Possession – L’appartamento del Diavolo: la recensione del film

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Del 2020, Possession – L’appartamento del Diavolo è un film del 2020. Horror diretto da Albert Pintò, il cui titolo originale è Malasana 32. La pellicola sarebbe tratta da una storia vera, per quanto inverosimile questa possa essere. Prodotto da Warner Bros, Possession è uscito in Italia il 28 luglio 2021. La pellicola è stata girata a Madrid, nel quartiere Malasana nel 2019. Malasana è un film dal concept chiaramente ispirato agli horror del passato. Nel corso della visione sovvengono spontanei i richiami ad altri film della medesima pasta; su tutti, spicca The Conjuring. In ogni caso, Possession presenta un potenziale forte che, sicuramente, avrebbe avuto molte possibilità di brillare. In quest’articolo, vi presentiamo la nostra recensione di Possession – L’appartamento del Diavolo.

La recensione di Possession: trama del film

Ambientato nella Madrid degli anni ’70, Possession è stato girato all’interno di un maestoso edificio di via Malasana. All’inizio del film, un breve flashback introduttivo con due bambini che fanno una terribile scoperta in uno degli appartamenti presenti del palazzo apre la pellicola. Quattro anni dopo dalla sequenza iniziale, una famiglia si trasferisce proprio nella casa, da tempo disabitata, dove i bambini rimasero segnati per sempre. Manuel Olmedo, sua moglie Candela Fernandez, i loro tre figli ed il nonno si trasferiranno nella casa maledetta lasciando la campagna per la città. Madrid offre nuovi lavori e una nuova vita. Dopotutto, ci troviamo storicamente nel periodo della transizione spagnola.

La famiglia si trova, inizialmente, divisa. Non tutti i suoi membri, infatti, sono convinti della città. La giovane Amparo ha lasciato i suoi affetti più grandi nel paesino di origine e anche Pepe, l’altro figlio, rimpiange le sue amicizie. Fin da subito, comunque, la pellicola ci presenta la verità su questo nucleo; decisamente poco convenzionale per l’epoca.

Candela e Manuel hanno lasciato i precedenti partner per risposarsi e avere un figlio frutto della loro unione: Rafael. Nel loro passato, però, si cela un dolore oscuro che risveglierà la sinistra presenza che infesta la casa che hanno appena comprato. Lo spirito della donna che viveva nello stesso appartamento, infatti, perseguiterà i vari membri della famiglia in maniera diversa, a partire dal nonno fino ad arrivare al piccolo Rafael. Una moltitudine di intrighi ed una serie di avvenimenti complessi ed inquietanti, però. arricchiscono ulteriormente la trama del film oggetto della nostra recensione: Possession.

I migliori pregi del film

The Possession è un film capace, sicuramente, di intrattenere. Al di là del concept, sicuramente già visto in moltissimi prodotti più o meno validi, Malasana 32 parte col botto. La pellicola offre alcuni dei suoi migliori momenti già all’inizio. Le sequenze inquietanti abbondano nella prima parte dell’opera. Una fotografia magistrale, poi, accentua visibilmente la qualità del girato. La colonna sonora, inoltre, è più che buona, regalando la giusta enfasi nei momenti di tensione più alta.

The Possession è stato una vera e propria scommessa. A guardare il film, ci si rende conto di quanto, il rischio di risultare prolissi e grotteschi fosse alto; eppure, la storia rimane coerente e ben sviluppata. Una pellicola decisamente matura che presenta una serie di picchi emotivi potenti. Ovviamente, The Possession è un film ispirato alla scuola statunitense e, forse, l’influenza dell’horror contemporaneo degli States è risultata eccessiva in alcune scene cardine, rendendo la pellicola tristemente anonima.

La recensione di The Possession: i peggiori difetti del film

Non c’è che dire, Possession – L’appartamento del Diavolo è veramente un prodotto valido. Eppure, la pellicola risulta carente sotto determinati aspetti. Il film horror spagnolo aveva tutte le carte in regola per sbancare al botteghino, ma alcuni deficit significativi rendono l’esperienza poco soddisfacente rispetto a quanto auspicato nel complesso. Al film oggetto della nostra recensione, Possession, va dato atto che la maggior parte delle scene siano davvero ben costruite e che raggiunga il climax ansiogeno desiderato in diversi punti, tenendo il fiato dello spettatore sospeso fino all’ultimo.

Se da una parte il film pecca per anonimato, però, dall’altra ritroviamo un prodotto carente dal punto di vista degli approfondimenti. Alcuni temi che fanno da spunto all’intreccio principale della trama non vengono toccati per niente o, magari, finiscono per essere solo accennati. Fino all’ultimo non è chiara l’identità della creatura che perseguita i protagonisti e, anche dopo che il mistero è svelato, la pellicola sembra mancare in quanto ad accuratezza storica sulle tematiche sociali care alla Spagna della prima metà del XX Secolo.

Conclusioni

Giunti alla fine della nostra recensione di Possession – L’appartamento del Diavolo, è tempo di tirare le somme su una pellicola che, sicuramente, è capace di suscitare inquietudine ed intrattenere lo spettatore con una certa efficacia. Come detto, l’influenza eccessiva dell’horror d’oltreoceano si fa sentire un po’ troppo e, inoltre, il prodotto risulta decisamente carente in quanto ad approfondimenti sui personaggi. In ogni caso, consigliamo la visione di Possession, un film con non pochi difetti, eppure capace di funzionare a dovere, trasmettendo tensione crescente scena dopo scena.

About the Author

Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.