Oscar 2021: perché è giusto che Chadwick Boseman non abbia vinto il premio come miglior attore protagonista

Oscar 2021: perché è giusto che Chadwick Boseman non abbia vinto il premio come miglior attore protagonista

Gli Oscar 2021 si sono finalmente conclusi dandoci i loro attesissimi verdetti. Molte aspettative sono state rispettate, mentre altre hanno lasciato spazio a vere e proprie sorprese clamorose. Non ha sorpreso infatti la vittoria di Nomadland come miglior film, né quella di Chloé Zhao e Frances McDormand rispettivamente premiate come miglior regista e miglior attrice protagonista. Quello che invece ha lasciato interdetti molti spettatori della cerimonia è stato il premio come miglior attore protagonista. Tutti avevano scommesso sul compianto Chadwick Boseman, protagonista in Ma Rainey’s Black Bottom, ma a vincere l’ambito premio è stato invece il veterano Anthony Hopkins. Al di là di questo risultato, che può essere condiviso o meno, si legge una sorta di quadra in questa situazione che porta ad accettare il verdetto della Academy.

La prova di Chadwick Boseman e la vittoria di Anthony Hopkins agli Oscar 2021

Come già anticipato chiunque (o quasi) avrebbe scommesso sull’assegnazione del premio Oscar come miglior attore protagonista a Chadwick Boseman. L’attore morto nel 2020 ha recitato nel film Ma Rainey’s Black Bottom interpretando il giovane trombettista Leeve, un ragazzo dalle grandi ambizioni e dal carattere irrequieto. Leeve è un personaggio molto complesso, che convive costantemente con la voglia di emergere nel mondo della musica e avere una propria band di successo. Il temperamento del trombettista lo porta a scontrarsi duramente con la diva Ma Rainey e con gli altri membri della band della quale già fa parte.

Indubbiamente Chadwick Boseman è stato un attore dalle grandissime qualità, che ha dimostrato di possedere anche e soprattutto in quest’ultimo film. La bravura con cui è riuscito a far emergere tutte le emozioni e le complessità del personaggio di Leeve è oggettivamente riconoscibile: la sua interpretazione trasuda intensità e suscita empatia. Rabbia, rancore, tristezza, sono tutti elementi che definiscono i contorni del trombettista della band di Ma Rainey che Chadwick Boseman ha fatto suoi e ha portato in maniera egregia sullo schermo.

Tutto questo però non è bastato all’attore morto precocemente. L’esperienza e la maestria di Anthony Hopkins hanno prevalso e lo hanno portato alla vittoria del suo secondo Oscar, dopo quello ottenuto per l’interpretazione di Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti. Hopkins porta a casa la statuetta d’oro grazie al suo ruolo da protagonista in The Father, nel quale recita la parte di un padre affetto da demenza senile.

Ecco perché è giusto che il premio Oscar 2021 come miglior protagonista non sia stato vinto da Chadwick Boseman

Non sarebbe stata la prima volta che un Oscar viene assegnato postumo ad un attore, ricordiamo su tutti il caso Heat Ledger. Quest’anno Chadwick Boseman è andato davvero vicino dall’entrare a far parte di questa sfortunata lista di attori premiati dopo la loro tragica dipartita. Tuttavia ciò non è successo perché Anthony Hopkins si è guadagnato il premio superando gli altri concorrenti. Sembra però possibile leggere la vittoria di Hopkins come un qualcosa di “giusto” per il mondo del cinema. L’attore de Il silenzio degli innocenti infatti prima della sua premiazione era stato completamente accantonato nelle previsioni che riguardavano questo specifico premio.

La maggior parte delle persone (se non tutti) avevano dato per scontato che Chadwick Boseman vincesse l’Osar come miglior attore anche e soprattutto in virtù del fatto che era deceduto l’anno precedente. In questo modo si era perso completamente di vista il significato stesso della premiazione che poggia le sue fondamenta sulla meritocrazia. Ora, pur avendo precedentemente già sottolineato la bravura e le straordinarie doti recitative di Boseman, viene da chiedersi se effettivamente la sua stessa candidatura non fosse scaturita dal fatto che gli si volesse dedicare un ultimo saluto. Tutto questo ragionamento ovviamente viene sostenuto dall’assegnazione del Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico allo stesso, avvenuta pochi mesi fa, che aveva lasciato presagire una sua vittoria anche agli Oscar.

Ad ogni modo Anthony Hopkins con la sua vittoria chiude qualsiasi tipo di discorso inerente alle premiazioni e dimostra ancora una volta di essere un artista eclettico e capace di imprimere la propria impronta sulla pellicola anche a più di ottant’anni.

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Salvatore Di Filippo
Salvatore Di Filippo, appassionato di film e serie TV, in particolar modo del genere horror. Da sempre aggiornato su news ed eventi legati al mondo dello spettacolo.