Non c’è dubbio alcuno che Rosamund Pike sia una delle attrici più riconoscibili nel panorama cinematografico della contemporaneità. Il suo volto, spesso associato a ruoli di grandissimo livello, è ormai conosciuto in ogni ambito della cinematografia e della televisione, a dimostrazione di un grande talento e di abilità di ottimo valore. A partire dal grande successo che l’attrice britannica ha ottenuto sul grande schermo fino a considerare i suoi più grandi ruoli, merita di essere considerata una più ampia prospettiva che la riguardi e che, soprattutto, preveda di conoscere quante più informazioni possibili a proposito di biografia, carriera e filmografia dell’attrice di Gone Girl e I Care a Lot, per il quale ha ottenuto un Golden Globe come miglior attrice protagonista di una commedia o musical.
Biografia e carriera di Rosamund Pike
Nata a Londra il 27 gennaio del 1979, Rosamunde Pike rappresenta una delle star più celebri e amate dal punto di vista cinematografico nella contemporaneità. L’attrice, celebre per alcune delle sue interpretazioni, si è formata sia sul grande che sul piccolo schermo, ottenendo ruoli importanti anche dal punto di vista teatrale. La britannica ha frequentato la Badminton School a Bristol per poi studiare letteratura inglese al Wadham College di Oxford.
A seguito di alcuni ruoli minori o di non troppo grande rilievo dal punto di vista cinematografico e televisivo, Rosamunde Pike ha progressivamente ottenuto successo sulla base di ruoli considerevoli, come quello in Il caso Thomas Crawford o, precedentemente, quello di Jane Bennett in Orgoglio e Pregiudizio. I suoi successi l’hanno portata a ottenere non soltanto un Golden Globe per essere stata la migliore attrice protagonista per una commedia o musical, data la sua interpretazione in I Care a Lot, ma anche una candidatura agli Oscar come miglior attrice protagonista in Gone Girl.
Film in cui ha recitato l’attrice di Gone Girl
Il grandissimo successo di Rosamund Pike è stato assicurato dai ruoli perfetti che l’hanno riguardata sul grande schermo. Citare tutti i titoli di grande successo apparirebbe anche come piuttosto riduttivo rispetto al successo e alla grande qualità della britannica, celebre non soltanto per il suo ruolo in Gone Girl o per il Golden Globe ricevuto per la sua interpretazione in I Care a Lot, ma per tanto altro ancora. I film in cui ha recitato sono i seguenti:
- La morte può attendere (Die Another Day), regia di Lee Tamahori (2002)
- Terra promessa (Promised Land), regia di Amos Gitai (2004)
- The Libertine, regia di Laurence Dunmore (2004)
- Orgoglio e pregiudizio (Pride & Prejudice), regia di Joe Wright (2005) – Jane Bennet
- Doom, regia di Andrzej Bartkowiak (2005)
- Il caso Thomas Crawford (Fracture), regia di Gregory Hoblit (2007)
- Fugitive Pieces, regia di Jeremy Podeswa (2007)
- An Education, regia di Lone Scherfig (2009)
- Il mondo dei replicanti (Surrogates), regia di Jonathan Mostow (2009)
- Burning Palms, regia di Christopher B. Landon (2010)
- Jackboots on Whitehall, regia di Edward McHenry e Rory McHenry (2010) – voce
- We Want Sex (Made in Dagenham), regia di Nigel Cole (2010)
- La versione di Barney (Barney’s Version), regia di Richard J. Lewis (2010)
- Johnny English – La rinascita (Johnny English Reborn), regia di Oliver Parker (2011)
- Un anno da leoni (The Big Year), regia di David Frankel (2011)
- La furia dei titani (Wrath of the Titans), regia di Jonathan Liebesman (2012)
- Jack Reacher – La prova decisiva (Jack Reacher), regia di Christopher McQuarrie (2012)
- Coppia diabolica (The Devil You Know), regia di James Oakley (2013)
- La fine del mondo (The World’s End), regia di Edgar Wright (2013)
- Non buttiamoci giù (A Long Way Down), regia di Pascal Chaumeil (2014)
- L’amore bugiardo – Gone Girl (Gone Girl), regia di David Fincher (2014)
- Hector e la ricerca della felicità (Hector and the Search for Happiness), regia di Peter Chelsom (2014)
- La nostra vacanza in Scozia (What We Did on Our Holiday), regia di Andy Hamilton e Gay Jenkin (2014)
- Return to Sender – Restituire al mittente (Return to Sender), regia di Fouad Mikati (2015)
- A United Kingdom – L’amore che ha cambiato la storia (A United Kingdom), regia di Amma Asante (2016)
- L’uomo dal cuore di ferro (HHhH), regia di Cédric Jimenez (2017)
- Hostiles – Ostili (Hostiles), regia di Scott Cooper (2017)
- 7 giorni a Entebbe (Entebbe), regia di José Padilha (2018)
- Beirut, regia di Brad Anderson (2018)
- A Private War, regia di Matthew Heineman (2018)
- The Informer – Tre secondi per sopravvivere (The Informer), regia di Andrea Di Stefano (2019)
- Radioactive, regia di Marjane Satrapi (2019)
- I Care a Lot, regia di J Blakeson (2020)
Serie TV in cui ha recitato Rosamund Pike e opere teatrali realizzate
La carriera dell’attrice statunitense si è arricchita anche di diversi ruoli televisivi e teatrali, che hanno perfettamente definito la sua figura al di là del grande schermo. Se con il cinema la Pike ha ottenuto un successo planetario, con le sue interpretazioni televisive e teatrali ha dimostrato un talento certamente degno di considerazione e merito. I ruoli sul piccolo schermo che l’hanno riguardata sono i seguenti:
- A Rather English Marriage, regia di Paul Seed – film TV (1998)
- Wives and Daughters – miniserie TV, 4 puntate (1999)
- Trial & Retribution – serie TV, episodio 4×01 (2000)
- Love in a Cold Climate – miniserie TV, puntate 1-2 (2001)
- Foyle’s War – serie TV, episodio 1×01 (2002)
- The Tower, regia di Davis Guggenheim – film TV (2008)
- Freefall, regia di Dominic Savage – film TV (2009)
- Lo stato dell’unione, regia di Stephen Frears – miniserie TV, 10 puntate (2019)
Quanto alle sue interpretazioni teatrali, invece, si tratta delle prossime:
- Hitchcock Blonde, testo e regia di Terry Johnson. Royal Court Theatre di Londra (2003)
- Estate e fumo, di Tennessee Williams, regia di Adrian Noble. Apollo Theatre di Londra (2006)
- Gaslight, di Patrick Hamilton, regia di Peter Gill. Old Vic di Londra (2007)
- Madame de Sade, di Yukio Mishima, regia di Michael Grandage. Wyndham’s Theatre di Londra (2009)
- Hedda Gabler, di Henrik Ibsen, regia di Adrian Noble. Richmond Theatre di Londra, Oxford Playhouse (2010),
