto a lasciarti andare. Volevo che tu lo sapessi,
così potremo assaporare meglio ogni momento che ci rimarrà da gustare insieme.
Le cose belle e quelle brutte. Ci siamo dati l’un l’altro tutto. Ed entrambi sappiamo che, qualsiasi cosa farò, sarò sempre quel bambino con i calzettoni, il cestino della spazzatura nell’angolo e 5 secondi ancora sul cronometro, palla in mano.
5… 4… 3… 2… 1.
Ti amerò sempre.
Tuo Kobe

I contatti tra cinema e NBA: sempre più frequenti?

La vittoria dell’Oscar 2021 da parte di Kevin Durant e Mike Conley, per quanto produttori di una realtà cinematografica e non direttamente impegnati nel cast o tra gli addetti ai lavori, apre una parentesi piuttosto importante a proposito dei contatti tra cinema e NBA. Al di là delle pellicole che sono state realizzate negli ultimi anni, che pongono naturalmente il basket in primo piano e dunque prevedono la presenza di star NBA, sempre più film si servono – anche in veste di cameo o di presenza secondaria – di cestisti che si reinventano attori, e che sperimentano la carriera cinematografica.

Michael Jordan è stato protagonista del primo Space Jam, diventato un successo mondiale, mentre LeBron James è stato scelto per il sequel del film che risulta essere particolarmente atteso, e del quale si è avuto modo di parlare praticamente in tutte le salse. In secondo luogo, Space Jam 2 accoglierà anche altri personaggi tratti direttamente dal mondo della pallacanestro americana femminile e maschile, come Klay Thompson, Anthony Davis, Damian Lillard, Chris Paul, Draymond Green e Kyle Kuzma nel mondo NBA e quelli di Diana Taurasi, Nneka Ogwumike e Chiney Ogwumike nel mondo WBA.

E non è ancora finita qui, dal momento che si tratta di prodotti fortemente incentrati sul basket ed è dunque aspettarsi una presenza così folta di personaggi NBA e WBA: Hubie Halloween, film presente su Netflix e fortemente stroncato nel contesto dei Razzie Award, presenta Shaquille O’ Neal nel suo cast, con il centro che interpreta DJ Aurora nel prodotto cinematografico. E ancora, restando in tema Adam Sandler, nel film Diamanti Grezzi è presente il celebre Kevin Garnett. Infine, tornando a LeBron James, non si può non sottolineare la sua filmografia che prevede anche presenze – in vesti di attore – in Tutto in famiglia, Entourage e Un disastro di ragazza. Insomna, il contatto sempre più forte tra queste realtà sembra essere sintomatico di una coesistenza che può essere positiva per entrambi i mondi e che non si può sottovalutare in nessun caso.

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.