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Una Donna Promettente, la recensione del Thriller plurinominato ai Golden Globes 2021

Oggetto di questa recensione, Una Donna Promettente; il Thriller che ha marcato l’esordio di Emerald Fennell nei panni di regista, che ha destato forte clamore nell’opinione pubblica sin dalla sua uscita nel 2020. Presentato al Sundance Festival del 2020, il film si muove sull’ideale del sublime che surclassa il bello. Parliamo di un’inclinazione culturale tipica del cinema d’epoca d’oro, oggetto di numerosissimi studi in ambito sociologico. Una Donna Promettente si muove, del resto, su una tematica sociale particolarmente delicata; demonizzando giustamente e sensibilizzando sulla deplorevole pratica dello stupro servendosi di un taglio narrativo appassionante ed emotivamente intenso. Sebbene sia presto per gridare al cult, Una Donna Promettente ha tutte le carte in regola per affermarsi come un manifesto della cinematografia moderna. Di seguito, ne esplicheremo i motivi.

Il cast di una donna promettente

A rendere Una Donna Promettente un film particolarmente riuscito, la presenza di un cast d’eccezione in cui, su tutti, spicca una impeccabile Carey Mulligan; nei panni della cinica protagonista. Come detto, mentre la Mulligan veste i panni della giovane Cassie Thomas, a Bo Burnham è affidato il ruolo del Dottor Ryan Cooper, unico uomo per il quale Cassie sarà disposta a mettere la sua causa in secondo piano. A vestire i panni degli assillanti genitori di Cassie, Clancy Brown e Jennifer Collidge, mentre Chris Lowell interpreta il viscido Al Monroe.

La trama

La giovane Cassie era considerata da chiunque una donna promettente prima che un crudo evento la prosciugasse di ogni ambizione, colmando di desiderio di vendetta il suo cuore ed i suoi pensieri. La protagonista lascerà l’università, perdendo ogni interesse nei confronti della sua personale realizzazione. Dopo aver trovato lavoro in una caffetteria, Cassie sviluppa un piano meticoloso e, a tratti, maniacale, per vendicarsi degli uomini opportunisti che approfittano delle donne nei loro momenti di maggiore fragilità. La doppia vita di Cassie sarà scandita dallo scorrere incessante di fiumi di terrore e violenza. La sua, un’intelligenza feroce messa al servizio di un fascino disarmante che la donna, giunta ai trent’anni, userà per la sua causa.

Sarà soltanto l’ex compagno di classe Ryan a far rinsavire Cassie dalla spirale di follia in cui era piombata, ponendola davanti a un bivio. La tragica risposta ai dilemmi che da quel momento in poi l’avrebbero logorata, però, non si sarebbe fatta attendere per molto, riaccendendo in lei la fiamma della vendetta, più ardente che mai. In piena epoca Me Too, Una Donna Promettente si basa sull’archetipo del loisir oscuro e sinistro con cui il mezzo cinematografico e il romanzo criminale si sono fatti strada nei primi decenni del Novecento.

Questa volta, però, la trama si tingerà di rosso non per mero diletto, ma per porre all’attenzione del grande pubblico tematiche delicate come lo stupro e il disordine mentale. Cassie svilupperà i tratti più sinistri del suo carattere dopo che una sua cara amica, dopo aver subìto violenze in una serata universitaria, deciderà di togliersi la vita. Il desiderio di ricordare la compagna vendicandola notte dopo notte diverrà la sua prerogativa di vita, finanche a spingerla ad annullarsi completamente.

La recensione di Una donna promettente, le conclusioni

Siamo giunti alla fine della nostra recensione di Una Donna Promettente, pellicola plurinominata ai Golden Globes 2021 e premiata in numerose kermesse prestigiose nell’ambiente cinematografico. Il film, con cui Emerald Fennell ha debuttato come cineasta è un Thriller all’ultimo respiro. Una pellicola adrenalinica dalla sceneggiatura brillante e la fotografia incisiva. La trama è più che convincente, appassionando lo spettatore dal primo all’ultimo istante. Ribelle, provocatore e politicamente scorretto, Una Donna Promettente vuole essere un manifesto dell’emancipazione femminile, libero dagli stereotipi e, al contempo, privo della pesantezza che un’opera tecnica di stampo storico/drammatico potrebbe presentare ai gusti di un meno avvezzo.

La candidata all’Oscar Carey Mulligan cattura la scena per tutta la durata del film, mettendo in ombra colleghi impeccabili come Burnham con estrema facilità. Complesso, imprevedibile e assolutamente esplosivo, il ruolo di Cassie avrebbe potuto mettere a dura prova chiunque; vista la facilità con cui sarebbe potuto cadere nel cliché. Eppure, Mulligan ha mostrato grande carattere facendo sua l’indole complicata e misteriosa della protagonista. Con grande avvezione alla modernità, le notti brave di Cassie vengono animate dai ri-arrangiamenti strumentali della famosissima Toxic di Britney Spears.

Insomma, Una Donna Promettente è un film ricco di colpi di scena, con innumerevoli capovolgimenti di fronte e dal montaggio decisamente dinamico. Prodotto da LuckyChap, ai cui vertici figura la famosissima diva Margot Robbie, Una Donna Promettente ha, come detto, tutte le carte in regola per diventare un simbolo del cinema moderno; attraverso la potenza delle tematiche trattate, la fotografia velatamente devota all’Indie, la sceneggiatura esplosiva e le interpretazioni magnetiche degli attori. Andando a chiudere la nostra recensione, la figura memorabile di Cassie, capace di racchiudere una rivisitazione del Joker al femminile ben più efficace di Harley Quinn, è la Chiave di Volta per il successo di Una Donna Promettente.

Claudio Pezzella: Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.