The Crown 4, continuano le polemiche sulla serie televisiva Netflix: “Non è un documentario”

The Crown 4 polemiche

The Crown ha fatto particolarmente discutere e non c’è assolutamente dubbio in merito: fin dalla realizzazione della quarta stagione della serie televisiva, presente su Netflix e particolarmente discussa dagli spettatori della stessa, è stato chiaro che il prodotto televisivo – che mette in mostra numerosi aspetti riguardanti la realtà del Regno britannico e dei suoi rappresentanti principali – sarebbe stato oggetto di polemiche, scontri e dichiarazioni continue, anche da parte degli stessi attori. La realtà della polemica è, poi, divenuta addirittura più pressante quando il governo britannico ha chiesto che venisse applicato un disclaimer prima dell’inizio di ogni puntata di The Crown 4, al fine di mostrare che si tratta di un prodotto di finzione. In ultimo, vanno sottolineate le parole di Helena Bonham Carter, avvenute dopo la richiesta del governo inglese, che ha sottolineato il fatto che vada chiarito che la serie si presenta come prodotto di fiction, non aderendo sempre e necessariamente alla realtà. Il polverone sollevato da The Crown potrà aver fine in tempi recenti?

The Crown 4 e la richiesta di disclaimer del governo britannico

Le diverse polemiche che sono nate dalla messa in onda televisiva di The Crown 4 hanno reso necessario l’intervento del governo britannico, che ha compreso la portata e la difficoltà relativa alle stesse, dopo che hanno investito anche gli account social della famiglia reale britannica; la trattazione della storia d’amore tra Carlo e Diana Spencer non è stata assolutamente semplice da realizzare e, allo stesso tempo, ha alimentato quel sentimento che il pubblico britannico – e non solo – ha sempre avuto, nella maggior parte dei casi parteggiando per la donna che sarebbe stata vittima, secondo numerose visioni, di complotti alla sua persona.

Per questo motivo, al fine di chiarire l’obiettivo e la finalità di finzione da parte della serie televisiva, il governo britannico ha deciso di intervenire chiedendo espressamente la presenza di un disclaimer, che avverta a proposito del contenuto di ogni singola puntata. Le parole sono giunte da parte di Olivier Dowden, segretario alla Cultura, che ha chiesto: “È un’opera di finzione ben prodotta, quindi come per altre produzioni televisive, Netflix dovrebbe essere molto chiara all’inizio di ogni episodio, semplicemente questo […] Senza questo, temo che una generazione di spettatori che non ha vissuto questi eventi possa confondere la finzione con la realtà.”

Helena Bonham Carter avverte: “Non abbiamo realizzato un documentario, la nostra è una fiction”

Anche Helena Bonham Carter si è esposta parlando della natura del prodotto televisivo che si può osservare sulla piattaforma di streaming Netflix; l’attrice, che nell’ambito di The Crown interpreta la Principessa Margareth. L’attrice ha spiegato quanto segue: “È fiction. Sento molto questa questione, perché penso che abbiamo la responsabilità morale di dire agli spettatori ‘Aspettate, ragazzi, questo non è un documentario. Stiamo facendo una serie tv. Si tratta di due prodotti diversi'”.

Emma Corrin e la bulimia di Diana Spencer

Altro tema piuttosto delicato, all’interno della quarta stagione di The Crown, è quello relativo alla bulimia di Diana Spencer; tra le numerose polemiche che sono state mosse, e che hanno riguardato – tra gli altri aspetti – i presunti tradimenti, l’amore tra Carlo e Diana non mostrato all’interno della serie televisiva e tante altre realtà, c’è anche e soprattutto quello a proposito del difficile stato di salute di Diana Spencer, che non ha mai nascosto le sue difficoltà sociali culminate con la bulimia, di cui ha parlato all’interno di un’incredibile intervista negli anni ’90. Riuscire a offrire una resa televisiva di questo aspetto non è stato semplice, e per questo motivo The Crown 4 è stato oggetto di numerose polemiche in tal senso, molto spesso realizzate nel contestare un atteggiamento schierato, quasi partitico, da parte di produzione e regia.

Eppure, l’ammissione è avvenuta proprio da parte della stessa donna che, parlando – nel 1995 – nella trasmissione Panorama della BBC, parlò della sua difficile condizione: “Per diversi anni ho sofferto di bulimia. È come una malattia segreta che infliggi a te stesso perché la tua autostima è bassa e non pensi di valere. Riempi il tuo stomaco 4 o 5 volte al giorno e questo ti dà un po’ di conforto. È come avere un paio di braccia che si stringono attorno a te, ma è solo temporaneo. Dopo sei disgustata dal gonfiore del tuo stomaco e rimetti tutto di nuovo. È uno schema ripetitivo e distruttivo. Era un sintomo di ciò che stava accadendo nel mio matrimonio. Gridavo in cerca di aiuto ma davo i segnali sbagliati. Le persone si limitarono a dire che Diana era instabile”.

Emma Corrin, che interpreta Lady Diana all’interno della serie televisiva, ha parlato della necessità di portare sullo schermo una realtà simile. Queste le sue parole: “Ho pensato che se stavamo cercando di rappresentare la bulimia in modo onesto, dovevamo mostrarla per quella che è davvero. Altrimenti avremmo fatto un torto a chi questo disturbo l’ha avuto davvero”. Eppure, come dichiarato da alcune non precisate personalità che hanno deciso di mantenere l’anonimato, sul Sun è stato riportato un disappunto da parte del primogenito di Carlo: “Non è molto contento. Sente che entrambi i suoi genitori vengono sfruttati e presentati in modo falso e semplicistico per fare soldi. Tutto questo è profondamente ingiusto, soprattutto perché molte delle cose che vengono narrate non rappresentano la realtà”.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.